Liberalizzazioni e disoccupazione

NEWS

La legge sulla liberalizzazione dell'orario degli esercizi commerciali aveva come suo fine ultimo l'aumento dell'organico deglie esercizi, che per coprire la maggiorazione di orario avrebbero dovuto assumere personale.

Questo nella loro mente.

La realtà, invece, è che il 100% degli appartenenti alla GDO si è "appesa" alla possibilità di considerare il lavoro domenicale come ordinario, e non più straordinario.
Questo si traduce per i lavoratori full time in un turno di lavoro spalmato su 7 giorni, con il giorno di riposo settimanale non più legato alla Domenica ma possibile in un qualsiasi giorno della settimana.

In questo modo, oltre a perdere la quota di straordinario domenicale, (con un risparmio notevolissimo per l'azienda) ne viene penalizzata pesantemente la vita privata.

Viene quindi a mancare il fine primario della legge, oltre a combattere in questo periodo con il tasso di disoccupazione più alto mai registrato.

Come molte leggi, spesso il fine di base, o almeno il concetto, non è sbagliato. Più che altro penso che tante, tantissime, disposizioni legislative andrebbero studiate meglio. Questo ovviamente dando per scontata la buona fede del legislatore, cose su cui spesso mi fa dubitare.

Di sbagliato c'è il fatto che agevola la grande distribuzione penalizzando i piccoli esercenti.

Un centro commerciale (che già prima faceva orari e aperture straordinarie) non ha grossi problemi a stare aperto più tempo. Al contrario un piccolo panettiere, un macellaio, un bar, un negozietto di videogames, attività quasi famigliari con proprietario e massimo altri due dipendenti, non sarebbe in grado di fronteggiare a quella concorrenza PURE di orari.

Il sistema è chiuso, non crei e non distruggi, sposti e basta. E se ti va bene sposti a saldi invariati, altrimenti fai cocci che vanno a perdersi per strada.


Poi boh, sarà che in questo paese tutte le sedicenti libelizzazioni e privatizzazioni fatte si sono sempre rivelate incul@te...