"Troppa playstation!". E il figlio lo accoltella

buauauauauaua non è mica Zel Van coso per niente..

perchè han tolto la naja obbligatoria..... quanti ragazzi avrebbe raddrizzato

Scusate, dico la mia su un paio di punti che secondo me non avete ben chiari (indipendentemente dalla specifica circostanza):
1) punizione da parte del genitore: ho letto delle cose da far rabbrividire per superficialità... avete parlato di non festeggiare più i compleanni e le festività, di togliere il cellulare, di sputtanrlo con gli amici... Allora, chiaramo questo aspetto: tutte queste cose possono andar bene se è uscito una sera in cui non sarebbe dovuto uscire, o se rientra alle 2 invece che alla 1 come accordato.
Qui stiamo parlando di tentato patricidio (non un omicidio qualsiasi...).
rispetto alla barbarie di uccidere il proprio padre a mani nude, voi gli togliereste il cellulare??? ragazzi... questo ha accoltellato suo padre alla gola, SAPENDO cosa stava facendo, perchè è uno student delle superiori, non un ritardato.
A scavare col piccone? A asfaltare la Salerno-Reggio Calabria? Magari ANCHE, ma non solo. A questo, purtroppo, mi dispiace dirlo, ma l'unica cosa che servirebbe è passare 40 anni in isolamento in un ospedale psiachiatrico...

2) Rapporto genitore-figlio: in una famiglia normale, non ci sarebbe nemmeno bisognjo di parlarne... un padre non "umilia" il figlio, non lo sfotte con i suoi compagni e vi dirò di più, un padre, se minacciato col coltello dal proprio figlio non cerca nemmeno di difendersi. Un padre non uccide il proprio figlio, non lo picchia "per vendetta"... un padre, di fronte ad un figlio che lo accoltella, semplicemente muore, dentro se non fuori.
Avete presente il caso di Erika De Nardo? Quella ha massacrato Madre e fratellino ed il padre si è salvato esclusivamente perchè era fuori per lavoro... Ora il padre la rivuole con se a casa, per "proteggerla dal mondo".
Capite quale amore e quale abnegazione di se si porta dietro il ruolo di genitore?

3) Le cose sono andate assai diversamente da come scritto nell'articolo quotato, ed è per questo che io precedentemente ho scritto "in una famiglia normale"...
a quanto risulta dall'articolo di Repubblica, i due stavano giocando INSIEME a FIFA, quando si sono arrabbiati per motivi DI GIOCO. A quel punto il padre si è incazzato ha staccato la spina della console, ed il figlio lo ha accoltellato.

A questo punto è ovvio come la famiglia sia disagiata e il substrato sociale in cui questa vicenda si è svolta è "malato" di per se....

Mamma mia dove siamo arrivati....

Perchè 200 anni fa non c'erano fratelli che si ammazzavano per il somaro o per 10 metri di orto??

Beh cyber, il padre che descrivi te, che non farebbe niente di quello da noi detto, scusami tanto ma è un padre totalmente stupido

Deve fargli capire lui cos'è successo, non puoi dire il padre muore dento perchè lo ama, se lo ama davvero deve fargli capire che ha sbagliato e deve farlo con il pungo di ferro (non intendo picchiandolo).
Amore amore e amore, se lo vogliamo, va sudato e va fatto capire!

ci sono giornate dove gioco anche 8 ore consecutive...(madagascar ps2 rulez )
però quando mio padre mi dice di smettere smetto...mi ricordo sempre che se non ci fosse stato lui io non starei scrivendo...

è semplicemente un padre

Quoto davvero tutto.

personalmente penso che i videogiochi siano una sorta di "droga" e influenzino,chi più chi meno, le persone.
Si passa dal ragazzo che dedica costantemente parte del suo tempo libero per giocare e nulla di più(cosa che non critico) al ragazzo disagiato che fa dei videogiochi la sua unica ragione di vita,scambiando la realtà con il mondo a cui lui tiene tanto e arrivando poi a compiere azioni folli.
...ed è anche innegabile che i videogiochi innervosiscano.
penso che serva come in tutte le cose la giusta misura...i videogiochi sono una bella "droga" che ci divertono,ci distraggono e ci regalano emozioni,ma in mano a persone istabili possono fare davvero del male

La gente è fuori di testa

Penso che sia vero, ma aggiungerei un "come tutto il resto"

Anche il cibo può dare problemi seri di dipendenza (disturbi dell'alimentazione), così come il lavoro (dipendenza da lavoro), o lo sport...

Come diceva sempre un mio amico: Una porzione di lasagne cucinate a mano dalla nonna è deliziosa, erò se ne mangi 3 teglie al giorno muori nel giro di un mese

cyberjack ha aggiunto 5 Minuti e 54 Secondi più tardi...

Commento solo questo passaggio:
L'insegnante ha il ruolo/dovere di insegnarti a comportarti all'interno di una società, MA ci può riuscire ESCLUSIVAMENTE se i genitori ti hanno insegnato il rispetto e l'educazione.

Altrimenti gli insegnanti si trovano davanti non 20 ragazzi pronti ad apprendere le regole del vivere civile, ma 20 Chimpanzè molesti che non hanno idea di cosa sia il rispetto epr l'autorità... inoltre molto spesso, la totale maleducazione di questi ragazzi non è osteggiata, ma anzi promossa, dai genitori stessi, che danno contro agli insegnanti quando questi "si azzardano"a mettere una nota o un brutto voto al loro "angioletto". così facendo delegittimizzano ulteriormente il ruolo di "guida" che l'insegnante dovrebbe avere... il risultato è questa generazione di debosciati che pensa che tutto gli sia dovuto e che tutto si debba piegare al loro volere...

come dici tu ci vuole la giusta moderazione per tutto, ma io credo che comunque una persona come quella descritta nell articolo non solo viene da una situazione disagiata ma abbia sviluppato nel tempo una bella dose di irrequietezza e di dipendenza da videogame tanto da compiere un gesto tanto folle, anche perche io sono convinto che una persona possa trovarsi anche nella situazione piu disagiata ma se ha un briciolo di autocontrollo e soprattutto sappia distinguere realta da finzione, si arrabbia come tutti davanti ad un gioc ma finisce li... senza poi arrivare a queste estreme conseguenzeo

ci sono persone che si accoltellano allo stadio per una partita di calcio... quando vivi una vita disperata ti attacchi a qualsiasi cosa, per quanto stupida, come se fosse la tua unica ragione di vita

è esattamente quel che penso anche io e che, a quanto pare, non ho espresso bene.
se i genitori esaltano quei falsi ideali di "apertura mentale" il risultato è un figlio privo di ogni regola, un figlio perennemente protetto dai genitori perchè, per un motivo o per l'altro, tutto quello che fa il figlio "è naturale per la sua età". invece è naturale manco per un *****! se fumi a 15 anni, io ti spacco le vertebre. e non reagisco così di punto in bianco, perchè se dopo 15 anni passati a cercare di farti capire che nessun essere umano nasce con la canna del gas attaccata ai polmoni, che il fumo distrugge denti, gola, polmoni, ti fa puzzare l'alito e i vestiti, ti toglie soldi che potresti usare per uscire con una ragazza (3€ a pacchetto sembran niente, ma fan presto a diventare 20-30-50-100); se dopo tutto questo, ti sorprendo a fumare sigarette, io muoio dentro (per riallacciarmi al discorso: "un padre accoltellato alla gola muore dentro"), ma tu muori "fuori"! io mi sentirò un fallito, ma tu una sigaretta non la toccherai più finchè viviamo sotto lo stesso tetto!
tutto questo esempio per dire che -commento che ho già espresso- : la scuola può far ben poco se ti trovi davanti:
- 20 porci che pretendono di essere trattati da essere umani
- 40 genitori che difendono il figlio a priori. Io da padre vorrò sentire PRIMA entrambe le campane e POI decido chi strigliare, se insegnante o mio figlio!

purtroppo, in una società come quella odierna, in cui il rimprovero o uno schiaffo dei genitori son bollati come "gesti di persone ignoranti", non potremmo che essere perseguitati da ragazzini idioti.
a peggiorar le cose, vi è il fatto che MOLTI insegnanti NON sono in grado di EDUCARE. per un lavoro tanto delicato come quello dell'insegnante io IMPORREI ai professori dei corsi di psicologia, e renderei obbligatoria la presenza di uno psicologo all'interno della scuola PER GLI INSEGNANTI. uno psicologo che segua 1 ora intera di lezione di tutti gli insegnanti su rotazione e che discuta settimanalmente del loro operato in 1-2 orette di riunione degli insegnanti. una figura che controlli sia l'operato degli studenti, sia quello degli insegnanti e che abbia la facoltà di far bocciare i primi tanto quanto quella di licenziare i secondi.

a questo ho già in parte risposto:
io morirei dentro, ma tu figlio, moriresti "fuori". io mi sentirei un fallito, assalito dal mio stesso sangue, dall'essere che più amo al mondo e per il bene del quale finirei in strada a battere. ma se ho fallito con le buone, provo con le cattive.
non sei pazzo, non ti giudico pazzo perchè sarebbe troppo facile dare la colpa ad un qualche errore genetico che abbia mandato la tua testa a pu*****, e quindi rinchiuderti dentro chissà quale clinica. no, non sei pazzo, hai solo dimenticato cosa significa essere umani e cosa sia l'amore della famiglia. ma a questo posso rimediare: ti distruggo come tu volevi distruggere me, e non è vendetta! se dovessi mai interpretare questo ruolo, non agirei per vendetta, ma per farti capire chi comanda e PERCHE' comanda. ai suoi occhi apparirei improvvisamente come un padre-padrone, ma non lo sarei per "vendetta", non è vendetta, è "educazione". e se questa educazione non ti è entrata in testa col dialogo, probabilmente ho sbagliato a ritenerti capace e responsabile fin da piccino; ora rimedio.

ovviamente come sempre è piu facile incolpare i videogiochi, invece di andare a vedere le cause reali che portano a questi atti.

Ormai ci siamo abituati, l'essere umano peferisce non assumersi la colpa per non ammettere il fallimento, è colpa di altro, cosi è piu semplice.

quoto è troppo semplice dare la colpa ad altri...

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Vi invito a leggere certi commenti di gente ignorante nei confronti del mondo videoludico...
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Commentato

Ma che schifo di commenti... La gente scrive proprio cose assurde...