Test Racconto - Diario di un Isolano Apocalittico (Nome provvisorio)

Grazie
Comunque la storia, o almeno la maggior parte di essa, già ce l'ho in testa, ma ogni aiuto e ben accetto


EDIT:
Aggiunto ore 16:15
Fatemi sapere cosa ne pensate!

EDIT2:
Ho deciso di mettere un banner che porta alla pagina d'acquisto di Metro 2033.
No, non mi danno un centesimo xD

Non avevo niente da fare xD:

Banner:


WallPaper:

Bella la "copertina", o come si chiama nel caso specifico. Bel flashback che fa capire i rapporti tra personaggi. Bravo.

Grazie tante!

È "stralci" di conversazione, non "stracci"

E, se hanno una ragione, mi spieghi l'uso delle maiuscole dove non è richiesto.

Molte volte le maiuscole le uso per dare importanza ad un luogo o oggetto particolare, so che è sbagliato ma alla fine è un diario quindi e come scriverei io, no?

Per "stralci" preferisco "stracci" che da più l'idea di piccole parti

Ti do un consiglio.......usa un po' di puntini per enfatizzare e spettacolarizzare il testo...........in questo modo................oppure cosi..............oppure in questa maniera..........

È una cosa seria o una battuta sul fatto che metto troppi "..."? XD

E' una battuta sul mio modo di scrivere..........

Non mi riferivo tanto ai sostantivi evidenziati attraverso la maiuscola - funzionalità segnica piegata alla narrazione -, ma, ad esempio, al frequente uso dopo il "punto e virgola"; non essendo funzionale, né corretto grammaticalmente parlando, né in presenza di un poemetto in prosa, potresti, a mio avviso, anche farne a meno e non abusarne.

Per la seconda segnalazioni ti invito a risalire all'etimologia dei due vocaboli:

Straccio:

[stràc-cio]
agg. (pl. m. -ci; f. -cia, pl. -ce)
Logoro, malconcio, da buttare via: roba straccia
‖ Carta straccia, cartastraccia, carta da macero

[stràc-cio]
s.m. (pl. -ci)
1 Pezzo di stoffa vecchia e logora, utilizzato per pulire e spolverare, o riciclato industrialmente per la fabbricazione di stoffa o carta: s. per la polvere; s. per il pavimento
‖ Industria degli stracci, che si occupa di riciclarli
‖ fig. Essere, ridursi uno straccio, stancarsi molto, deperirsi: lavori troppo, sei uno s.
| Uno straccio di, riferito a persona o cosa qualsiasi, di poco valore: non trova uno s. di marito; vorrei almeno uno s. di casa
2 iperb. Vestito malandato, dimesso, inelegante: mette sempre i suoi soliti stracci
‖ al pl. Insieme degli indumenti e degli effetti personali: mise i suoi stracci in una valigia e se ne andò
3 non com. Strappo in un indumento o in un tessuto
4 TESS Seta estratta dal bozzolo con il pettine
‖ dim. straccétto; straccìno

Stralcio:

[stràl-cio]
A s.m. (pl. -ci)
1 Azione del separare un elemento da un insieme di cui fa parte integrante: lo s. di un nome da un elenco; lo s. di un brano da un'opera
2 Ciò che viene separato da un insieme organico: ho letto uno s. del suo nuovo romanzo
3 COMM Liquidazione: vendere a s.; partita di s.

B come agg. inv.
(posposto al s.) Che risulta da uno stralcio
‖ BUR Ufficio stralcio, quello che, spec. nell'amministrazione pubblica, porta a compimento il lavoro che era di competenza di un ente soppresso
‖ DIR Legge stralcio, legge che regola solo una parte, in genere la più urgente, della materia, in attesa di un provvedimento legislativo organico e definitivo


Secondo me, anche in una accezione forzatamente retorica, è disdicevole il preferire "straccio" a "stralcio"; anche come immagine acustica.

Grazie per le segnalazioni, in futuro ne terrò contro

Grazie per la presa in giro xD

fome vince sempre

Non credo che fome studi lettere per divertimento pins



Comunque aldilà dei vari errori a me non piace. Il periodo non riesce mai a prendere respiro, mi pare tutto troppo frammentato, scollato. Onestamente non riesce a catturarmi.

udogna153342

Ragazzi in questi giorni sono impegnato con la Scuola quindi aggiornerò il diario più raramente

Up: 1 Maggio

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E colgo l'occasione per dirvi che grazie ad un mio amico tra non molto aggiungerò dei disegni dei vari personaggi (In futuro ditemi cosa ve ne pare)

Ma qui che fine abbiamo fatto poi?