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David Gosen e la percezione sociale del videogame

Discussione in 'Console News, Articoli e Recensioni' iniziata da Bahamut Zero, 30 Aprile 2009.

  1. Bahamut Zero

    Bahamut Zero Tribe Member

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    I bollettini economici di mezzo mondo evidenziano spesso come, persino in tempo di crisi, l'industria dei videogiochi veleggi e prosperi come pochi altri settori dell'intrattenimento, pressoché tutti in calo vertiginoso.
    Nonostante il trend positivo, i volumi e i capitali smossi e le statistiche che definiscono numeri, caratteristiche ed esigenze dei videogiocatori, il settore continua generalmente ad essere sottostimato e considerato intrattenimento di serie B.

    Se ne lamenta da ultimo David Gosen, dirigente di Xbox Europe, secondo cui l'industria meriterebbe un trattamento pari a quello riservato per i settori di cinema e musica, ma non ne riscuote la stessa percezione a livello sociale.

    "Da un punto di vista sociale è sconfortante che noi dell'industria del videogioco non abbiamo raggiunto il peso, la credibilità e gli obiettivi che tutti ci meriteremmo. La sensazione è quella che la gente ci percepisca generalmente come qualcosa a metà i banchieri e gli agenti delle tasse.
    Ultimamente la situazione è migliorata, ma non quanto avrebbe dovuto. Dovremmo essere amati tanto quanto Hollywood e l'industria della musica, ma non lo siamo. Non è che la gente non ci stia provando, ma sembra ci sia una barriera al nostro riconoscimento."


    Gosen riferisce poi della necessità di aiuti ed incentivi da parte dei governi a sostegno dell'industria del videogioco, la possibilità di far conoscere il settore professionale nelle scuole e grazie ad organizzazioni non governative, e parla del valore aggregante del videogame a livello anche famigliare grazie alle features di network come Xbox Live.

    Certo, simili politiche di giusto riconoscimento sarebbero maggiormente auspicabili soprattutto in Paesi dove l'industria di videogame è forte ed affermata, come la Francia e l'Inghilterra. Per altro verso è difficile immaginare il sorgere di un settore che fatturi in Paesi come il nostro dove tali incentivi non vengono nemmeno contemplati. In entrambe le situazioni, ci vorrà probabilmente ancora diverso tempo prima che la percezione dei videogiochi a livello sociale evolva nella direzione auspicata da Gosen: anche Hollywood e il mondo delle "canzonette" hanno atteso anni ed anni prima di imporsi come parte del tessuto sociale oltre che dell'economia.
    Ultima modifica: 30 Aprile 2009
  2. gacktcamui

    gacktcamui <B><font color=pink>Bello e Impossibile</font></B>

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    in effetti ha ragione..
  3. arlex

    arlex Tribe Member

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    Questa purtroppo è una cosa risaputa.Il mondo dei videogames è bistrattato e non considerato alla stregua degli altri settori dell'intrattenimento.
    Si spera che in futuro le cose cambieranno così come è stato per il cinema e la musica,ma purtroppo penso che di tempo ce ne vorrà
    ancora molto.Soprattutto in paesi come il nostro...sempre i soliti
  4. Karasin83

    Karasin83 Tribe Newbie

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    Questo perchè si continua a credere stupidamente che i vedogames sono per bambini e non sono un lavoro degno per programmatori e grafici...

    Peró l'etá media del giocatore è 20/25 anni se non piu alta e per fare un gioco decente ci vogliono le palle...
  5. arlex

    arlex Tribe Member

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    oltre a tanto talento ed un mucchio di soldi...molti di più di quelli necessari per realizzare un film(non sempre)
  6. Karasin83

    Karasin83 Tribe Newbie

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    io direi un sacco di film... perchè non so quanti film arrivano a costare come GTA4 o Killzone o questo famigerato FFXIII :)
  7. Rockest

    Rockest Tribe Newbie

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    Ha ragione, ma le cose non cambieranno. I videogame non potranno mai essere accettati come il cinema o la musica, ed è normale capirne il perchè. Il cinema ha una funzione sociale, perchè per vedere i film devi appunto andare al cinematografo dove si incontra altra gente. Per la musica si va ai concerti, altra grande funzione sociale. Senza contare che sia i film che le canzoni sono interpretati da esseri umani, quindi umani che vedono o sentono umani. Ed è per questo che la società lo consente, anche se i prodotti saranno usufruiti in casa da soli. Senza contare ke film e musica sono arte, e oggi l'arte (o perlomeno una sua accezione) va di moda.
    I videogame tutto l'opposto. Per usifruire del prodotto devi stare chiuso in camera davanti una tv ad interagire con qualcosa che di umano non ha niente, dato che i protagonisti sono dei poligoni. C'è anche il discorse della virtualità, assolutamente non accettata socialmente. Quindi chi gioca ai videogiochi è visto come una persona che si chiude con qualcosa di non reale, di fittizio, che quindi cerca una fuga dal vero, quindi dalla società. Perciò è uno sfigato, un reietto, un escremento, e uno che della vita ha capito poco. Questo ovviamente nel peggiore dei casi. Nel migliore dei casi ha "una strana fissa", cioè quella del videogiocare. E poi è anche visto come intrattenimento da bambini (un ragazzo sopra i 20 anni che gioca con cose da bambini, come minimo non scopa e non ha amici, e la società ci sputa sopra), poichè non esiste una cultura videoludica che faccia capire alla triste massa che i videogiochi si sono evoluti.
    Ovviamente questo è quello che si pensa in Italia; altri paesi non so, ma non credo sia messi tanto meglio.
  8. ON1TZUKA

    ON1TZUKA Tribe Member

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    Ma cosa pretende in un mondo di "obsoleti, Sumeri e Aztechi che ancora venerano Quetzacoatl" (come direbbe Mirko).
    Provate a dire a vostro nonno o anche ai vostri genitori cosa ne pensano dei videogames...
    Poi pensate al fatto che sono i loro coetanei che ci comandano ed il gioco è fatto!!!

    Riferito al pensiero espresso da Rockest (e a quelli che la pensano in quel modo, ho intuito che non è il pensiero di Rockest, mi pare): Guardate che cosa è e cosa non è arte è di difficile definizione!!! Una volta la musica non era arte, poi lo è diventata solo certa musica, ora lo è tutta. Lo stesso per il cinema, secondo te i "benpensanti" ritengono che RAMBO sia arte??
    Ci sono certi videogames che sono più artistici di certe "performance" in cui l'artista si appende ad un argano usando degli uncini infilati nelle sue carni (si, questo è considerato una performance artistica..), o sono più artistici di certe "sculture" fatte con immondizia e ratti morti sotto formalina.....
    Anche il ritenere il cinema un qualcosa di sociale ed aggregante è una forzatura: in fondo si è al buio e al silenzio in una sala. Giocando a certi videogame invece, o sei con amici o parli con altri dall'altra parte del globo. Dove c'è più socializzazione?
    Per non parlare del discorso sulle persone reali che interpretano ecc. ecc. perchè i videogames si creano da soli? Gli attori che doppiano i videogames sono di seconda scelta? Quelli che lavorano alla motion capture? E con quelli che recitano nei film ci puoi interagire? I quadri sono creati da artisti, ma anceh i fondali dei videogames lo sono....
    Praticamente su tutto ciò che hai detto sono in disaccordo....:asd:... ovviamente non ce l'ho con te (anceh perchè mi pare non sia il tuo pensiero), ma quello che tu hai esternato è proprio il pensiero dei "sumeri" con cui ho iniziato il mio commento!! E so che così la pensano in moltissimi, e quelli che la pensano così si definiscono come persone dalla mente aperta, ma secondo me hanno la mente talmente aperta da non vedere e riconoscere nelle nuove tecnologie o nelle nuove abitudini sociali nuovi sbocchi artistici! Lo sceneggiatore è un artista? beh, anche i videogiochi hanno una sceneggiatura! e potrei andare avanti all'infinito... Anche i graffiti una volta non erano ritenuti arte! Anche la cucina non lo era. Anche fare i pastori non è ritenuto arte. (cercate su google "extreme sheeping"...
    Ultima modifica: 30 Aprile 2009
  9. arlex

    arlex Tribe Member

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    Scusami ma sono in disaccordo perchè a questo punto anche la lettura è la stessa cosa:sei solo a casa a leggere qualcosa che non è reale(non sempre naturalmente),
    e non sei a contatto con nessuno e poi anche chi vede un film a questo punto dovrebbe essere visto come
    una persona che si chiude con qualcosa di non reale, di fittizio, che quindi cerca una fuga dal vero, quindi dalla società visto che la maggior parte dei film sono opere di fantasia
    e che dire poi delle opere d'arte:"un pirla che stà ore e ore a vedere delle macchie su un foglio" (sono ironico naturalmente)
    C'è solamente da aspettare ed essere fiduciosi,prima o poi la gente si renderà conto che anche il videogioco è una forma d'arte
  10. faximusy

    faximusy Tribe Senior Member

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    La musica è multicentenaria, il cinema è più che centenario, diciamo che bisogna dare tempo al tempo.
  11. Gotty xD

    Gotty xD Tribe Newbie

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    qui potrei divulgarmi per ore sul fatto che certi vg sono la massimizzazione (nn ricordo quante z ci vogliono :( ) delle migliori tecniche artistiche: musiche, immagini, storie, idee e concetti.

    arte non e' qualcosa semplicemente bello da vedere, ma e' qualsiasi cosa che trasmetta emozioni (dal mio punto di vista)

    questo forse vi fara' capire una cosa: i nostri nonni dei vg nn ne capiscono nulla (tranne rare eccezzioni) ma questo perche' sono vissuti in un'altra epoca. pensate a una cosa: un giorno saremo noi i nonni, e saremo noi che dovremo trasmettere le nostre passioni alle generazioni future. inculcandoglielo bene in testa xD
    Ultima modifica: 30 Aprile 2009
  12. arlex

    arlex Tribe Member

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    diciamo che potresti dilungarti per ore...non divulgarti;)
  13. Rockest

    Rockest Tribe Newbie

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    Guarda io sono perfettamente d'accordo con te. Ovviamente io ho dato una spiegazione del perchè i videogame nn sono riconosciuti socialmente, non ho detto che faccio parte della schiera che la pensa in quel modo.
    I film si vedono al buio? Non centra nulla si partecipa cmq ad un evento con altre persone (per non parlare di cos'era il cinema una volta...funzione sociale a 1000. Ed è la storia che conta)
    Rambo è arte? si ahimè...rambo è arte. Capiscimi per me è merda, ma per il mondo è arte solo in quanto cinema (questo è un discorso sulla speculazione dell'arte nel mondo odierno).
    Perfettamente d'accordo con te che i videogame sono arte, ma...vaglielo a spiegare.
    Sono doppiati da persone è vero, anche sceneggiati giustissimo, ma non centra niente sono cmq dei poligoni. Dobbiamo capire di l'importanza del discorso sul virtuale, che credo sia la cosa che più vi sia sfuggita. "virtuale" e "storia".

    Ora rispondo ad arlex.

    La letteratura. Il discorso sulla letteratra è più complesso. Questa sarebbe anche considerata da sfigati (e il virtuale c'è cmq in letteratura), se non fosse per il fatto che ha una "storia" immensa alle spalle, fatti di scrittori grandissimi e storicamente e socialmente riconosciuti. Tu pensi che il comun pensiero sociale (vile e codardo per natura) si metterebbe contro secoli di storia? Contro qualcosa di incredibilmente più grande di loro? Qualcosa che è alla base delle università e della cultura delle persone? No, non lo farebbe. Non ha i mezzi per farlo (la cultura stessa). Ma stai tranquillo cmq, che a suo modo anche la letteratura è in via di emarginazione.
    Emargina pienamente invece i videogame perchè questi non hanno uno straccio di storia (30 anni non sono niente, considerato poi che solo ultimamente escono quelli per adulti)
    Quindi per quanto riguarda questo bisogna dare tempo al tempo come dice faximusy. Questo per quanto riguarda la "storia".
    Poi c'è il "virtuale". Le persone del virtuale hanno paura da una parte, e dall'altra lo deridono in quanto mezzo per escludersi dalla realtà.
    Ora, i videogiochi sono il virtuale per eccellenza. Storie finte, immagini finte, suoni finti. E le immagini finte non sono neanche interpretate da umani, ma da pixel. Il finto nel finto. Inoltre il fatto di interagire tramite joypad è visto anche come una spece di protesi, e come un arnese che ti butta ancora più dentro il virtuale facendoti perdere contatti col reale.
    Poi negli anni 80 ci si mise anche il cinema a far crescere la paura nel virtuale alla società.

    Scusate se mi sono dilungato, ma fatevi due conti:

    Assenza della "storia" e massimo livello di "virtuale". Inaccettabile ad oggi per il mondo.
    Rassegnatevi, i videogiochi vengono considerati solo quando bisogna censurarli, tra l'altro senza conoscerli.
  14. endyboy94

    endyboy94 Tribe Member

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    spero che con il tempo le cose cambino...
  15. Joker90

    Joker90 Tribe Member

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    quoto.......questa è la giusta risposta........
  16. hello!

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    Fra 15 annhi non sarà più così... ora esiste ancora gente che non sa nemmeno usare il pc ma fra una 10na di anni non sarà così e varrà lo stesso per le console!
  17. mirabilis

    mirabilis Tribe Member

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    Questo è sempre stato un settore sottovalutato dai media,e in alcuni casi anche demonizzato con varie censure ecc.,si trattano i videogames come idiozie per bambini,quando ora come ora per produrre un gioco vero si debbono avere risorse non dico come per fare un film,ma quasi,ma certe cose le sappiamo solo noi che le viviamo,c'è ancora tanto,troppa diffidenza intorno al "nostro"mondo,e invece bisognerebbe dargli più risalto e sopratutto più rispetto,per noi videogiocatori e per chi li produce,che mondo sarebbe senza i nostri cari videogames ?
  18. ON1TZUKA

    ON1TZUKA Tribe Member

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    Avevo intuito che tu comunque fossi dalla parte dei VG, infatti non rispondevo a te, ma a chi la pensa in quel modo (quelli a cui tu hai dato voce).
    In relatà la funzione sociale nei cinema c'era quando non c'era la TV e ci si trovava il giovedì a vedere il "lascia o raddoppia" in sala, ma le sale non erano buie e la gente parlava e discuteva.
    Il cinema è arte? secondo me si, ma non lo è per la sua funzione aggregante.
    Così come non lo è la letteratura, i libri si leggono da soli e a volte non si possono o riescono nemmeno a discutere insieme o non si riesce a scambiarsi opinioni perchè molti hanno una lettura troppo personale.
    Anche la pittura o la scultura vanno lette secondo il gusto personale, quindi in maniera intimistica.
    Invece i videogames sono una forma d'arte che può essere vissuta e condivisa da più persone contemporaneamente, non solo per discutere quelle che sono le sensazioni che provoca in un secondo momento, ma anche per viverle contemporaneamente insieme.
    In sostanza io vedo il fattore socializzante di più nei videogames che nelle forme d'arte classiche.
  19. Rockest

    Rockest Tribe Newbie

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    Per quanto riguarda la pittura, questa non è proprio tutta intimistica. Ci sono correnti estremamente intime come l'astrattismo ed altre decisamente oggettive. Qualcosa del genere vale anche per la letteratura. Anche i videogame sono arte e concordo, ma arte virtuale, e tu sai che ci sono correnti di pensiero molto opposte in questo senso, chi pensa che l'arte sia solo il modellato dall'uomo, chi no. Ed è dura farlo capire ai "vecchi", molto dura. E aggiungerei giustamente. Noi non abbiamo vissuto le avanguardie e in generale la grande arte (escludo l'arte moderna, molto discutibile a mio parere) e non possiamo capire a fondo perchè si resti attaccati a vecchie concezioni.
    Sul fatto del vivere un videogame contemporaneamente con altre persone, comunicando con loro...beh..eheh...puoi capire che non è accettato dalla società. Soprattutto il nostro paese ancora vede male chi chatta o passa troppo tempo su internet (escluse le mode: facebook), figurati cosa possono pensare di uno che non solo è un poveraccio perchè si chiude nei videogame (per il discorso di prima), ma addirittura li usa per comunicare con persone dall'altra parte dell'Italia o del mondo. Si è portati a pensare: "Perchè lo fa? Non ha amici nella realtà?"
  20. faximusy

    faximusy Tribe Senior Member

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    Questo perchè in passato era proprio così :asd: