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Gli animali sudano????

Discussione in 'O.T. - Off Topic' iniziata da spartandemos, 24 Giugno 2008.

  1. spartandemos

    spartandemos Guest

  2. Stefalokos86

    Stefalokos86 Tribe Member

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    direi di si, dato ke sudiamo
  3. Nero94xxx

    Nero94xxx Tribe Newbie

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    ma che razza di domanda è?
    piuttosto vorrei sapere, ma i cavalli dormono in piedi?
  4. EvilChris

    EvilChris Tribe Member

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    io so che gatti e cani non hanno le ghiandole suduoripare, lo so per certo
  5. spartandemos

    spartandemos Guest

    è una domanda non sei tenuto a rispondere per forza;)...no xkè non ho mai viato la mia gatta sudare...
  6. MeoMatrix

    MeoMatrix Tribe Member

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    beh alcuni sudano altri no..cmq..in effetti..i cavalli dormono seduti..credo..:ubriachi:
  7. padrino91

    padrino91 Tribe Member

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    ma che cazzata,e' ovvio che i cavalli.................non dormono :LOL:
  8. bella_davide

    bella_davide Tribe Member

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    Il sudore serve per raffreddare il corpo e i cani mi sembra usino la lingua per raffreddarsi( la tengono fuori) il gatto non facendo un ca..o non suda:LOL:
  9. Valdo1987

    Valdo1987 Tribe Member

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    ahahha bella..penso pero che anche i gatti sudino,senno con quel pelo d'estate crepano no?
  10. Evil_Sephiroth

    Evil_Sephiroth Tribe Active Member

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    L'isola maledetta di Lodoss

    per certo ma hai sbagliato^^

    le hanno sulla lingua ^^ anche se sono diverse dalle nostre

    i gatti sudano ma in maniera molto ma molto minore rispetto a noi
  11. imaohw

    imaohw Tribe Member

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    Gli animali sudano????

    Miiin**ia! Questo forum sta diventando peggio del forum di yahoo...Io quasi quasi mi prendo una vacanza!
    Sbloccare l'obiettivo "Sudore nei Cani":
    I cani, come la maggior parte dei mammiferi e a differenza dei rettili, mantengono il corpo a temperatura costante (omeotermi). Per regolare la temperatura corporea i cani surriscaldati usano un sistema a vaporizzazione acquea collocato nelle cavità nasali. I cani a faccia raccorciata, come i Bulldogs, i Boston Terriers, i Pechinesi ed altri, hanno una ridotta capacità nasale e, di conseguenza, hanno problemi nel mantenere il raffreddamento.

    La cavità nasale di un cane é riempita da un favo di sottili ossa (turbinati) rivestite da una membrana mucosa inumidita. Collocata nel naso in posizione laterale si trova una ghiandola di discrete dimensioni, che non esiste nell’uomo, la cui sola funzione sembra essere (almeno per il momento: la scoperta della funzione fisiologica è abbastanza recente) quella di fornire acqua alla superficie delle membrane. L’aria che entra nelle narici scorre attraverso i numerosi ristretti passaggi inumiditi dei turbinati nasali e va ai polmoni. Nel momento in cui l’aria raggiunge i polmoni risulta saturata da vapore acqueo e possiede una temperatura eguale a quella corporea del cane. Nel processo di vaporizzazione acquea il naso risulta raffreddato di alcuni gradi sotto la temperatura corporea. I cani in buona salute hanno, infatti, nasi freddi ed umidi. I vasi sanguigni che passano attraverso il naso vengono raffreddati ed il sangue contenutovi, ricircolando attraverso il corpo, raffredda quest’ultimo. Il principio del sistema di raffreddamento ad acqua di un cane surriscaldato, in sintesi, risulta questo: l’evaporazione acquea raffredda il naso ed il sangue che passa attraverso il naso viene usato per raffreddare il corpo.

    Come si è detto, l’aria nei polmoni è a temperatura corporea. Se quest’aria fosse esalata attraverso il naso, riscalderebbe il naso stesso e diminuirebbe l’efficienza del sistema di raffreddamento. Per evitare ciò, un cane accaldato esala aria attraverso la bocca e, a volte, ansa.

    Ansare raffredda il cane. Una piccola quantità di aria aspirata attraverso il naso viene velocemente esalata attraverso la bocca. La media di atti respiratori di un cane in condizioni ottimali é di circa 30-40 per minuto, la media sale velocemente a circa 300-400 per minuto in un cane surriscaldato ed ansante, indipendentemente dalla temperatura raggiunta. Per regolare l’entità del raffreddamento, un cane può cambiare la percentuale di aria che espira attraverso la bocca. Se é moderatamente accaldato può mandare il 50% dell’aria calda attraverso il naso (per riscaldare parzialmente il naso) ed il 50% attraverso la bocca, ottenendo in questa maniera una moderata azione di raffreddamento. Se è molto accaldato può indirizzare tutta l’aria calda attraverso la bocca ed ottenere il massimo del raffreddamento.

    Non é possibile determinare, dalla frequenza del respiro, se un cane ansante sia in ipertermia estrema o giusto alla minima soglia di calore che scatena l’ansito. La media di atti respiratori rilevata su di un determinato soggetto che ansa rimane costante, indipendentemente dalla temperatura del cane, (la media dipende dalla naturale frequenza di oscillazione di trachea, polmoni e naso nel singolo individuo). Tuttavia, un cane moderatamente accaldato ansa in maniera intermittente, mentre cani molto accaldati ansimano invece di continuo. Se un cane viene rinchiuso in una stanza o in una automobile calda, l’evaporazione dell’acqua del naso causerà un aumento dell’umidità. Se l’umidità raggiunge o si avvicina al 100% il sistema di evaporazione nasale non funziona più ed il cane presto soccomberà per prostrazione da calore. Una adeguata ventilazione che mantenga l’eliminazione di vapore acqueo in eccesso é probabilmente più importante dello stesso controllo della temperatura. La maggior parte di noi avrà notato che un cane caricato su di una automobile raffreddata produce, col respiro, l’appannamento dei vetri.

    Il vapore, saturata l’aria che esce dai polmoni attraverso la bocca, non è in grado di far evaporare acqua ulteriormente e perciò raffredda la lingua. Quando un cane corre a bocca aperta e non respira (come accade durante una metà del ciclo respiratorio), l’aria libera (ambiente) scorrendo sopra la lingua farà evaporare acqua e raffredderà la lingua.

    Nelle regioni artiche, quando le temperature sono basse, la conduzione e la radiazione di calore dalla lingua sono particolarmente efficienti.

    I mantelli dei cani eschimesi forniscono un cosi buon isolamento da mettere in grado i cani stessi di dormire sulla neve a temperature al di sotto di 70°C. Quando lavora, il cane sviluppa calore che deve essere dissipato. Il mantello ostacola il raffreddamento, ed il cane dipende in parte dalla radiazione di calore dalla lingua come pure dal processo di vaporizzazione acquea, per il raffreddamento.

    I cani con teste brachicefaliche (a naso rincagnato come nel Bulldog) non potrebbero sopravvivere senza l’assistenza dell’uomo; il loro sistema di regolazione del calore (turbinati) é infelicemente danneggiato dall’accorciamento delle cavità nasali.

    Le zampe di un cane sono troppo lontane dal naso per derivare un qualche beneficio dal suo sistema di raffreddamento. Come tutti noi sappiamo, l’uomo viene raffreddato dalla sudorazione. Le vie di passaggio del naso umano sono troppo larghe per agire efficientemente come sistema di raffreddamento (ed inoltre, non esiste nell’uomo alcuna ghiandola che secerne acqua). La teoria é che la pelle scoperta richiede umidità (sudore) per proteggersi dai raggi del sole, mentre una pelle ricoperta di peli non ha bisogno di una tale protezione. Le sole ghiandole sudoripare nel cane sono collocate sul fondo delle zampe. Se un cane sta un certo tempo su di una superficie calda di cemento, questa viene inumidita dal sudore, e quando il cane si sposta si scorgono le impronte. L’evaporazione di sudore raffredda le zampe.

    Come in qualsiasi altro processo di evaporazione, é necessario avere una reintegrazione delle riserve idriche. Con tempo molto caldo, l’acqua dovrebbe essere sempre disponibile per il cane in ogni momento.

    Nel deserto il problema é quello di eliminare calore senza eccessiva perdita d’acqua; nelle regioni artiche é quello di prevenire la perdita di calore. Per ovviare a questi problemi, il naso viene usato come uno scambiatore di calore ed un condensatore acqueo. Si supponga che la temperatura esterna sia di -30°C. Come l’aria passa attraverso il naso e la trachea, fino ai polmoni, viene riscaldata alla temperatura del corpo. Nello stesso tempo in cui l’aria viene riscaldata i tessuti adiacenti vengono raffreddati, ed essi assumono un gradiente di temperatura che va da quasi -30°C, a livello del naso, alla temperatura corporea, a livello dei polmoni. Sulla via di uscita, l’aria calda dei polmoni passa sopra i tessuti raffreddati e viene raffreddata a sua volta. Al momento dell’uscita dal naso, l’aria è un po’ sopra i -30°C. Per mezzo di questo sistema di scambio di calore, specialmente nei turbinati del naso l’aria viene riscaldata durante l’entrata e raffreddata durante l’uscita. Dal momento che il sistema di recupero del calore non é perfetto, una certa quantità di calore viene perduta ad ogni respiro, ma la perdita é comunque ridotta al minimo.

    Il sistema di recupero dell’acqua funziona in maniera simile. L’aria, durante l’entrata fa evaporare acqua e durante l’uscita perde vapore acqueo per condensazione. I turbinati nasali forniscono acqua al momento dell’inspirazione e ricevono acqua durante l’espirazione. Come sottolineato, se l’aria esce dai polmoni attraverso la bocca, il recupero di vapore acqueo e calore non si verifica. Nel deserto, se un cane espira attraverso il naso può recuperare il 60-80% del vapore acqueo.
    Qualcuno si è chiesto perché i Bolognesi illanguidiscono velocemente con il caldo. Il piazzamento frontale degli occhi del Bolognese è essenziale per ottenere il tipo (espressione). Per ottenere un piazzamento frontale é necessario un muso corto (quasi brachicefalico). Il muso di un Bolognese rappresenta poco più di un terzo della lunghezza della testa. Il volume nasale viene ridotto ed il raffreddamento diviene difettoso.

    Sulla membrana dei turbinati, specialmente sugli etmoturbinati, collocati nella parte posteriore della cavità nasale, vi sono numerose cellule olfattive (cellule per la percezione degli odori) ricoperte da abbondante pigmento fluido di colore bruno. Gli odori nell’aria inalata (composti chimici) sono assorbiti dal fluido, e la sensazione chimica viene trasmessa lungo le cellule nervose al cervello per l’interpretazione. Il pigmento bruno ritrovato nel luido è in qualche modo correlato a quello trovato nel pelo e sulla punta del naso. I cani albini e alcuni cani bianchi hanno assenza o difettosa capacità di individuazione degli odori, a causa di una mancanza di pigmento olfattivo.

    La maggior parte degli Standards di razza richiede nasi scuri per delle buone ragioni. I pigmenti scuri del naso non solo prevengono le bruciature da sole della pelle, ma indicano anche la probabile presenza di pigmento olfattivo. Cani bianchi come il Bolognese od il Maremmano-Abruzzese dovrebbero avere sempre nasi scuri e, se trovato altrimenti, ciò dovrebbe essere motivo di severa penalizzazione.

    Razze da lavoro e cani da cerca con buona capacità olfattiva usualmente presentano ampie cavità sinusali; i levrieri, non destinati ad uno specifico uso in questo senso, non presentano grandi seni paranasali. La funzione principale dei seni paranasali (detto di alcune cavità nelle ossa della faccia) é quella di alleggerire il cranio senza eccessiva perdita di solidità della struttura ossea. Un’apertura dentro la cavità nasale permette all’aria di fluire all’interno dei seni. Basandosi sulla teoria che le cavità sinusali contengono cellule per l’individuazione degli odori, molti Standards richiedono lo sviluppo di larghi seni frontali e mascellari (riempio sotto gli occhi). Sebbene R.H. Smythe (in "The dog structure & movement") affermi che “... i seni non contengono alcun terminale nervoso in grado di convogliare al cervello una qualsiasi impressione olfattiva ...”, Y.B. Syrotuck (in "Scent & Scenting dogs") afferma che i seni frontali e mascellari hanno realmente cellule olfattive e terminali nervosi. Miller, Christensen ed Evans (in "The anatomy of the dogs") confermano l’affermazione di Syrotuck.

    Sembra che l’opinione generale, così come sviluppatasi tra gli appassionati di cani da cerca su osservazioni empiriche, possa avere una qualche base effettiva. In alcuni standards di razza, come quello dell’American Cocker Spaniel, la richiesta estrema cesellatura sotto gli occhi ha probabilmente danneggiato la percezione olfattiva. La tipica faccia cavallina risultante dal riempio sotto gli occhi spesso offende l’opinione estetica degli appassionati.

    L’individuazione degli odori dipende dai fluidi sulle cellule olfattive che assorbono le sostanze chimiche presenti nell’aria. Se l’aria viene fatta passare velocemente sopra le cellule, l’acqua evapora e l’individuazione dell’odore viene diminuita. Quando un cane vuole percepire odori molto deboli, allarga le narici ed esegue una veloce aspirazione, trattenendo poi l’aria. Lo scopo é quello di ottenere dell’aria ferma attorno alle cellule olfattive (area degli etmoturbinati), bloccare la evaporazione e permettere al fluido di assorbire alcuni degli odori sotto forma di sostanze chimiche. L’area olfattiva umana é circa 1/40° di quella del cane. Un uomo ha circa 5.000.000 di cellule olfattive mentre un cane da pastore tedesco ne ha circa 200.000.000. I cani sono da 100.000 a 100.000.000 di volte più sensibili dell’uomo nell’individuare l’acido butirrico. Non mi dilungherò comunque su dati di raffronto, a volte impressionanti, tra la capacità olfattiva umana e quella canina, ormai risaputi. Appare invece interessante sottolineare il fatto che l’uomo possiede sulle cellule olfattive pigmenti giallastri laddove il cane possiede pigmenti di un bruno intenso.

    Da questa breve discussione appare inoltre evidente il fatto che i cani brachicefalici sono deficienti nella percezione olfattiva, come pure nel sistema di raffreddamento corporeo.
    Sbloccare l'obiettivo "Sudore nei Gatti"
    L'unica fonte di sudore per il gatto sono i cuscinetti plantari che, al loro interno, contengono numerose ghiandole sudoripare; per il resto la regolazione termica avviene esclusivamente tramite l'evaporazione della saliva che il gatto sparge sul pelo con la lingua.
    Quindi non stupitevi se il vostro gatto, impaurito o accaldato, lascia impronte umide al suo passaggio.
    Sbloccare l'obiettivo "Sudore nei Cavalli"
    IL SUDORE E LA REIDRATAZIONE

    Durante l’esercizio fisico, infatti, il cavallo mette in moto una serie di muscoli, che
    contraendosi permettono il movimento. Si comporta, cioè, come una vera e propria macchina
    (l’intero organismo animale, del resto, può essere definito con termine fisico come una macchina
    termica), convertendo un tipo di energia (quella chimica) in un altro (quella meccanica). Il motore a
    scoppio fa la stessa cosa, le differenze stanno nei sistemi di trasformazione e nel carburante in quanto
    il motore utilizza benzina, il cavallo utilizza l’energia ricavata dagli alimenti, direttamente o
    mobilizzando quella immagazzinata nell’organismo.
    Solo una piccola parte di questa energia tuttavia viene utilizzata per compiere il lavoro; la maggior
    parte è persa sotto forma di calore. L’animale presenta quindi la necessità di disperdere il calore
    prodotto durante l’esercizio per evitare al suo organismo gravi danno dovuti all’innalzamento della
    temperatura corporea.
    Per fare questo, il cavallo adotta, come l’uomo, diversi sistemi che sono facilmente
    osservabili da tutti. Ad esempio, durante l’esercizio le narici dell’animale si presentano fortemente
    dilatate, per permettere l’ingresso nelle vie respiratorie di una maggior quantità d’aria (e quindi di
    ossigeno) necessaria per compiere l’esercizio fisico. Il passaggio dell’aria, che entra nelle vie
    respiratorie a temperatura ambiente ma ne esce riscaldata ed umidificata dal contatto con gli alveoli
    polmonari rappresenta un sistema molto efficace di smaltimento di calore.
    Inoltre, a livello delle estremità del corpo, ed in particolar modo sugli arti, i vasi sanguigni più
    superficiali si dilatano proprio allo scopo di far circolare il sangue vicino alla cute, in zone del corpo
    più fredde, per raffreddare il sangue attraverso un meccanismo di irradiazione.
    Oltre ai meccanismi descritti, che possiamo definire secondari, il principale sistema che
    facilita la dissipazione del calore è la sudorazione dell’animale. La quantità di sudore prodotta non
    dipende solo dalla condizione fisica del cavallo ma anche dalla temperatura e dall’umidità
    dell’ambiente al momento del lavoro.
    Anche se la sudorazione è quindi un meccanismo importante e positivo per l’organismo del
    nostro cavallo; con il sudore vengono tuttavia persi dal corpo acqua ed elettroliti, oltre a sostanze
    presenti in minore quantità come le proteine. Gli elettroliti sono minerali presenti nell’organismo, ed
    in particolare nel sangue sotto forma di ioni e sono rappresentati principalmente dal sodio, dal cloro e
    dal potassio, oltre che dal calcio e dal magnesio; tra le proteine spicca invece l’albumina,
    responsabile dell’aspetto schiumoso e biancastro tipico del sudore del cavallo a livello del collo,
    dove le redini sfregano sul pelo sudato.
    La perdita eccessiva di elettroliti in seguito ad esercizi molto impegnativi, magari eseguiti in
    condizioni climatiche non ideali, può portare a debolezza muscolare e affaticamento dell’animale,
    tremori e spasmi muscolari o vere e proprie patologie come il “flutter diaframmatico sincrono”.
    Questo problema, tipico ad esempio dei cavalli da endurance non correttamente gestiti, è dovuto alle
    eccessive perdite di elettroliti (in particolare calcio) che si verificano durante uno sforzo
    particolarmente intenso per il cavallo e si manifesta con una contrazione del diaframma
    contemporanea ad ogni battito cardiaco.
    Per questi motivi è importantissima le prevenzione alimentare delle perdite di elettroliti tenendo
    sottocontrollo l’alimentazione. Quest’ultima fornisce al cavallo tutte le sostanze di cui ha bisogno per
    compiere l’attività fisica e per questo va opportunamente modificata quando l’esercizio fisico che
    richiediamo al nostro amico si fa più intenso. Infatti per mezzo del sudore il cavallo perde una gran
    quantità di sali, ed è compito nostro reintegrarli prima che il suo metabolismo ne risenta. Per far
    questo possiamo innanzi tutto ricorrere al semplice sale da cucina o cloruro di sodio. Un cavallo in
    condizioni normali ha bisogno di 10-15 grammi di sale al giorno. Lo stesso soggetto, in una fase di
    lavoro stressante, può arrivare a richiederne fino a 70-100 grammi al giorno. Per questo motivo i rulli
    di sale lasciati a disposizione dell’animale possono non essere sufficienti, ma occorre aggiungere
    qualche cucchiaio di sale da cucina miscelato al concentrato.





    Esistono poi in commercio delle paste reidratanti da somministrare direttamente nella bocca
    del cavallo. Queste paste contengono circa i 2 terzi di acqua ed un terzo di sali, e migliorano
    l’assunzione di acqua, cosa molto importante nei cavalli affaticati che di solito non bevono a
    sufficienza per un alterato senso della sete.
    Questi prodotti, molto utili in quanto forniscono al cavallo molte delle sostanze perse con la
    sudorazione o che favoriscono il recupero, contengono molti sali di elettroliti (fosfato di sodio,
    cloruro di calcio, citrato di sodio, solfato di magnesio, cloruro di calcio, gluconato di magnesio,
    cloruro di sodio), vitamine utili al lavoro muscolare (principalmente vitamina C), a volte sostanze
    diverse quali glicina ed appetibilizzanti zuccherini (melasso, glucosio). Da notare come queste paste
    non assicurino, da sole, il reintegro di tutto il sodio perso con il sudore, per cui è sempre opportuno
    seguire l’indicazione di aggiungere il sale da cucina alla razione, anche quando si utilizzino le paste
    orali.
    Sbloccare l'obiettivo "Sudore negli Uccelli"
    Quando la temperatura ambientale si alza, tutti gli animali mettono in funzione le loro capacità termoregolatorie, quali vasodilatazione cutanea, affanno e, in ultimo, sudorazione che, però, non interessa gli Uccelli. La vasodilatazione cutanea è una risposta funzionale dettata dalla stimolazione dell’area ipotalamica anteriore, unitamente all’azione svolta dai recettori del calore (termorecettori) e da unità sensibili situate nel SNC. La vasodilatazione serve a far affluire la maggior quantità possibile di sangue verso le zone esterne del corpo (involucro), permettendo, appunto, la dispersione del calore attraverso di esso.Questa funzione risulta più difficoltosa negli uccelli, in quanto devono mantenere costante, soprattutto prima degli accoppiamenti: la temperatura dei testicoli, una condizione necessaria affinché avvenga senza problemi lo sviluppo delle cellule germinali. Altro sistema attuato è l’affanno. Chiamato anche polipnea, meglio conosciuta come respiro ansimante, osservabile facilmente anche nei cani.Anche questo è un ottimo metodo per termoregolare, in quanto attraverso inspirazioni/espirazioni accelerate (senza peraltro modificare il volume di aria che entra e abbandona i polmoni durante gli atti respiratori), si elimina il calore in eccesso attraverso l’aria, che si presenta satura di acqua. In ultimo, la sudorazione, conosciuta anche come evaporazione cutanea, non è presente negli Uccelli, appunto perché sono sprovvisti di ghiandole sudoripare.Quindi, ricapitolando, gli Uccelli facilitano la dispersione di calore attraverso la vasodilatazione e l’affanno, che può raggiungere picchi anche di 200-400 atti respiratori minuto.Un altro meccanismo alquanto importante è quello denominato FLUTTER (golar-flutter), che consiste in rapidi movimenti oscillatori del palato e della parte superiore della gola.

    COME INTERVENIRE CON IL CALDO

    Vi sono alcuni aiuti che noi possiamo e dobbiamo fornire ai nostri Uccelli per evitare stress da colpo di calore. Prima di tutto è necessario somministrare una miscela di semi molto più leggera e digeribile rispetto a quella normalmente fornita durante la fase degli accoppiamenti.E’ opportuno, a tale proposito, aumentare la percentuale dei semi bianchi (farinosi), magari aggiungendo semi di panico o di miglio, al fine di equilibrare la dieta e abbassare la quota lipidica della scagliola. Inutile dire che la fornitura di acqua fresca deve essere costante, con ricambi giornalieri; in questo senso bisogna procedere anche per il bagnetto. Molto importante è la somministrazione di frutta e verdura, anche per i piccoli Uccelli da gabbia e da voliera. Non mi trova d’accordo l’opinione di alcuni allevatori che considerano tale somministrazione inutile e talvolta anche dannosa.Al contrario, frutta e verdura sono alimenti che rompono la monotonia alimentare, tipica della cattività, stimolando la motilità intestinale e risultando anche rinfrescanti.
    Gli altri ancora non sono riuscito a sbloccarli. Altri utenti sapranno aiutarti meglio di me!
  12. K3nd4lL

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  13. imaohw

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  14. K3nd4lL

    K3nd4lL Tribe Member

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    io ho indovinato 13 risp. :mmmm:
    diciamo che ho fatto 13 :asd:
  15. imaohw

    imaohw Tribe Member

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    Che sfiga, 17:
    Hai concluso il test!
    Hai fatto: 17 punti
    Ecco il tuo profilo:

    Bravo! Hai risposto correttamente al nostro test! Per saperne di più, leggi la nostra Guida anti-sudore!

    Presto su XBLA:1600 MP (è la nuova moda di prezzi)

    E' capitata anche a te l'affermazione sull'aerazione dell'ambiente con essenza di salvia?
    Forse non tutti sanno che:

    "Nella salvia divinorum, il principio attivo è il salvinorin A: provoca allucinazioni, ma non è chiaro come agisca.
    Promette paradisi artificiali con effetti non molto diversi da quelli dell'LSD: altera lo stato di coscienza, fa perdere il senso della realtà, dà un senso di levitazione extracorporea. Fumata con una pipa, masticata o bevuta come infuso, produce uba sorta di "estasi vegetale" che non crea dipendenza fisica ma verosimilmente psicologica.

    La salvia divinorum, era reperibile - al pari di altre erbe - negli "smart shop" (il primo è stato aperto a Milano), piccoli negozi "furbi" dove si vende di tutto: dagli energizzanti alle sostanze psicoattive, utilizzando prodotti che rientrano in categorie merceologiche quali tisane, incensi o integratori alimentari, per cui la legislazione in materia prevede il "solo obbligo di notificare al Ministero della Salute la lista dei componenti". E se non si riceve risposta, passati 90 giorni, scatta il silenzio-assenso. La "salvia degli dei" è ancóra presente su Internet (ci sono siti che la vendono a circa 105 euro ogni 30 grammi). E' disponibile tritata, in foglie e in estratti."

    Pronti a smettere di sudare???
  16. NinoTheDon

    NinoTheDon DNF

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    che esperienza allucinante (è proprio il caso di dirlo...). a bg la vendevano, ora nn si trova +... esperienza da fare 1 volta nella vita...

    ma looool
  17. imaohw

    imaohw Tribe Member

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    yeah, man! Sei il mio modello di vita, ma sono un codardo (ma questo è Off 3d) e non mi va di sudare (di nuovo in 3d, eh?) per gli achievements!
  18. NinoTheDon

    NinoTheDon DNF

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    sono orgoglione:D

    cmq ragazzi, i cavalli dormono in piedi...
  19. imaohw

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    Allora, chi di noi non è un cavallo? Meglio che mi taccio sennò qui chiudono il 3d...Hola...lollissimo!
  20. NitroMax41

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    certo k gli animali sudano, ognuno a modo suo il gatto usa le orecchie tipo radiatore della macchina e il cane cn la lingua e il naso.. i cavalli sudano eccome!!! fate caso alla fine di qlc corsa sembrano insaponati! cmq si dormo inpiedi anche se a volte si sdraiano o si siedono.

    chi mi spiega sta storia della salvia? potrebbe essere interessante ^^