Situazione di M... che fare??

mauahauahuah idolo

lol quoto DarthH

cmq per il fatto dei 15 lavoratori, saremo + o - una ventina, quindi sarei al sicuro...
ora riprovo ad iscrivermi alla CISL, cmq grazie ancora a tutti x l'aiuto

occhio, perché se alcuni sono in nero non contano

nono, nessuno in nero

allora vi porto nuove sulla vicenda..

oggi sempre il solito str**zo telefona e mi fanno chiamare per parlare con lui (che è via chissà dove) sto individuo prende a dire che non faccio un ca*zo e solo quello che voglio io, di buttar via la "radiolina" che porto alle orecchie quando lavoro e che vuole parlare con me pà sabato e che pensa di licenziarmi

Uno dei pezzi grossi dentro la fabbrica mi spiega che gli manca qualche rotella (tutti vedono che lavoro eccome, anzi sono meglio di molti operai che ogni giorno vanno in bagno a fumare non so quante sigarette ) e che probabilmente mi conviene andare via se non voglio andare a lavorare il sabato perchè sono mesi indietro con il lavoro e la legge lì purtroppo la fà lui, sta impazzendo per cercare di recuperare quei mesi.

Mi dice anche che qualcuno invidioso è andato a lamentarsi del mio lettore mp3 (proprio quello per qui ho chiesto consiglio qui sul forum ) e quindi non devo portarlo + (e mi dice che in realtà ne ha discusso con il capo e secondo lui non era giusto perchè alla fine è la stessa cosa dei tappi per le orecchie)

probabilmente non sto subendo mobbing solo da quel bastar*o del mio datore, ma anche da un altro operaio perchè non è la prima volta che succede che uno si và a lamentare di me.

All'inizio facevo pure straordinari nella pausa pranzo, qualche bastar*o (anche se tutti gli altri operai possono confermare il contrario) è andato a dire al capo che durante quegli straordinari non facevo un caxxo, praticamente timbravo e stavo là a poltrire.

cmq...
ha telefonato a mio papà e adex mi vuole obbligare ad andare il sabato DEL RESTO MIO PAPA' NON CAPISCE UN CAZ*O ANCHE SE GLI FACCIO I DISEGNINI

purtroppo è così

raga non so proprio che fare, adex ho anche mio padre contro, che vita di mer*a