"Che culo che vai a Los Angeles..."

Ciao Pecora... che piacere risentirti....
certo che dopo aver letto il tuo racconto ti confesso che mi è presa una rabbia ma una rabbia....
E poi parlano male di noi italiani.... quando vengono quà !!!!
Ci vuole una ghinga di 'ulo mica da poco......
Sinceramente avrei voluto leggere che dopo un ora di attesa paziente hai mandato tutti a cacare battendo i pugni sulla scrivania ..... senza chiedere il permesso andare a recuperare le tue povere valige e magari sputare in faccia all'addetto all'immigrazione.... ma immigrazione di che poi .... vado a Los Angeles per farmi un giro mica ci rimango a vita in quella zozza città...
A proposito poi...... al francese della poltrona davanti reclinata all'indietro come solo i cafoni più cafoni di questo mondo sanno fare una bella craniata in faccia come par condicio per la testata di Zidane a Materazzi direi che ci sarebbe stata bene.... al limite un dito nell'occhio cacciato di straforo interponedo il braccio tra le due poltrone poteva starci altrettanto bene....
E invece inizio che mi trovo a leggere con somma gioia il mitico Pecora contento di poter nuovamente godere del suo poemetto e finisco 'zzato nero per i soprusi e i torti subiti dal medesimo.....
Viva l'italia e fanculo il resto del mondo.... e poi diciamolo il bidet negli alberghi anche a 1 stella lo trovi solo in Italia .... all'estero manco 5 stelle talvolta bastano !!!!

GraaaandePecora

Hai tutta la mia solidarietà, l'immigration qui negli States è veramente terribile!

Se ti può consolare, fai conto che almeno a L.A. fa caldo... qui da me a Phila stamattina ha fatto 10 cm di neve e meno 10 gradi

Mitico Pecora
beato te

che storia assurda

grande pecora, continua a scrivere dei tuoi viaggi che fa sempre piacere sentirti ;D

cmq complimenti per la pazienza ed il sangue freddo, io avrei fatto proprio come ha detto l'uomo foglia

....cioè scrivi da philadelphia!!!.....la città del mitico WILL SMITH!!!

Ciao Pecora, ma dimmi, davvero ti è successa sta storia oppure ci stai a piglià tutti per il culo ??
Ti considero un rasoio molto affilato e non mi meraviglierebbe se domenica ti sei seduto e hai cominciato a scrivere....

Aloha

Vabbè, per quelli che - Si ma dopo che sei scampato all'arresto, che ci dici di Los Angeles ?[/I] - ecco qualche impressione sulla L.A in stato di assedio prima degli Oscar (a proposito W L'ITALIA ).

Los Angeles!

Primi passi a Hollywood Boulevard

Los Angeles la vedi dall'alto, e lo capisci che cosa e': tutti edifici bassi e alberelli piantati su un terreno rossiccio. Come quelle citta', al mare in Italia, fatte di bungalow a basso costo. Solo che questa e' la capitale del cinema, non un villaggio vacanze della Puglia o della Campania. Pero' somiglia. Al posto delle gelaterie e delle pizzerie, qui ci sono lungo gli stradoni scuole di cinema e parrucchieri. Scuole di teatro e parrucchieri. Scuole di cinema. Acting School. Lee Strasberg Foundation. Ma non e' quella "vera", che e' a New York. Franco Nero, che vive qui da quarant'anni, mi dice: "A Los Angeles ci sono venti milioni di abitanti. E diciannove milioni sono attori".

Tutti, mi dice Yvonne (che poi sono riuscito a ritrovare), passano la giornata e la vita a fare provini. Attraversano questa citta' rettangolare per andare da un provino all'altro. Molti dormono nei van, nei furgoncini. Sono venuti da tutta l'America, dal Nebraska, dall'Iowa, dal Wisconsin, per fare gli attori. O gli sceneggiatori. "Tutti hanno il loro scr ipt nel cassetto, e intanto fanno i camerieri". E' la nuova corsa all'oro, selvaggia come quella dell'Ottocento.
Povera Yvonne, ci credeva anche lei, anche lei correva e voleva farcela. Poi è rimasta ibernata invece in un famoso spot degli anni 80 e tutti se la ricordano (chi se la ricorda) con le treccione a telefonare al fidanzatino che chissà quanto davvero la amava...

Comunque, arrivo a Los Angeles. A Hollywood. Incredibile ma vero. Ho vissuto otto mesi in California taaanti anni fa e sono tanti anni che anche se in modo discontinuo mi occupo di cinema, dal primo film visto in un cinema di Firenze che si chiamava Universale, e dove lo schermo si vedeva al di la' di una cortina di fumo - non tutto di sigaretta -, e poi passando per cineclub, universita', piccole riviste, redazioni di giornali, festival sempre piu' grandi, questo e' il primo momento in cui tocco davvero il cuore del cinema mondiale, il luogo che piu' di ogni altro al mondo significa "cinema". Hollywood. Nomi che ho sentito da sempre: Sunset Boulevard, Hollywood Boulevard. Le stelle sul Walk of fame, le impronte delle mani e dei piedi dei grandi attori. E il Chinese Theatre, quello dove fanno la cerimonia degli Oscar. E' proprio qui, ci sto camminando dentro. E come e'?

Il Chinese Theatre e' come un grande fondale di cartapesta. Ci sono degli elefanti di gesso a guardia dell'ingresso, e un'architettura di un Kitsch assiro/babilonese. Qualcosa a meta' tra il paese dei Balocchi di Pinocchio e il sogno di un bambino. Sembra un parco di divertimenti per bimbi, sembra Gardaland, anche se non ci sono mai stato. Ma forse e' cosi' il cinema. Un Paese dei Balocchi. Dentro il complesso, ci sono ristoranti italiani e giapponesi, finti bistrots, posti di hamburger stile anni '50, c'e' anche un Virgin Megastore, e vari Atm, che sono i bancomat. Tante sale, anche, con il popcorn in vendita all'ingresso. Una sola e' chiusa: e' quella dove si terra' la cerimonia degli Oscar. La sera di sabato, ci saranno centinaia di metri di red carpet, di tappeto rosso stesi dappertutto. Per il momento, solo il boulevard fuori e' chiuso al traffico delle auto. E dentro ci sono poliziotti e guardie private dappertutto, giorno e notte. Che nessuno osi toccare il cuore del cinema.

Fuori, su Hollywood Boulevard, e' gia' come una domenica di carnevale a Viareggio. C'e' quello vestito da antico romano, quello con il costume di Freddy Krueger, la donna Superman quasi nuda, il Pirata dei Caraibi che ha anche la faccia come quella di Johnny Depp. Tutto un carnevale per farsi notare, per farsi fotografare. Perche'? C'e' quello vestito da Uomo ragno, c'e' uno vestito da mostro, ci sono frotte di turisti giapponesi che si fanno fare la foto. E siamo solo all'inizio della settimana, e di mattina. Ti aspetti solo che passi il carrettino con i gelati. E' tutto molto facile, molto giocattoloso. Come te lo immaginavi, ma di piu'. Dove saranno quelli che fanno il cinema, che decidono se investire milioni di dollari in un film, in un affare, in un titolo che si stampera' nell'immaginario di tutto il mondo?

Non qui. Qui e' il Luna Park, e cosi' deve essere.

grande pecoraaaaaaaaa

Ma qualche piccola foto ci starebbe bene così vediamo com'è Los Angeles (la terra di Magic Johnson alias Earvin Effay "Magic" Johnson, Jr.)

Franco Nero, Yvonne Sciò... ma chi sei veramente ??
Due di una.
Manuel Fantoni come nel film "Borotalco" di Carlo Verdone, oppure uno che lavora dietro le quinte dello star system che approdato quì, sul forum, non ci rivela la vera identità per evitare la mielosità azzeccosa di eventuali fan.
In ogni caso scrivi da giornalista o quantomeno da "autore", quindi niente a niente starai lavorando per una ditta tipo Endemol. Sennò che ci vai a fare 8 mesi in California ??

Ciao Zorro.

Aloha

...ma non avevo nemmeno venti anni, tanti capelli e zero pancia :roll:
Ero lì solo a studiare comunicazione ...e a "procurar battaglia"

(comunque per Endemol sto lavorando davvero...)

pecora chi vince il grande fratello
comunque beato te che viaggi tanto....voglio andare via!!!

Mi spiace per te e per il resoconto romanzato in modo drammatico della tua esperienza
Io sono appena tornato da un viaggio per gli Stati Uniti di puro piacere, avente come mete San Francisco (all'inizio si pensava anche a Los Angeles, che ci hanno vivamente sconsigliato in parecchi conoscenti, sia Italiani sia soprattutto americani), il West e Las Vegas.
Il viaggio è andato da Dio (volo Delta, un po' strettini ma servizio ottimo); per entrare negli USA con visto turistico è una cazzata imperiale, la documentazione si compila direttamente sull'aereo e la dogana nell'aeroporto di Atlanta ci ha coinvolti per 20 minuti al massimo (ci han fatto attendere di piu' i soliti disservizi italiani a Malpensa al ritorno), nessuno ci ha trattato male, anzi, sorrisi da ogni parte, domande tranquillissime (che lavoro faccio, com'e' il tempo in Italia) e complimenti alle ragazze per l'abbigliamento (forse sarcastici? ).
San Francisco è fantastica e abbiamo trovato 4 giorni di tempo splendido, un vero e proprio strappo alla regola che vedrebbe piogge torrenziali in questo peiodo.
Il west, in particolare i parchi del Grand Canyon, Monument Valley, Lake Powell, Bryce Canyon e Zion, è strafantastico (altro che la tua descrizione, il Grand Canyon è una delle cose piu' belle che abbia mai visto in vita mia e lo consiglio a tutti), soprattutto in questo periodo in cui non si trova niente e soprattutto nessuno per centinaia di miglia. Abbiamo fatto tutto il percorso sotto bufere di neve ad altezze superiori ai 2400m con un SUV della madonna noleggiato ad-hoc, per poi vedere ogni singolo parco con un tempo - per gran fortuna - bello o leggermente coperto (fatta eccezione per la Monument Valley). L'esperienza è stata delle migliori, visto che il West è da percorrere in questo modo (almeno nella mia ottica), non strippando sotto il sole in coda con milioni di turisti di cui il 99% di origine italiana. In tutte le mie foto non si vede un'anima viva oltre a noi; l'angoscia di alcune tratte (superate guidando di notte sotto la neve senza alcuna forma di illuminazione sulle strade, senza incontrare nulla sulle strade per miglia emiglia se non qualche coyote e qualche alce) e l'avventura del lungo viaggio ha reso l'esperienza ulteriormente bella e sicuramente indimenticabile.
Alla fine abbiamo visitato Las Vegas, passeggiando per tutti i Casino', osservando la fauna locale (sbav sbav), perdendo qualche soldo e assistendo ad uno splendido spettacolo del Cirque du Soleil, indimenticabile anch'esso.
Il viaggio di ritorno è stato ottimo, sento solo un po' di fusorario per cui sono molto stanco e mi vien da vomitare
Se volete posso postare qualche foto, ora non ne ho voglia visto che alcune sono da oltre 30 Mpixel

Vero, c'e' il bidet.
Peccato trovi anche le piattole nelle lenzuola e la munnezza per strada; negli USA e' risaputo che anche i motel sono pulitissimi, cosi' come i bagni pubblici; a Las Vegas non ho visto per terra nemmeno un mozzicone di sigaretta.
Sarebbe da spedirci per un po' Bassolino e compagnia bella...

scusate l'ot... manco i professionisti hanno fotocamere di quel tipo... a meno che tu non parli di macchine medio formato... ma non credo costino meno di 10mila euro!

Comunque San Francisco a me è piaciuta tantissimo. A mio personalissimo giudizio è la più europea delle città americane. Los Angeles, eccetto per Disneyland e gli Universal Studios è brutta. Troppo cemento. Troppe strade che si intersecano a più non posso...

esattamente, sono panoramiche anche da 10 foto.

E' vero (per altro e' scritto piu' o meno dappertutto), anche se e' un po' come dire che Marte e' il pianeta piu' simile alla Terra del Sistema Solare...

... me pareva strano!?...

comunque, pecora... raccontaci qualcosa di più della grande arancia... mi pare che gli americani chiamino ancora così LA...

Sì, in effetti stavolta la mia avventura con l'aeroporto Losangelino è stata devastante, ed è stato buffo raccontarla, ma onestamente negli altri viaggi negli States fatti (lavoro e piacere) le cose sono andate benissimo sotto ogni aspetto ( a proposito Lorenz, i tuoi conoscenti ti hanno dato un ottimo consiglio: Los Angeles non vale quanto le città che hai visitato tu).

Il dramma vero purtroppo è negli aeroporti Italiani: Una volta son partito da DALLAS per arrivare a Firenze in Aereo, facendo un extra scalo a Los Angeles per incontrare una mia ex fidanzata all'aeroporto ( si, ci incontravamo all'aeroporto come le star ), i miei bagagli dunque hanno fatto:
DALLAS -> HUSTON -> LOS ANGELES -> NEW YORK - >PARIGI - >ROMA (tutto bene) ...ROMA->FIRENZE ...BAGAGLI PERDUTI!!!