Dio denaro.

non l'avevo vista!!!!


ahauhauhauhauahuahuahauhauhauahuahuahuahau

mmmmm beh non certo tutti i casi, però come tui hanno detto, senza soldi crepi se ti viene qualcosa, con i soldi contatti tutti gli specialisti, magari non cambia nulla, ma permetti che le possibilità siano imparagonabilmente + alte

quoto,alla fine noi ne decidiamo l'importanza a seconda di cosa dobbiamo "comperare",un principio di rispetto non lo comperi con i soldi,la macchina per andare a lavorare si
@nino: lo scrittore eremita è Mauro Corona

certo,con i soldi puoi fare cure su cure e magari allungarti leggermente la vita,oppure salvarti proprio.

Concordo, ma io che sono di Treviso (Melita e Gentilini vi dicono qualcosa?) non conosco la -18.




Per il commento dove dico gentilini non è per politica ma perchè è finito su tv nazionali, e quindi può aiutare a far capire dov' è treviso (a chi non lo sa)

Effettivamente se non aveva i miliardi non poteva rifarsi il setto nasale!
Comunque il problema nasce sicuramente anche dal fatto che il consumismo ha portato ad un aumento di richiesta monetaria spropositato e le generazioni di adesso nascono con una concezione diversa. Basti pensare a quanto costava il topolino nei primi anni novanta

anche per distruggerlo il setto nasale ci vogliono miliardi :roll:

Hai ragione Tino nn mi veniva proprio Corona..

Cmq tanto per dire il contrario ho sentito di gente eterosessuale con ragazza che epr arrotondare e permettersi i lussi della bella vita la prendeva nel "fienile" a pagamento...

Ora credo che quì nn lo farebbe nessuno... ma ditemi ... nn è questa una perdita di valori???

Non è una perdita di valori uno spaccino che dice ad un tizio...
"Compà se nn spaccio io a fine mese nn c'arrivo più... già solo solo di sballo 1000 euro mi partono a me..."

Insomma questi sono casi estremi....
Ma credo che da li poi si dipani un po la matassa....

Una volta c'era al cultura dell'onesta del sacrificio...
oggi credo sia soppiantata da quella dell'arrivismo ad ogni costo, del possedere, e dello pseudo divertimento a tutti i costi....
io nn credo nella teoria di tyler... certo nn dico che l'uomo di un secolo fa fosse più buono...
affatto , ma manteneva una condotta dignitosa... faceva appello anche ad una serie di regole nn scritte...
oggi nn esitono più

l'altro giorno in chiesa (in chiesa poi... me lo ha raccontato mia mamma...) entra un vecchietto a cercare posto vede uno libero e si avvicina (tutto ciò a chiesa stipata) chiede alla signora di sedersi... e la signora gli fa "U picciriddro c'è assittato ca!!! quanno vene dunni s'assetta n'terra..???" (c'è mio figlio seduto quì , bambino di 4-5 anni, quando ritorna dove si siede a terra??) scena pietosa.... il bambino per altro era andato pure a giocare fuori...
Mia madre mi ah insegnato ad alzarmi e cedere il posto agli anziani o alle persone bisognose... poi se magari io sono uno stxxxzo nn fa testo ma almeno mia madre me lo ha trasmesso.. quì c'è addirittura il crollo di coscienza da parte dei genitori stessi....

secondo me uno prima deve stare bene con se stesso e poi certo il soldo la differenza...la vita è cosi chi non ha problemi se li crea e altri invece ne hanno anche troppi

I soldi... come hanno detto già in molti sono indispensabili, soprattutto di questi tempi... sarò pure taccagno, ma purtroppo non escono alla stessa velocità in cui entrano

Ah, beh, in quel caso, voglio proprio vedere chi lo sarebbe, con tutti quei soldi,l praticamente hai sistemato una trentina di generazioni future

Spoiler

PS
Haido, tra i Tag era proprio necessario mettere "50€=figa" e "50cm semmai"? So bene che è una sacrosanta verità, però...:roll:

Non capisco come l'argomento soldi (e quindi possibilità di divertirsi) porti a parlare di malattia e morte anche da parte di persone giovani forse farà parte di una qualche dicotomia
Il mio pensiero riguardo ai soldi è:
Mi piace tantissimo spenderli, ma ha l' ultima posizione (come motivazione) quando devo fare delle scelte.

La nostra società ha abituato l'uomo ad allontanare il concetto della morte e tenerlo ai margini della nostra vita...
Questa è una cosa che appartiene solo alla cultura consumistica moderna, in genere le culture passate tendevano a integrare il concetto della morte più spesso nella vita di tutti i giorni..
questo la rendeva parte integrante come lo è serviva sia ad esorcizzarla che a considerarla...

Se l'uomo avesse coscienza della brevità della sua vita e dell'importanza di questa credo che si giocherebbe meglio le sue carte....
Credo che se l'uomo imparasse a vivere ogni giorno della sua vita come fosse l'ultimo sarebbe più "umano"...

No, scusa, ma allora tu non hai mai visto un telegiornale o letto un quotidiano, la morte e la malattia nella nostra società è un grande business e un buon sistema di controllo.
Le culture passate non avevano grande paura della morte perchè non la consideravano la fine di tutto ma solo un passaggio (e questo al di là di una specifica religione o credo) e quindi difficilmente riccatabili su questo. Ma se tu riesci a far credere a qualcuno che la sua vita sarà breve e definita allora si che potrai vendergli medicine, fargli comprare i giornali, non fargli avere sogni da realizzare (un giorno il mondo farà ameno di te, se ti credi importante vai al cimitero .... belle frasi!!), e perchè no essere un delinquente, la vita è talmente breve che tanto vale goderne il più possibile con ogni mezzo

cmq ti informo ce la vita è molto più lunga adesso che allora la minaccia della morte prima era costante....

Il concetto è estremamente diverso....
Nella nosta cultura c'è al demonizzazione della morte come cessazione di tutto.. ecco perchè poi è generata quella sorta di controllo che tu accenni...
Mentre una volta era parte integrante... veniva vista ne più e ne meno... come la nascita...
Ma te ne rendi conto se getti uno sguardo al passato....
Ad esempio i funerali in alcune parti anche d'Italia nn sono cerimonie lugubri ma soltanto cerimonie di addio...
O come San Francesco pregava la "Sorella Morte" (se nn sbaglio era lui)
O come gli Indiani d'America auguravano ai loro guerrieri "Che la morte fosse sempre al loro fianco così che guardandola in faccia avrebbero avuto il coraggio delle loro scelte"
O come molte divinità ad esempio kali che è sia una dea Oscura nera riconducibile alla morte ma allo stesso tempo è dea benefica...
Il dualismo Vita morte dovrebbe essere uno inscindibile invece noi siamo abituati a vedere la vita come un tondo completa che a sua volta è minacciata dalla morte....

Ah dimenticavo il culto della Santa Morte dei messicani....

Ci siamo cascati anche noi, invece di parlare di soldi parliamo di vita-morte , forse dovremo aprire un topic su questo e poi ....parlare di soldi
Da il tuo ultimo intervento, giusto per chiudere, comunque mi sembra che siamo su posizioni simili e la pensiamo più o meno allo stesso modo anche se con argomentazioni diverse. Della morte comunque non sono nè spaventato nè incurante, sarà un passo che prima o poi dovremmo fare, ma non la considero la fine di tutto e quando arriverà il momento spero di aver fatto abbastanza azioni corrette e utili in modo che la mia esistenza sia servita a qualcosa e/o qualcuno.

Il concetto n si scosta dal fattore denaro.. almeno per la mia posizione...
Vedi tutti abbiamo una posizione precaria... nel senzo che chiunque quì può morire domani.
Ora se voi aveste la coscienza che questo può potenzialmente essere l'ultimo giorno della vostra vita non lo vivreste diversamente???
A allo stesso modo di giorno in giorno...
Avete presente la frase che ogni volta dicono nei film quando uno muore... "Se solo avessi potuto dirgli quanto le volevo bene"...
Se avreste al possibilità voi nn lo fareste???
Credo che avere coscienza della morte vuol dire anche vivere di cose semplici....
Non crearsi problemi per stronzate e non agognare oggetti che alla fine non sono ne essenziali ne utili al nostro sostentamento...

La chiave della vita credo sia solo la semplicità e salute a parte, non passa per i soldi...
Certo non nego che nella vita ci sono piaceri che uno si possa passare...
Ma la vita dedita alla rincorsa piacere (per inciso la vita che quì vorremmo fare tutti coi miliardi del superenalotto) è una vita che nn ti godi... semplicemente perchè al passi a rincorrere il piacere successivo senza godere di quello che stai passando...

Ipotiziamo che tu ti rompi il culo nella vita per comprarti una ferrari a seconda mano...
è tua è frutto del tutto sudore... te la sei guadagnata e ben più importante te la sai godere...
Allo stesso modo vinci al S.e.Lotto e nella vita cambi na macchina l'anno...
A mio avviso nn proverai mai la gioia di quello che se l'è sudata...

Vi può sembrare un concetto che nn ha nulla a che vedere con il discorso della morte di prima... ma in realtà sono concatenati....

Bè se una persona è allegra, felice, solare lo è a prescindere sia dai soldi sia se vive 1 giorno o 100 anni.
Perchè sà di essere in grado di ottenere dalla vita tutto quel che vuole e sà come darsi da fare per ottenerlo. La sua vita se la costruisce, non la subisce, non ha bisogno di essere sull ' orlo del baratro per cambiare le cose lo fà e basta.
Perdonami ma il pensare ogni giorno alla propria morte mi fa venire in mente la scena di "non ci resta che piangere" dove il frate dice a Troisi "ricordati che devi morire" e lui gli risponde " Sì..sì...no, mo' me lo segno proprio...".
Di solito alla morte ci pensa chi ha avuto sconfitte, chi non è riuscito a raggiungere i propri scopi e non vuole più provarci, chi ha deciso che la vita l' ha soprafatto, chi si è arreso, chi pensa che non ci sia più un futuro e rimpiange il suo passatto.
Per questo penso che un giovane debba per lo più pensare alla vita, al suo futuro, a realizzare i suoi sogni, a lottare e vincere per le proprie convinzioni, a vincere per sè stesso, per la propria famiglia, per i propri amici e se ha voglia di impegnarsi per la propria nazione e per il proprio pianeta. Se sarà sconfitto avrà tempo per pensare alla morte se vincerà (e io glielo auguro di cuore) avrà dato il suo contributo per un mondo migliore.