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Vuoi una centrale nucleare vicino casa tua?

Discussione in 'O.T. - Off Topic' iniziata da Felas, 19 Maggio 2011.

?

Vuoi una centrale nucleare vicino casa tua?

  1. Si

    15 valutazioni
    19,2%
  2. No

    63 valutazioni
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  1. glenkocco

    glenkocco Il Newey del Tribe

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    in primis devi rispettare il pensiero degli altri.. per fortuna esiste ancora la libertà di pensiero a questo mondo.

    comunque anche io ho votato si per le stesse motivazioni di evil.. inoltre essere favorevoli al nucleare non vuol dire essere contrari alle rinnovabili.. anche io sarei contento se tutti potessimo andare avanti solo con quelle, ma ci vuole ancora molto, ma molto tempo.. bisogna muoversi in quella direzione ovviamente, ma con gradualità.
  2. Axio82

    Axio82 Tribe Member

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    ti quoto, la germania come svizzera e francia hanno il nucleare, stanno investendo tantissimi soldi sull energia rinnovabile, ma non hanno mai detto che chiuderanno le centrali nucleari, hanno detto semplicemente che quelle piu vecchie verranno sostituite, ma il resto rimane.

    @ pinsicchio: tu parli che nel 3000 avremmo tonnellate di scorie da smaltire ecc. ti ricordo una cosa, attualmente in italia ce tanta di quella spazzatura che si puo coprire l africa ( forse è esagerato ma cmq ce ne tanta ) quella non ti da fastidio per i tuoi futuri figli?
    non ricordo in quale trasmissione, ma si diceva che nonostante l italia non avesse centrali nucleari, aveva dei siti nel nord italia per lo stoccaggio di scorie radio attive proveniente dai paesi del nord, perche non ti ribelli a questo,

    tutti i paesi del G8 hanno le centrali guarda caso solo l italia no, io sono dell idea che le centrali possano portare solo benefici, ( poi capisco chiunque quando dicono io non la voglio vicino casa ), in italia la corrente è costosa per il fatto che la dovete comprare da francia e svizzera.

    io l ho gia scritto sopra, dove vivo io abbiamo i pannelli solari ma piu del 70% dell energia viene sempre prodotta dal nucleare.
  3. TuLKaS

    TuLKaS Hug Heffman's Best Fan

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    Magari mi sono spiegato male prima io. È vero che in italia ci sono molti luoghi inadatti per la realizzazione di centrali nucleari, ma è altrettanto vero che esistono zone idonee alla realizzazione di centrali nucleari. Per quanto riguarda l'uso di materiali scadenti per la realizzazione delle centrali, escludo questa possibilità perché sono direttamente le multinazionali come la Westing House (è l'unica di cui ricordo il nome) che si occupano direttamente sia della progettazione, sia della realizzazione della centrale usando materiale di propria produzione. Inoltre prima che una centrale possa essere messa in funzione devono essere effetuate diverse prove di tenuta si della struttura, sia delle radiazioni.
  4. pinsicchio

    pinsicchio Sedicente Mente Superiore

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    Perché in un mese la spazzatura potrebbe essere rimossa, mentre a quanto mi risulta per le scorie ci vogliono migliaia e migliaia di anni... :lalala:
    E comunque, non vorrai mica dire che la spazzatura sia pericolosa quanto il nucleare? Suvvia, non arrampichiamoci sugli specchi, la spazzatura può essere rimossa, le scorie rimangono.
    @glen io permetto agli altri di dire la propria opinione e mi permetto di giudicarla se non la condivido, ovviamente motivando la risposta (mica dico "siete dei coglioni perché volete il nucleare gnegnegne" -_-)
  5. pinsicchio

    pinsicchio Sedicente Mente Superiore

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    Scusa la battuta, ma visti i rischi del nucleare, direi che la cosa che si spaccherebbe sarebbero i "coperchi" delle centrali, riempendoci di molto sane radiazioni.
  6. glenkocco

    glenkocco Il Newey del Tribe

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    c'è modo e modo di dire le cose ;)

    comunque mi sembra inutile dare per scontato che le centrali nucleari si spacchino come grissini inondandoci tutti di radiazioni.. lo trovo infantile
  7. Evil_Sephiroth

    Evil_Sephiroth Tribe Active Member

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    la battuta è carina..ma resta il fatto che buttarsi su qualche energia sperando e senza avere una base solida sia effettivamente un andare a tentoni.
  8. pinsicchio

    pinsicchio Sedicente Mente Superiore

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    Ma dai, in italia non riescono a fermare e multare uno che inquina l' acqua con mercurio e vuoi che riescano a gestire centrali e scorie?!
  9. Evil_Sephiroth

    Evil_Sephiroth Tribe Active Member

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    sono sempre SE e MA..mi spiace ma in questo caso hai ragione tanto tu quanto chi dice l'opposto^^
  10. Maiden

    Maiden Tribe Member

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    scusa, hai dati a supporto di questa affermazione??
    io è molto tempo che cerco di correlare la quantità di energia elettrica importata ai costi che ne deriverebbero in bolletta, ma con scarsi risultati....a dire il vero, per motivi che avevo spiegato anche nell'altro topic (come dicevo, era molto meglio avere un solo topic di discussione), non mi è sembrato che quel 14,7% di energia elettrica importata fosse la reale causa delle nostre bollette salate, ma come ho detto, la questione è piuttosto complicata...
    sarebbe utile però che chi afferma ciò desse dei dati precisi o delle fonti, in modo da permettere a tutti di effettuare un confronto.....

    beh le cose non vanno proprio così dai...di certo nessuno vuole buttarsi su "qualche energia" a tentoni....
    la situazione è molto più complessa del ragionamento nucleare si/nucleare no, e spesso l'errore sta proprio nel voler incastrare il tutto in questo tipo di meccaniche si/no, pro/contro......
    se c'è tanta attenzione alle rinnovabili, è per una serie di problemi (riduzioni delle riserve di fonti fossili, instabilità politica dei paesi produttori, problema ambientale ecc.), e non si può pretendere che esista una base solida che permetta dall'oggi al domani di risolvere la questione, soprattutto se fino ad oggi si è investito poco non solo nelle tecnologie, ma soprattutto nel tentativo di delineare delle linee guida per il futuro (e quando in parte è stato fatto, anche qui in Italia, si è fatto finta di nulla)...
    ripeto, la cosa è molto più complessa, e soprattutto, non si basa sulla ricerca di una unica fonte che possa essere alternativa, e ancora, non si limita solo alla ricerca di fonti alternative...si va molto oltre, passando dal risparmio energetico alla distribuzione intelligente, e così via.....
    è un problema molto complesso, per il quale, secondo me, si dovrebbe investire molto di più...e ciò non significa chiedere la chiusura di tutte le centrali a fonti fossili o nucleari da domani, sarebbe assurdo, ma significa partire (pure in ritardo a dire il vero) nella ricerca di soluzioni per il futuro.....a mio avviso è questo quello che manca, in questa situazione è ovvio che sia difficile capire cosa si dovrà fare......
  11. TuLKaS

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    Le cose non sono proprio così. Anzi, nelle regioni del nord italia che comprano l'energia elettrica dalla francia e dalla svizzera il prezzo zonale dell'energia elettrica è più basso che non nelle regioni del sud e isole maggiori che hanno prezzi zonali maggiori.
    Il prezzo dell'energia complessivo lo si ottiene poi facendo la media pesata e si stabilisce il PUN (Prezzo Unico Nazionale) caratterizzato dai Prezzi zonali delle quattro zone principali: Nord, Centro, Sud e Sardegna.
    Il discorso da fare in questa sede è un po troppo complicato, perché prima di affrontare questo discorso bisogna prima spiegare bene come funziona il mercato dell'energia elettrica nel suo complesso, inteso come mercato del giorno prima, mercato infragiornaliero e mercato dei servizi di dispacciamento.
    Io mi sono da poco laureato in ingegneria elettrica e il discorso del mercato non è semplice da spiegare in un forum di questo tipo.
  12. Maiden

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    TuLKas, a me capirci qualcosa in più interesserebbe parecchio...capisco che parlarne qui non sia semplice, ma per caso non è che avresti qualche link o del materiale da recuperare dove poter approfondire??
    grazie....
  13. Axio82

    Axio82 Tribe Member

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    quello che ho scritto è solo in via teorica non ho nessun dato alla mano.

    cmq ho notato che l energia costa di piu in italia rispetto alla svizzera, ma i motivi non li so puo dipendere da tante cose
  14. Spartano84

    Spartano84 Tribe Member

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    Si non avrei nessun problema ad una centrale nucleare nella mia regione/città
  15. Spartano84

    Spartano84 Tribe Member

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    Questa cosa non la capirò mai proprio Sardegna e Sicilia sono grandi produttrici di energia specialmente la Sicilia e indipendenti dall'Italia.Un altro motivo da aggiungere alla lista per cui la Sicilia NON deve ringraziare Garibaldi??
  16. Inaxeg

    Inaxeg Tribe Newbie

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    Sotto casa ovviamente no, in un area non urbana adibita a questo scopo direi di si.
  17. TuLKaS

    TuLKaS Hug Heffman's Best Fan

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    Cerco di farla il più semplice possibile...
    Il mercato dell'energia elettrica è suddiviso in due grosse categorie: il mercato del giorno prima e il mercato infragiornaliero, e il mercato dei servizi di dispacciamento.
    Il primo è un mercato gestito dal punto di equilibrio domanda-offerta e serve per stabilire il prezzo di vendita dell'energia elettrica per il giorno successivo. Una volta stabilito il prezzo per ogni zona dell'italia suddivisa in 4 aree principali (Nord, Centro, Sud e Sardegna) si apre il mercato infragiornaliero detto anche mercato di aggiustamento in cui vengono riviste le offerte fatte nel mercato del giorno prima. Il mercato infragiornaliero è suddiviso in due sessioni. Sia nel mercato del giorno prima che quello infragiornaliero il prezzo e la quantità di energia sono determinati dal punto di incontro domanda offerta.
    Nel mercato dei servizi di dispacciamento invece i produttori che partecipano a questo mercato vendono l'energia al prezzo che voglio loro e Terna che è l'ente che si occupa dei sistemi di trasmissione dell'energia elettrica e della gestione delle reti deve comprare pagare l'energia al prezzo imposto dal prouttore. Questo secondo mercato serve per gestire la rete nel caso in cui l'energia richiesta sia superiore o inferiore all'energia stabilita dal mercato del giorno prima e dal mercato infragiornaliero. Ogni variazione in aumento e/o in diminuzione deve essere pagata. In aumento perché richiede un maggior quantitativo di materia prima da parte per la produzione di energia, in diminuzione perché comporterebbe una diminuzione della produzione di energia del produttore quindi un guadagno minore. I produttori che producono da fonti rinnovabili (eolico, idro, fotovoltaico, ecc.) sono quelli che hanno la priorità di dispacciamento, ovvero sono i primi che devono intervenire.
    Questo è a grandi linee il modo in cui funziona il mercato dell'energia elettrica da un punto di vista generale.
    Il prezzo dell'energia elettrica è caratterizzato da una retta del tipo: P=a+b*Q dove: P= Prezzo, a=è il costo fisso, b= il costo variabile in funzione della produzione, Q= l'energia prodotta (o richiesta).
    Supponiamo di avere due zone distinte A e B inizialmente separate l'una dall'altra.
    (A) a= 10, b=0.01, Q= 500MW da cui P(A)=10+0.01*500=15€/MW;
    (B) a= 13; b=0.02, Q= 1500MW da cui P(B)=13+0.02*1500=43€/MW;
    Ciò vuol dire che il prezzo che pagano gli utenti della zona A è nettamente inveriore rispetto a quello che pagano gli utenti della zona B.
    Questa è la situazione nel caso le due aree fossero isolate tra loro.

    Seconda ipotesi: Aree connesse
    Poiché dal caso analizzato precedentemente il prezzo di A è conveniente facciamo l'ipotesi di alimentare le zone A e B facendo produrre solo ad A e lasciando B fermo.
    P= 10+0.01*2000=30€/MW
    Questo vuol dire che gli utenti delle due zone pagano un prezzo unico ma chi si nota che gli utenti di B pagano un prezzo inferiore rispetto a quello che pagavano prima, mentre gli utenti di A dovranno pagare un prezzo maggiore.

    Ultimo caso: A e B connesse e producono entrambi. Inoltre facciamo l'ipotesi di equagliare i prezzi di entrambe le zone, ovvero: P(A)=P(B)
    si ha che 10+0.01*Q(A)=13+0.02*Q(B), Q(A)=2000-Q(B)
    quindi mettendo a sistema e risolvendo si ottiene che Q(A)=1433MW, Q(B) 567MW.
    Infine, P(A)=P(B)=10+0.01*1433=13+0.02*567=24.33€/MW.
    Con quest'ultimo esempio si nota che gli utenti di A pagano sempre di più rispetto al primo caso analizzato, ma di meno nel caso la produzione avvenga solo da (A), mentre gli utenti di (B) vedon il prezzo scendere ulteriormente.
    In questi calcoli non sono tenute in considerazione le portate delle linee perché nel caso l'energia che A in teoria dovrebbe vendere a B (1433-500=933MW) fosse maggiore della portata massima delle linee di connessione, allora i costi delle due zone non sarebbero più uguali perché B si dovrebbe produrre in loco l'energia mancante e questo fa crescere il costo dell'energia stessa.
    Infatti supponendo che la portata della linea sia 400MW. In questo caso di avrebbe Q(A)=900MW (500 della zona A+Portata Linea), Q(B)=1100MW
    In questa nuova situazione si avrebbe:
    P(A)=10+0.01*900=19€/MW, P(B)=13+0.02*1100=35€/MW.
    Si nota anche in questo caso che gli utenti della zona (A) pagano di più rispetto al primo caso e quelli della zona (B) pagano di meno rispetto al primo caso, ma non si ha più l'uguaglianza dei prezzi a causa della satuazione della linea.

    La zona (A) è una zona esportatrice di energia in quanto vende energia alla zona (B) che è la zona importatrice. In questo esempio la zona (A) è rappresentato da: Francia, Svizzera, Sardegna e alcune zone del Sud Italia in quanto sono zone esportatrici (la Sardegna infatti produce energia elettrica per alimentare anche la Corsica attraverso un cavo sottomarino); la zona (B) è rappresentato dalle regioni confinanti con Svizzera, Francia o più in generale le regioni che acquistano energia elettrica.

    Io ho cercato di fare un discorso che sia il più semplice possibile. Purtroppo materiale in formato elettronico in questo momento non ne ho perché mi hanno rubato il portatile la settimana scorsa vicino a Milano e li tenevo tutti i dati dell'università, compresi anche alcuni appunti in cui c'era questo esempio in cui si vede bene anche il grafico.
  18. Maiden

    Maiden Tribe Member

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    innanzitutto grazie mille per aver perso del tempo a fare questa spiegazione....;)

    ho seguito tutto abbastanza bene, l'unico dubbio che ho è qui:

    o meglio, vorrei capire come rapportare gli esempi che hai fatto alla situazione reale...
    io ho interpretato tutto il ragionamento supponendo che le zone A e B facessero parte di una stessa nazione, e il discorso prezzi fila....ma cosa cambia se una di queste zone è un importatore straniero?!
    mi spiego meglio...dai vari calcoli, interpreto che la Sardegna dovrebbe avere, rispetto al resto dell'Italia, un costo zonale maggiore (immaginando la Sardegna come zona A) rispetto al caso in cui fosse isolata, ma per un importatore straniero invece??non vale mica lo stesso ragionamento, visto che, o almeno penso, i suoi prezzi interni dovuti al mercato sono distinti dai nostri??
    facendola semplice, e ricollegandomi all'esempio, supponedo che la Francia sia la zona A degli esempi precedenti, e una regione limitrofa, tipo il Piemonte, la zona B, ne uscirebbe che, in caso di produzione e connessione di entrambe le zone (come credo sia nella realtà), la Francia pagherebbe in più l'energia rispetto al caso in cui fosse una zona distinta e non collegata quindi a noi....
    tutto ciò mi sembra molto strano, per cui immagino di essermi perso da qualche parte e non aver capito a fondo il tutto....

    in ogni caso, se dovessi ritrovare quel materiale (mi dispiace per il pc), fammi un fischio...purtroppo nei corsi di sistemi elettrici che ho seguito non abbiamo trattato l'argomento così a fondo, mentre a me interessa particolarmente....

    ps. nei vari esempi, volevi intendere MWh e non MW giusto??
  19. Karasin83

    Karasin83 Tribe Newbie

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    io la voglio vicino a casa solo se mi trasferisco ad Arcore :asd:
  20. khandaq

    khandaq Tribe Member

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    posto che le centrali elettriche (nucleari o "tradizionali") servono (la luce la vogliamo, no? o vogliamo tornare alle candele?) e perciò vicino casa di qualcuno dovranno per forza esserlo (anche se per ipotesi ci fosse un'unica centrale, indipendentemente dal tipo di centrale ripeto, che bastasse a dare energia a tutta Italia e magari già che ci siamo a venderne un pò all'estero, quell'unica centrale italiana sarebbe per forza vicino casa di un qualcuno, no?)

    se la domanda fosse articolata così: E' stato deciso che vicino casa tua venga costruita una centrale elettrica: preferisci sia nucleare a petrolio, a gas o a carbone?

    Ecco risponderei sicuramente nucleare, perché, checché se ne dica, è la più sicura, ad esempio andatevi a informare sulle radiazioni che rilasciano le centrali a carbone nell'aria? Quelle sì che sono sempre presenti (sono "scarti di lavorazione" dei vapori) mentre invece una nucleare (a meno ovviamente di incidenti, e di incidenti gravi tra l'altro, cosa più unica che rara) non rilascia praticamente nulla nell'ambiente circostante

    Sulle rinnovabili (che poi scusatemi ma vogliamo parlare dell'inquinamento paesaggistico e di quello dato dallo smaltimento dei materiali una volta esauriti? o non è politicamente corretto?) purtroppo, almeno al momento, e temo per molti molti anni ancora, si possono spendere solo belle parole: i sistemi sono inefficienti e hanno degli ovvi limiti intrinseci (il sole di notte non c'è, c'è poco da fare, e il vento non soffia sempre, o certo non alla velocità sufficiente), e l'energia prodotta è più cara, molto più cara (al netto degli incentivi rispetto alle tradizionali che tra l'altro paghiamo già nelle bollette attuali, e addirittura leggevo anche al lordo degli incentivi rispetto alle nucleari).

    A proposito di incentivi, ogni volta in Italia sento tutti invocare incentivi per la qualsiasi come se i soldi lo Stato li tirasse fuori dal cilindro, mentre spero sia ben chiaro a tutti che i famosi "incentivi" (alle energie rinnovabili, alle automobili nuove, alle palestre ecc ecc ecc) alla fine li pagano tutti attraverso le tasse (evasori fiscali ovviamente esclusi, purtroppo) tranne chi ne usufruisce: perché ad esempio una famiglia che cambia una macchina ogni 10 anni deve pagare parte della macchina di chi la cambia ogni 2 o 3?
    Ultima modifica: 24 Maggio 2011