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nuove generazioni

Discussione in 'O.T. - Off Topic' iniziata da Leomon, 10 Gennaio 2009.

  1. bob45ultras

    bob45ultras Tribe Member

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    nella stazione di rimini coi barboni a bere birra
    se il bambino e normale non potrà MAI preferire la wii hai lego!
    LEGO RULEZ!
  2. channel91

    channel91 Tribe Newbie

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    TORINO.
    chebbelli i lego!!
    ti consiglio comunque di nascondere la wii e convincerlo a giocare coi lego...io faccio ancora così con i figli di degli amici di famiglia che hanno 4 anni e voglione ammazzarsi ad halo!:asd:
  3. Mannaggiaoh

    Mannaggiaoh Guest

    quoto.
    fagli dimenticare i videogiochi
  4. pinsicchio

    pinsicchio Sedicente Mente Superiore

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    Oppure fagli capire che fanno male, magari raccontando balle, che xò non lo devono spaventare
  5. Evil_Sephiroth

    Evil_Sephiroth Tribe Active Member

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    non devi eliminare i videogames ma a 1 anno no quando en avrà 4-5 allora può anche essere accettabile, anche se imho 9+^^
  6. assurdix

    assurdix Tribe Newbie

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    ma sei sicuro che si diverte con il wii ? vabè che è la console per i + piccoli, ma a 1 anno stento a credere che ci capisca qualcosa (a meno che non sia un genio).
    il mio consiglio è quello di lasciarli il wii finche non si annoierà (in teoria molto presto) e passerà ad altri giochi + consoni per un bambino della sua età
  7. Haido

    Haido Kangaroo Jack

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    Fagli una wii con i lego, anche se rompe un wiimotelego lo ricostruisci:asd: Ed elimini la luce impulsa che emana la televisione;)
  8. Sparkle

    Sparkle Tribe Member

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    mmmmmmmmm.....

    vedo che il concetto non è ancora chiaro....

    Impedire.....vietare.....

    Una domanda.
    Nella democrazia moderna (MODERNA) cosa vige: il concetto che tutto è permesso tranne quello che è vietato oppure tutto è vietato tranne quello che è permesso ??

    Mi spiego.

    Credete che la vita si vive poi ?
    Credete davvero che poi sono cose che il bambino capirà ma ora non è il momento ?
    Credete che sarà meglio quando sarà ??
    Ovviamente con buona pace per quelle cose e per quegli argomenti per cui LA VITA STESSA ha riservato dei momenti fisiologicamente giusti, quindi certe "cose" non vanno bene per un bambino, ma se ci pensate bene non ci si dovrebbe neanche pensare a questo.

    Fatto l'inciso giusto un appunto: chi stabilisce cosa.
    Nei post dove si stabilisce che a un anno, e che poi a 4-5, quindi poi andrà bene perchè poi a 16.....
    Sembrano pari pari emessi dal politico di turno al parlamento. Paro paro.
    Ma quando si vive ? E' la domanda.
    Se vuoi dare ad una persona idee di libertà, una mente aperta e la capacità di guardare il mondo da una prospettiva ampia ogni volta che metterai un recinto costruirai un limite, farai in modo che il mondo debba essere fatto dai limiti imposti in una certa maniera.

    AL TEMPO ! Non dico che le regole e i limiti non debbano essere rispettati ma comunque una mente aperta ti da la possibilità di vedere oltre il limite e la capacità di vedere oltre il recinto e se necessario magari di valutare se il limite è giusto....

    Se credi che a un anno non possa ancora capire e se si pensa che poi capirà è esattamente l'approccio tipico dell'inquisitore, della coercizione, dei binari imposti in maniera assoluta.
    Un bambino è una persona e come tale va rispettata.
    A mia figlia spiego che mettersi troppo vicino al televisore potrebbe darle fastidio agli occhi, che se fa un salto in una certa maniera e non tiene conto dell'equlibrio in un certo modo le faccio vedere come potrebbe cadere, che se vuole salire sulla sedia per prendere il barattolo le faccio capire che cosa potrebbe succedere se si sposta all'iprovviso la sedia, ma non le dico no e basta perchè poi capirà, non mi piace che la pleistescion sia sparita all'improvviso, anzi il gioco è gioco e va vissuto, quando si stanca si stanca e allora se vuole vedere un gioco che fa il cugino e ci sono gli zombie le spiego che potrebbe spaventarsi e lei capisce e si mette a fare qualche altra cosa oppure altre volte non ci pensa manco al televisore o alla pleistescion e si diverte di più con altre cose...tanto cell'ha lì a disposizione, quando vuole.

    Negli anni '20 in USA il poibizionismo dell'alcool fece la fortuna della mafia e del contabbando: è un dato di fatto.
    Il muro di Berlino impediva ai ragazzi dell'europa dell'est di viaggiare e vedere il mondo a loro piacimento: cercavando ostinatamente di scappare, perché ?!? Pr loro un paio di jeans era paragonabile alla Ferrari.

    Perchè priobire dall'alto del potere di dettare regole. E' proprio allora ci si rende conto che si sono persi gli occhi dei bambini e puoi giocare ai lego anche a 60 anni ma se hai perso quel punto di vista è fatta, è andata non puoi capirli più e di conseguenza rispettarli.
    Perchè non dire le cose come stanno, perchè non far capire, perchè oscurare in nome di una legge maggiore fatta da menti illuminate......sicuramente illuminate....più giuste....più....mm che sanno le cose....che è meglio così e basta, e ora se non la finisci spengo la tv e a letto a studiare e non rispondere stai zitto. Ho detto che la Wii fa male e non la puoi usare non si discute, ohh !!

    Ah, a proposito non lo sapete forse, ma in parlamento (ho amici giornalisti e la notizia è freschissima) è stata depositata una proposta di legge secondo cui non solo in Italia il codice PEGI sarà affiancato da un codice tutto italiano per la messa in vendita dei videogiochi, ma ci saranno delle console che no saranno più vendibili liberamente.
    Ma inoltre...
    pare che con l'ausilio di un pool di psicologi, alcuni dei quali anche impegnati nella trasmissione della De Filippi, quindi specializzati nelle problematiche giovanili, si siano stabilite delle fascie di età a cui si può avere una X360 oppure una PS3 ovvero un dato gioco piuttosto che un altro.
    Pare che l'età minima per acquisire una console sia di 18 anni se non con un espresso assenso dei genitori, questo forse per i giochi violenti; che alcuni giochi si possano acquistare e vendere soltanto con l'esibizione di documenti e che in taluni casi si superi addirittura la soglia dei 21 anni e molti solo con particolari licenze potranno essere venduti, posseduti e giocati solo over 26, data la presenza di particolari situazioni che il giovane non può ancora capire.....

    Ma per favore....

    Viva la vita, viva la libertà....

    Aloha
    :)
    Ultima modifica: 15 Gennaio 2009
  9. Evil_Sephiroth

    Evil_Sephiroth Tribe Active Member

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    O MIO DIO ma perchè mi pare di leggere di politica anche qui ^^

    da quando la famiglia è democrazia?^^

    mi pare che non lo sia mai stata^^

    il tuo discorse finale è delirante inq euanto hai esagerato un po' troppo

    poi se leggi noi abbiamos critto di non farlo giocare ad un anno, ma nona bbiamo detto digli di NO e fine

    abbiamo tralasciato le modalità, questo perchè sarà il padre in questione a doverle decidere

    noi abbiamo solo detto che sarebbe meglio non farlo giocare ai videogame gia a quell'età

    ma come fare non spetta a me dirlo

    e non è certo per le situazioni proposte dai games che bisogna se possibile evitare i gaemes ai bimbi (nel caso della wii), ma per ils emplice fatto che un games è comunque una cosa che tende ad isolarti a tratti, e farloa quell'età non mi èare una bella cosa, meglio portarlo fuori o farlo giocare a giochi che saranno sicuramente + espansivi in termini di contatti con le persone



    quindi dovresti leggere i post prima di scrivere

    le scritte tipo fai sparire la wii così, secondo me erano delle battute, alla fine tutti volevano dire che non doveva farlo giocare , decidendo lui la modalità

    che poi a un annos e non trova la wii secondo me se la dimentica in mezzo secondo

    comunque apparte tutto secondo me un minimo di disciplina imposta serve tantissimo, non dico il padre padrone o il capofamiglia dio, ma un minimo, sennò secondo me quando uno arriverà a quei 15-16 con lo stesso modus operandi gli potrai dire "guarda che a correre in motorino, fumare o quant'altro potrebbe succedere questo questo questo" solamente che lui o lei diranno, beh ma adesso sono capace e posso scegliere di testa mia. e se ne fregheranno altamente.

    e se a quel punto gli imporrai di non fare qualcosa se ne fregheranno pensando che fino ad ora non gli hai mai imposto nulla.

    Un minimo di disciplina serve sempre, io ho visto troppi miei amici che da piccoli erano trattati come dici tu e non ti dico che cappero erano negli anni di medie e superiori.

    A me non è mai stato imposto tutto, ma alcune volte si e ringrazio i miei genitori del fatto che si siano comportati così e non da liberali politicizzati per scelta
    Ultima modifica: 15 Gennaio 2009
  10. ninofoggy

    ninofoggy Tribe Angel

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    Apologizando che nn ho capito il tuo discorso... mi spiace mi ci sono impegnato ma forse lora "presta" nn mi ha avvantaggiato....

    Non capisco se la tua speculazioen è incentrata sul concetto di proibizionismo in quanto tale... e sul metro utilizzato nella classificazione dei videogame...

    Oppure ti stia ancra chiedendo se sia giusto dare ad un bambino un videogame in mano...

    Bhe io proverò a risponderti al BUIO, quindi nn me ne volere...

    Io credo che aggirando il primo problema ovvero quello istituzionale, sull'annsa problematica della fruizione dei videogame, (potremmo parlarne giorni... credo che li vale il concetto che tu abbia voluto esprimere, ovvero che dovrebbe essere a discrezione dell'utente e delle autorità direttamente vigilanti su di esso discernere la validità di un gioco rispetto ad un altro...)

    Ne secondo caso, non è un problema di contenuti, ma bensì pedagogico...
    Nell'età infantile, da 0 a 5-6, (per me fino anche ai 10-12) si forma l'individuo di domani, il nostro cervello è una factory in continua produzione.
    Ora è scentificamnte provato che un videogioco se pur (x noi) divertente è scarsamente stimolante, specie a quell'età.
    Mi spiego meglio, se io do una scatola di mattoncini colorati ad un bambino scateno in lui...
    Le percezioni sensoriali attraverso tatto, vista; gli stimolo la fantasia invitandlo ad emulare ssituazioni vere, verosimili atteaverso la rielaborazioen di "figure", faccio esprimere la sua creatività, gli do i primi incipit e apprcci con il mondo della FISICA... matematica (sembra assurdo ma è così) geometria, eccc...
    per nn parlare poi di giochi che richiedono al cooperazione di terzi, che dano al bambino i giusti strumenti per affrontare un domani la vita sociale...

    Il videogioco propone solo una sequenza di immagini standard, accoppiate a situazioni e movimeti standardche inaridiscono o cmq limitano la crescita...

    Ora nn voglio dire che chi ha giocato a 3 anni è limitato... ATTENZIONE...
    Ma è anche possibile che chi ha giocava ai videogame a 3 anni per 2 orette al giorno ad esempio ne spendeva altre 10 in cortile con gli amichetti.. il che nn è poi così nocivo alla fine...
    L'aberrazione nasce dal fatto che ad oggi... 2008 i bambini passano da scuole poco stimolanti, ad ambienti familiari sterili (spesso nn per cause dei genitori, ma per gli stressanti orari di oggi...) a ambienti amichevoli in cui l'unico argometo di discussione è l'ultimo videogame o l'ultima puntata di naruto o di smackdown.. e questo credo si uan cosa molto triste.....

    DIAMO UN PASTELLO COLOROATO AI NOSTRI BAMBINI!!!!:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D
    AVREMO PIU' ARTISTI UN DOMANI!!!!!:asd::asd::asd::asd::asd::asd:
  11. TinO84

    TinO84 Tribe Member

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    scusa,ma parli di limiti e faresti giocare tuo figlio con wii e videogiochi,creati da altri,con un limite fisico-realizzativo,piuttosto che con i lego che sfruttano per il loro successo qualcosa come la fantasia?
    non è una questione di imposizione,ma di ordine.non in senso di imporr di far qulcosa,ma di organizzazione.focalizzando il problema,hai molta meno difficoltà e sviluppi meglio le tue capacità nell'affontare/disporre/creare qualcosa.propriocome dici tu,sono binari,ma che converrebbe tu seguissi,se poi trovi modi per migliorarli e superarli,allora quello sarebbe una mente aperta.guarda appunto i lego.puoi farne ciò che vuoi,puoipensare siano quello che vuoi una volta assemblati,ma pr far venire fuori un ferrari,devi necessariamente seguire un certo ordine.
    tu dici,a mia figlia,faccio vedere che se salta così si fa male o che.anche tu poni binari.le stai facendo vedere come,secondo la tua esperienza di salto,si fa per un bel o brutto salto.l'hai incanalata nella tua esperienza di salto,fosse stata veramente libera,avrebbe deciso lei il significato e le modalità del salto.tu hai solo detto che può saltare o meno.
    qquindi,secondo me,i presupposti dai quali sviluppi il tuo discorso non sono proprio precisi,ma tutto qusto è solo una mia opinione.
    nel ristretto ambito della famigli,tutto questo non si fà per impedire,ma perchè si vuole bene: qui entra quel complesso assurdo che unisce cuore e mente,quando si trova l'esatto compromesso,si avrà la sicurezza che il proprio/a figlio/a sranno cresciuti al meglio possibile,ma il resto stà a loro,indipendentmnete da ciò che gli si è dato.
    quindi wii o non wii: credi di fare il meglio per lui? sicuramente gli estremismi saranno sbagliati a priori (almeno io la vedo così),ma se pensata e ragionata,ogni sceta sarà la più giusta.anche questa in fondo è libertà,scegliere come far crescere i nostri figli.
    P.S: la libertà è degli uomini per gli uomini.ma qui si va su discorsoni ch su un forum è un pò complicato trattare.ma credo che il resto del concetto sia chiaro.
  12. Sparkle

    Sparkle Tribe Member

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    Molto bene.

    Il messaggio sembra essere ora arrivato. Grazie di avere risposto, però dovreste far ricontrollare le tastiere dei vostri computer perchè qualche lettera non viene battuta.
    Per inciso io non solo leggo attentamente quello che leggo ma rileggo anche e soprattutto quello che scrivo.

    Non si politicizza nulla quì. Si fa un discorso. Libero. Punto.
    Se po dall'alto della propria giovinezza si è abituati appunto dal mudus operandi socialicum di questi tempi ci si rende conto che infatti è mooolto in voga puntare il dito contro il proprio interlocutore in maniera anche irriverente. E poi mi si parla di rispetto e regole e meno male che me le hanno date.

    L'assonanza esiste tra democrazia e famiglia. Non tra politica e famiglia.
    Se vuoi fare il liberale ma non sei un punto di riferimento è logico che non ci sono boe su cui seguire un percorso, non obbligato si intende ma che ti dia delle informazioni.
    Quindi non si creda, ma la gioventù l'abbiamo affrontata tutti quì o qualcuno ci sta passando prorpio ora e non se ne accorge. Ergo un genitore che fa il liberale ma poi se ne frega che razza di guida è ??? Che ci si meraviglia se vengono fuori dei pazzi frustrati che per attirare attenzione su di se fanno cazzate su cazzate ??
    Appunto se invece malgrado gli orari e malgrado il mondo moderno sei lì e sei presente non solo sà dove guardare quando c'è nebbia ma saprà anche quale è il faro di verità, e soprattutto di sincerità, su cui contare.
    E non si ha la pretesa di saper tutto ma certe situazioni anche pesanti le ho vissute in gioventude, dove amici non sono neanche più. Altro che frustrati.

    La disciplina è quella dei militari che sparano sulle case dei civili. Per disciplina.
    E alzano la voce per parlarsi.
    Il rispetto e la stima per il prossimo sono invece un linguaggio che come vedo sono ancora troppo avanti per noi esseri umani ancora troppo feroci per poter fare quello che ci piace rispettando chi ci sta vicino e non perdendo stima per il prossimo, malati di egoismo ed egocentrismo così come siamo; e dove lo si insegna in tivù come unico modo per interloquire con ragazzi della stessa età e per alzare muri generazionali insormontabili in trasmissioni che sono l'inno all'imbecillità collettiva.

    Sono invece d'accordo con il ninofoggy, anche se la sua tastiera ha gli stessi problemi di quella del precedente.
    Ma il messaggio è quello della moderazione e non dell'assolutismo e mi pare di averlo scritto e non mi sembra neanche di essere stato troppo criptico.

    In ogni caso ci siete cascati. La notizia della legge che limita, che impone, che obbliga, era falsa e ha sortito l'effetto.

    Ha punto. Ha colpito dove non si vuole. Libertà.

    Nel gioco fisico e nei rapporti sociali credo che si diano informazioni dai primi momenti di vita dei nostri figli, non penso che bisogna vivere attraverso di loro ma proprio tenedo presente questo concetto non dobbiamo dimenticare di avere a che fare con una persona che conta su di noi per capire dove si trova e che cosa succede, ma è anche una persona che ci aiuterà a continuare a crescere e a imparare semplicemente rispettando la sua dignità; non trattandola come un'inerte lavagna su cui scrivere le nostre regole e i nostri insegnamenti.
    Sono fermamente convinto che i figli non si crescano, allevandoli a mò di cucciolo, ma si cresce con i figli, questo è il concetto.
    Se comincio a dirgli balle da piccolo perchè mi dovrei meravigliare se poi a 20 anni gli chiedo come và e mi rifila una palla oppure mi manda a fanculo ???
    Perchè se fumo sigarette e bevo alcool mi meraviglio che lui voglia fumare lo spinello ??
    Perchè se debbo essere un esempio ed un faro nel dubbio lo faccio solo a parole ???

    Allora la mia scelta e, nel caso interessasse a qualcuno che apre un discorso in un forum, la mia opinione: non fotterlo, non abbandonarlo in una bugia, se ne accorgerà e in fondo, riconosciamolo, quante volte ce ne siamo accorti anche noi ?? Dentro, e peggio non subito.
    Epilogo.
    Le nuove generazioni: mio figlio vuole giocare col Nintendo Wii, che faccio ??
    Digli la verità e gioca con lui, sarà come esplorare l'universo.

    Aloha
    :)
  13. ninofoggy

    ninofoggy Tribe Angel

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    pROBLEMINO CON AL VELOCITà DI SCRITTURA... EMI SECCA TROPPO RILEGERE.....
    Però garda il lato positivo... interpretarmi stimola la fantasia...:asd::asd::asd::asd::asd::asd:

    Sul serio...
    Mi permetto solo di aggiungere una cosa...
    Sono coscente che fare il genitore sia difficile e non esite un vademecum sul come comportarsi...
    Io sembro giovane e si tende spesso a pensare che noi ragazzi non abbiamo i requisiti per esprimerci su questioni dle genere...

    Però un prendendo spunto da una frase di Alden Nowlan:
    "Il giorno in cui il bambino realizza che tutti gli adulti sono imperfetti, diventa un adolescente. Il giorno in cui li perdona, diventa un adulto."

    Nelle diverse fasi della vita ognuno di noi prende e perde coscenza di un qualcosa...
    Ad Oggi mi sembra che i genitori abbaino erso un po di pugno duro... che onestamente ci voleva..
    Forse sarà colpa della pedagogia troppo garantista di oggi...
    Chi l'ha detto che un bambino si traumattizza con uno schiaffo?? caxxo quando ci vuole ci vuole, il bene è semmai è non darlo a sproposito...
    Io ho avuto una grande fortuna nella mia vita, ho vissuto in una famiglia di maestri da generazioni e con un papà sconclusionato...
    morale.. ho avuto modo di analizzare comportamenti spesso inopportuni e nn somatizzarli ma spesso comprenderli...
    lo so sembra strano...
    Cmq ad esempio se un bambino un po irrequieto non è necessario prenderlo a sberle per farlo calmare... nn serve... non ha i mezzi per comprendere il perchè di quella reazione così esagerata ad un comportamento per lui normale
    Mi ricordo ad esempio che una volta mio papà all'età di 6-7 anni mi alzò da collo tipo coppa dei campioni al matrimonio di mio zio solo perchè giocando sul prato mi ero imbrattato i pantaloni...
    Bhe questo è un attegiameto davvero pessimo da aprte di un genitore... (ps.. i segni sul collo mi restarono per una dozzian di giorni.. lol)
    Pss: io ho sepre continuato essere un bambino vivace..


    Allo stesso modo mi madre mi dette uno schiaffo un giorno uscendo per negozzi perchè io insistevo sull'acquisto di un qualcosa.. che ora nn mi ricordo... ma sono sicuro fosse solo un mio puro capriccio....
    Morale da quel giorno io nn chiesi mai più nulla insistentemente a mia madre e sempre da quel giorno era mia madre a "premiarmi" quando mi comportavo bene e io evendo introitato che essere insistente nn era un comportamento "opportuno"...

    Cosa voglio dire con questa divagazioe...
    Io vedo i figli di mio zio, di amici... Ad oggi molto spesso i genitori sebrano stanchi (con amarezza dico anche spesso stanchi di sentirli o peggio ascoltarli..)... quando è "giusto" nn sanno dire più di NO ai figli....
    (Questo nn c'entra nulla con la Wii .. è solo un discorso genrele visto che si era preso l'rgomento) iniziare i figli alle rinuncie un po alle sofferenze e ai sacrifici... non vuol dire rovinargli l'infanzia bensì solo ad abituarli alle difficoltà della vita...
    se spesso ci chiediamo il perchè al nostra sia una società "malata" è anche verso la mancanza di identità delle istituzioni che dobbiamo fare i conti...

    Se a me è campitato di parlare con ragazzi che mi dicono.... "Compà se io nn spaccio nn ce la faccio ad arrivare a fine mese... solo solo io di sballo mi tiro 1000 euro al mese..." il problema... nn è nei vizi... il problema è spesso che nn siamo abituati a focalizzare ciò che nella vita è necessario, giusto dal superfluo ed eccedenete...
    e
    sempre usando una frase nn mia...
    (dal film il gladiatore...)
    "Le Tue Mancanze da Figlio sono il mio fallimento da Padre" (o giù di li...)
    Credo che ci sia una profonda verità dietro tutto questo.. noi siamo sempre il risutlato della nostra educazione...

    Spero solo che semmai un giorno avesi un figlio anchio abbia i COGLIONI (e quiì fatemelo passatre) di tirarlo su bene!!!

    Per il resto in bocca ala lupo a tutti i genitori del mondo!!! :asd:
    Ultima modifica: 15 Gennaio 2009
  14. cyberjack

    cyberjack The Fearless

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    Scusa, eh... ma mi sembra un discorso ridicolo.

    La famiglia NON è una democrazia.
    La famiglia, semmai, è un'olgarchia. Esiste un potere "forte" che ha in mano tutti i compiti: Decisionale e coercitivo.
    NON esiste il concetto di democrazia, nel rapporto genitore-figli, in quanto il compito di un genitore è quello di fare il bene dei propri figli.

    ED IL BENE DEI PROPRI FIGLI NON LO SI FA CON LA DEMOCRAZIA, ma impartendo un'educazione.

    Il bambino, a 1, 5, 15 anni non ha le facoltà nè gli strumenti per stabilire cosa sia giusto o sbagliato PER LUI nella circostanza specifica che sta attraversando, quindi DEVE esistere una figura di riferimento che lo guidi nelle scelte di vita, aiutandolo affinchè sviluppi TUTTI gli strumenti che lo rendano in grado, una volta adulto, di scegliere cosa è meglio per se.

    Ma questi strumenti devono essere imposti, non democraticamente accordati.

    Non credo nella favola del "genitore-amico".
    il genitore-amico è un genitore senza la forza di educare.
  15. ninofoggy

    ninofoggy Tribe Angel

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    Io nn ne sarei così entusiasta....
    La famiglia non dovrebbe essere nemmeno concepita come forma di governo ma bensì come una semplice Cooperzione....

    Dipende se tu coem amico intendi quello di scuola.. ti d ragione...
    Ma se per amico possiamo intendere la costruzione di un rapporto via via paritario.. bhe credo ti sbagli...
    cmq è anche vero che poi ogni famiglia è un caso a parte
    il rapporto che ho io coi miei sarà necessariamente dierrso dal tuo coi tuoi...
    ma ciò nn togli che siano entrmbi giusti, o entrambi sbagliati...
    Ultima modifica: 15 Gennaio 2009
  16. cyberjack

    cyberjack The Fearless

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    come giustamentye dici, dipende dalla definizio di ciò che consideri "amico".

    Ho visto molte, troppe "mamme-amiche" portare alla rovina le proprie figlie perchè si comportano con loro senza il minimo "polso"...

    dobbiamo SEMPRE chiederci perchè esistono al mondo ruoli diversi con classificazioni e denominazione diverse.
    e dobbiamo sempre chiederci di cosa ha bisogno la persona con cui ci interfacciamo.

    Un FIGLIO si chiama FIGLIO e non "amico del cuore", un GENITORE si chiama "GENITORE" e non "confidente".
    sono ruoli diversi, sono rapporti diversi.

    Mia (ipotetica) figlia 15enne NON ha bisogno che la madre sia un'amica a cui raccontare i propri segreti. quelle le ha già. Le vede tutti i giorni a scuola, al pomeriggio in giro per via Torino, le vede a Danza o le sente al telefono.
    non ha bisogno di una "maestra" che le insegni la storia, la matematica e la geografia, quelle ce le ha già a scuola.
    non ha bisogno di una "conoscente" con cui passare un'oretta al giorno.

    Ha bisogno di una MADRE e di un PADRE.
    che non sono 2amici" o "insegnanti" o "conoscenti" o altro... sono il PADRE e la MADRE.

    e rivestendo ruoli diversi, devono comportarsi in modo diverso.

    Poi, sul fatto di instaurare un rapporto "adulto" con i propri figli, di rispetto, di fiducia, di aiuto reciproco ecc, è discorso che ci sta tutto... ma si chiama "AMORE FILIALE", non amicizia ;)
  17. Evil_Sephiroth

    Evil_Sephiroth Tribe Active Member

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    sono d'accordo

    forse ho puntato troppo il dito contro sparkle e me ne scuso

    naturalmente come ho detot e ripeto

    non voglio un padre padrone e similari

    ci sta il rapporto + da pari possibile, ci sta la fiducia

    ma secondo me tutto subordinato al....

    quando si può

    in alcuni casi secondo me un' imposizione o una presa di posizione forte ci stanno tutte.

    Purtroppo viviamo in questo mondo fatto di regole, quindi secondo me se il bambino inizia gia a capire che ci sono delle regole che vanno rispettate e di cui non si saprà mai il motivo è meglio

    non tanto perchè idealmente sia giusto, quando perchè così si abituerà gia a vivere nel mondo, che non lo tratterà di certo da suo pari col passare degli anni.


    Non faccio un discorso su giusto o sbagliato, ma sicuramente è meglio essere gia pronti a vivere nel mondo, che non ad essere degli idealisti su cui poi tutti si accaniranno in futuro

    so che questa ultima frase verrà criticata , ma ho voluto metterla ugualmente perchè è quello che provo veramente

    oh poi io hos empre ricevuto spiegazioni e qualche volta qualche imposizione e mi pare di non avere problemi nella vita, molti meno sicuramente di chi non è mai stato preso un po' in pugno
  18. Sparkle

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    Questa discussione è a livelli altissimi.

    In ogni caso io non ho mai parlato del concetto di padre amico, assolutamente no.
    Credo che quello sia un concetto deviante che appunto toglie ad una persona i punti di riferimento.

    Ma il fondo è lo stesso se si legge bene fra le righe: non si riesce a separare l'idea di educazione da quella di coercizione.
    Qualcuno finanche inneggia alla non possibilità assoluta di democrazia.
    Democrazia secondome significa stima e rispetto tra le persone, tra gli esseri umani.
    Ora che sia la famiglia in cui si gioca e ci si prepara per la vita oppure sia la società di uomini con pregi e difetti credo che il paragone regga con le dovute ed ovvie restrizioni.

    Il mio messaggio l'ho scritto, l'ho spiegato e mi fa piacere che ci sia stata la possibilità di confronto. Per capirci, una persona a me vicina mi dice che forse i concetti e l'esperienza che portano ad una serie di considerazioni sono diverse se si hanno 42 anni a 25 a oncora 17. Le ho spiegato che proprio seguento i concetti in cui credo questo è sbagliato.
    OGNI PERSONA HA UN SUO PUNTO DI VISTA E VA SI' RISPETTATO.
    Non credo che sia lecito ad ergersi a detentore della consapevolezza universale, e da questo dico che ho visto genitori comportarsi come le più immature delle persone, e studenti di liceo, che su carta ancore devono superare l'esame di maturità, essere di gran lunga più maturi forse anche dei loro stessi genitori.

    Per carità non esiste e forse non esisterà mai un vademecum del genitore, ma una cosa forse si può capirla. Le cose cambiano. La cinghia che forse andava bene 40 anni fa forse ora non va più bene, semplicemente perchè la società cambia e la realtà quotidiana e l'informazione pure.

    Ad ogni modo colgo l'occasione per salutare evil sephirot, ringraziandolo delle scuse ma non è neanche il caso siamo quì a discutere e a divertirci, saluto pure il dittatore assolutista della famiglia oligarchica e il ninofogghy che credo essere un brillante scrittore siciliano.

    Alla prossima, grazie.

    Aloha
    :)
  19. ninofoggy

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    Dai aprescindere da ogni discorso spero che tu in questa frase abbia voluto esaggerare!!!
    Che senzo avrebbe convicere quacuno a rispettare qualcosa che nn ha fondamento....
    Cioè in vista di uan sociatà futura a cosa lo abitueresti ad obbedire ad una dittura..???
    Io penso che genreare una mente pensante sia meglio no???
  20. Evil_Sephiroth

    Evil_Sephiroth Tribe Active Member

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    nono hai frainteso

    intendo dire che molte regole che noi attualmente rispettiamo, non ci è mai stato spiegato il motivo di fondo per cui esistono, apperte in maniera poco diretta e fumosa

    certamente emglio pensare, ma secondo em se una persona si abitua fin da subito (magari in modo blando) a capire che alcune regole ci sono e per il bene comune o per la propria libertà vanno rispettate è meglio

    rispettare regole per essere liberi, sembra un controsenso ma seocndo em non lo è

    come ripeto il mio discorso è brutto idealmente come quello di sparkle è magnifico, ma sono convinto che l'idealmente sia si importante nel nostro mondo, ma che sia necessaria anche uan disciplina atta a vivere nel modo migliore e meno rpoblematico possibile, non parlo di non pensare e cosa, ma solo essere abituati a quello che bisognerà fare in futuro.

    su questod evo straquotare, parlando per esperienza personale (posso solo inq eustos enso) i miei non hanno mai fatto (o almeno non davanti a me e non lo ho mai saputo) quello che mi dicevano di non fare.


    Infatti non mi hanno mai detto "non fumare sennò poi vedi che prendi delel sberle"

    nel caso specifico mio padre fumava allora (ora ha smesso) e mi disse:" allora sarebbe meglio per la tua salute se tu non fumassi, perchè ...... (omissis), mas e proprio vuoi arrangiati, usa i tuoi soldi ma non venirmene a chiedere poi se ti mancheranno las era per uscire o mangiare fuori, perchè in qeul caso allora mi arrabbierò"

    la ho trovata una cosa azzeccatissima anche allora

    provai a scrocco da alcuni amici e ne mi piacque ne mi fece schifo. ma i soldi per sucire mangiare fuori e pagare la benzina erano per me meglio spesi di quelli per le sigarette

    inq eul caso mi lasciò la scelta e feci quella giusta credo.

    in altri casi come l'orario di rientro las era quando avevo 15-16 anni (piuttosto presto a dire la verità) erano cose categoriche e secondo me era giusto così, anche se in quei momenti alcune volte mia rrabbiai (ma non cambiò nulla)

    rimango convinto che questionare su alcune cose possa portare poi a questionare su tutto, e UN no dopo una discussione che pareva da pari è controproducente, meglio mettere il NO subito spiegando il motivo, ma senza possibilità di risposta

    lor ipeto non su tutte le cose