[LAVORO] Aprire un attività: Consigli su scelta e modalità.

Cambiano le modalità ma anche al nord fidati..
Sinceramente se avessi soldi me ne andrei da questo paese e aprirei un baretto sulla spiaggia in australia o sudamerica

probabilmente non hai nulla che ti lega qui, io ho tanto, e la mia Bergamo non la lascerei mai, sono italiano e fiero di esserlo, di spiagge ne abbiamo anche qui

quasi quasi faccio un offerta per alitalia

No no, sono fiero di essere friulano e la montagna non me la toglie nessuno. Bisogna anche dire però che di montagne o mari ce ne sono in tutto il mondo e soprattutto puoi tornare quando vuoi.
Se vuoi veramente un futuro autonomo penso che in certe situazioni sia costretto ad emigrare seriamente, all'estero le occasioni fioccano.. Lascia stare alitalia, io mi butterei sulla prostituzione

come (quasi) sempre, quoto. l'italia, ormai, stà decadendo, e per avere un futuro degno, bisogna andare all'estero. infatti, il mio ono ed obiettivo, è fare il dentista in svizera

io adesso non mi rendo ancora conto delle difficoltà che ci sono nel mondo del lavoro, ma ti auguro tanta fortuna per un futuro migliore!

RB26DETT ha aggiunto 3 Minuti e 27 Secondi più tardi...

poi se vuoi aspettare un paio di anni, visto che faccio la scuola per geometra, apro una ditta edile e ti prendo a lavorare con me

Il consiglio di aprire una edicola non e' male,un mio amico la ha in poche parole funziona cosi:
le varie case editrici ti danno i giornali riviste ecc.. il tuo guadagno e' il 50% del prezzo in copertina ti danno un tot di tempo per vendere la rivista esempio una rivista di consolle se entro dieci giorni dalla sua consegna non la vendi puoi decidere se continuare a tenerla e in questo caso devi pagare il 50% del prezzo in copertina oppure darla indietro senza problemi l'iva la pagano gli editori quindi non tocchera' pagarla a te l'investimento e' minimo ovvero quello di affittare un locale renderlo a norma ecc.. ecc.. la fornitura funziona come ti ho detto sopra...

grazie per le delucidazioni, la cosa si fà interessante...

Prego

TheSpecialist ha aggiunto 21 Minuti e 41 Secondi più tardi...

Guarda che si parla di licenza costa una insalata,non parliamo mica di cessione dove hai tutto fatto clientela arredamento fatturato ecc.. ecc.. partendo da zero per conto tuo costa ripeto una insalata... Oggi poi con ikea con 2 3 mila euro ti sei arredato il negozio...

http://www.aziendaedicola.com/2003/01_03/articoli01_03/edicobell.html

come immaginavo ci sono vincoli comunali per la localizzazione dell'edicola... ma va be, nei paesi bergamo si sta sviluppando de broz, quindi su quello credo che di problemi zero....

io ho 2 progetti se toppo all'univerità:
o ludoteca a Reykjavík
o bar sulla spiaggia a Cuba (donne, sole, Moijto e ska!)
se vuoi ci possiamo oraganizzare sul bar lol

Ok il black metal in un bar di cuba magari non ci stà ma lo ska proprio no..
edit: perdona la spammata don nino (donnino)

bhe riky martin a palla allora!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

spero "donnino" nn er ape rme lol ma per l'altro nino.....

No adesso non piu' prima era cosi oggi se ci fai caso ci sono bar edicole ecc.. una a 100 metri di distanza dall'altra

ciao Nino.

Io ho una società indipendente che si occupa di ricerca nel settore farmaceutico. Prima ho fatto un po' di tutto, dal venditore porta a porta, al traduttore, al fotografo naturalista, adesso ho una mezza idea di aprire un ristorante in società con un amico... ho sempre cercato di re-inventarmi e riciclarmi al meglio, e quello che posso dirti è che per lavorare in proprio devi avere 2 spalle così.
quando lavori in proprio non esiste un giorno di malattia, non esiste un giorno di vacanza, non esistono orari e non esistono permessi. Non esiste "ci pensa qualcun altro", non esiste "tanto se non lo faccio io lo fa lui" e non esiste "massì, è in ritardo con un pagamento, può capitare a tutti..."
quando lavori in proprio il tuo lavoro diventa la tua vita, quindi devi essere iper sicuro che quello che fai è quello che vuoi, altrimenti raggiungi dei livelli di alienazione intollerabili.
Ho visto molto spesso gente che guadagna 4-5000 euro al mese andare in crisi, mollare tutto e tornare a fare il dipendente a 1000 euro al mese. è successo anche a me, ci ho pensato anch'io... arrivi, a volte, a dover vivere delle situazioni in cui pensi che tutto il denaro del mondo non ti ripagherà mai degli sforzi che stai facendo, del male che stai provando, dello schifo in cui nuoti.

questo te lo dico da amico: se vuoi metterti in proprio (e, sopratutto, se vuoi farlo bene e non fallire in due mesi) guadagnerai molto, non solo dal punto di vista economico, ma in termini di maturità e conoscenza interiore. Ma perderai anche di più: perderai amicizie, perderai il tuo tempo libero, molti perdono i propri affetti...
Il mio consiglio, prima di pensare a COSA vuoi fare, è di fermarti un attimo e pensare al PERCHE' vuoi farlo.
Fatti un esame di coscenza, impara (lo dico sul serio ) a meditare e a riflettere, isolati con te stesso e chiediti cosa vuoi dalla vita, come ti vedi tra 15 anni, come immagini il tuo futuro e, sopratutto, chiediti quali sono i veri valori che vuoi perseguire. Molti, nella società moderna, on si fermano a pensare e questo è un vero problema. no fermarsi a pensare significa accettare per vero tutto ciò che la società ti propone e non porti nemmeno la domanda se questo va bene per te personalmente oppure no... e finisci col credere alla balla della società capitalistica del consumo, dove tutti devono necessariamente tendere ad essere "di più", ad avere più soldi degli altri, ad avere più oggetti degli altri, la macchia più veloce, la casa più grande... si tende ad un benessere virtuale che cela, in realtà, i motivi del malessere della società stessa, ossia l'appiattimento dei valori e dell'individualizzazione.


non sempre avere un monte di soldi ripaga la perdita dei propri obiettivi di vita.

se hai qualche domanda o qualche considerazione da fare, chiedi pure tranquillamente e sarò ben felice di mettere la mia esperienza a tua disposizione

lavoro in proprio da 6 anni e non mi sembra di aver rinunciato a tutto quello che dici tu...

che fai?

ho una ditta che produce strutture lignee

sono felice per te, se riesci a non lasciare che il lavoro ti porti via tempo e risorse dalla tua vita privata. La mia esperienza, però, sia personale che osservando gli altri, mi dice che non è sempre così facile: chi ha un Bar, ad esempio, e fa chiusura alle 2 di notte, rimane a pulire e sistemare fino alle 4, il giorno di chiusura solitamente viene utilizzato per tenere la contabilità, fare gli ordini, spostare la merce nei magazzini ed organizzare gli spazi, così come chi ha un officina (amico mio) lavora spesso fino alle 4 del mattino perchè non si può permettere di dire di "no" ad un cliente col rischio che non vada più a servirsi da lui e quindi deve prendere ogni commessa gli si presenti, chi ha un negozio lavoro tutti i giorni dalle 8 alle 19.30 e se il negozio è lontano da casa è costretto a rimanere lì anche all'intervallo nonostante per loro sia molto lungo, sotto le festività i negozi rimangono aperti anche la domenica (almeno a milano) e spesso con le notti bianche o per superare la concorrenza (che oggigiorno è molto agguerrita) si tiene aperto fino alle 10 di sera...
anche chi proponeva l'edicola, forse si è dimenticato di dire che l'edicolante va in edicola alle 5.30 del mattino, aspetta la consegna dei quotidiani e poi si prende sti pacchi di giornali da 20kg l'uno e se li porta in spalla fino al display, dove deve sistemare le riveiste una a una e rimanere in 2 mq fino alle 7 di sera, incluso il sabato e spesso la domenica mattina... e se ti ammali, nessuno apre l'edicola e quindi paghi le spese di gestione senza avere ricavo alcuno...
insomma, la mia esperienza è che chi è in proprio si deve fare 100 volte il culo di un dipendente

basta sapersi ritagliare degli spazi, la concorrenza c'è per tutti, ma 4 ore a settimana per te e non rispondere al cellulare dopo le 20 non è un'impresa impossibile.
Se mi dici che se avessi lavorato come dipendete avrei avuto più tempo da dedicare alla famiglia e allo svago sono d'accordo, ma rinunciare a qualcosa di fondamentale per il lavoro no.
è solo questione di priorità, spesso il lavoro è una scusa per star lontani da casa...
stiamo andando OT ritorniamo a consigliare Nino

forse, allora, non mi sono spiegato bene...
4 ore libere alla settimana e non rispondere al cell dopo le 20, secondo me, incide molto sulla tua vita privata, sopratutto in confronto ad un lavoro "normale" dalle 9 alle 18