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Così si brucia un tumore al pancreas in trenta minuti

Discussione in 'Notizie e attualità dal mondo' iniziata da TopGear, 16 Marzo 2012.

  1. TopGear

    TopGear Tribe Member

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    TopGear
    Nel 2009 venne annunciato questo sistema rivoluzionario per il trattamento del tumore al pancreas, con la prospettiva di poter allargare il metodo ad altri tipi di cancro; ma dopo più di due anni, tutto sembra caduto nel dimenticatoio... PERCHE'?

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    Il tumore è "bruciato". In appena trenta minuti, con un ago che buca il tumore e il calore dell'energia elettromagnetica che lo distrugge. Per la prima volta nella letteratura scientifica un intervento eccezionale al Policlinico San Matteo di Pavia, dove in tre sedute con tecnica mini-invasiva è stato trattato e risolto un tumore endocrino del pancreas in un'anziana paziente.


    Termoablazione del tumore del pancreas per via percutanea, si chiama in termini tecnici. Ed è la prima volta per via percutanea. Mezz'ora in tutto per guarire dal tumore, grazie ad una tecnica soft. Il tumore, nella donna, aveva raggiunto la dimensione di 2 centimetri ed è stato completamente distrutto. Un nuovo passo avanti nella cura dei tumori. Affariitaliani.it ha intervistato il professor Sandro Rossi, direttore della Struttura di medicina VI ed ecografia interventistica e autore dell'intervento. Pioniere assoluto di questa tecnica, è noto in tutto il mondo.


    La differenza rispetto a prima è chiara: "In caso di tumori come questi - spiega Rossi - la cura è rappresentata dall'asportazione chirurgica della testa del pancreas. Con una mortalità del 10-15 per cento. Su cento pazienti ne muoiono 10-15 dopo l'intervento. La termoablazione potrebbe evitare complicanze così gravi. ".

    Cosa ne pensate? Dite la vostra.
    Le case farmaceutiche fanno soldi sulla pelle delle persone!!!
  2. arlex

    arlex Tribe Member

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    A parte che sarebbe un discorso molto ampio e complesso da fare, ma venendo al fulcro del problema quello che ha fatto è ben diverso dal curare un tumore. Come si sente anche nel commento del video, la procedura utilizzata è stata impiegata in un paziente che non poteva subire un intervento chirurgico, quindi atto all'asportazione del tumore, e quindi è stata utilizzata questa sonda con un ago per distruggere il tumore. Ora a parte la fattibilità della cosa, il tipo di intervento fatto dovrebbe essere "sostitutivo" a quello di asportazione di un tumore, e se parliamo di tumori maligni, l'asportazione di un tumore di quella massa purtroppo è solo una minima parte del "lavoro". Questo perchè un tumore che ha raggiunto tale dimensione come prima cose si è vascolarizzato formando una nuova circolazione sanguigna "autonoma" necessaria appunto per la sua crescita e con molta probabilità ha dato anche il via a metastatizzazione. Comunque come detto l'argomento è molto ampio e complesso e di certo un intervento del genere non è più benefico rispetto alle tecniche impiegate oggi giorno al fine della cura di neoplasie. Se il suo fine, come detto è solo quello di asportare una massa tumorale è la stessa cosa che si fà chirurgicamente, e di certo per il fatto che non ci sia "l'apertura" della zona, ma si sia solo l'inserimento di un ago che va a distruggere le cellule tumorali non fà di questa tecnica una procedura sicuraal 100% e meno invasiva...con le cellule tumorali vengono distrutte anche tutte le altre cellule e tessuti circostanti visto che la cellula tumorale differisce dalla cellula normale solo per alcune particolari caratteristiche che non vengono colpite da questa procedura, ma dalla chemioterapia e dalla radioterapia che sfruttano proprio queste differenze. Poi se si tratta dell'asportazione di tumori benigni e non invasivi, ha la stessa utilità dell'asportazione chirurgica.
    Quindi in sostanza è una tecnica utilizzabile nei casi in cui l'intervento chirurgico sia più difficile, magari per l'impossibilità di arrivarci, ma di certo non è la cura per il cancro ;)
    Ultima modifica: 16 Marzo 2012
  3. Coin-op

    Coin-op Wall of text Warrior

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    Una sala giochi nel 1998...
    Quoto arlex.

    Non c'è alcun dolo o "complotto" nell'apparente silenzio intorno a questa cosa. Il cancro in generale è un tipo di male la cui cura non è e non sarà mai, con ogni probabilità, di tipo chirurgico, soprattutto nelle sue forme più gravi.


    Fermare il cancro è un po' come fermare una rivoluzione di popolo. Difficile, quasi impossibile pacificare una nazione in subbuglio solo per via militare (l'equivalente della chirurgia). Puoi ammazzare i capi rivoluzionari, puoi ammazzare i primi "teorici" ma una volta che certe idee (che siano giuste o sbagliate non interessa) iniziano a circolare e la gente decide di agire (tradotto quando si formano le metastasi) l'unica cura possibile è di tipo "profondo" culturale, riformista. A meno che non decidi di ammazzare tutti ma in quel caso il paziente muore. :D

    Devi instaurare un tipo di azione politica riformatrice in grado di convincere la popolazione che le cose sono cambiate e se lo farai bene allora la quasi totalità rientrerà nei ranghi e tutto tornerà pacifico e vivibile come prima. Allo stesso modo per curare un tumore non basta irradiarlo, non basta asportarlo, ma occorrerebbe anche trovare un tipo di cura GENERALE per tutto il paziente in grado di andare a curare quei meccanismi malfunzionanti che hanno avviato il processo di formazione del tumore, perchè se non curi a quel livello di profondità è purtroppo molto probabile, soprattutto in caso di condizioni di vita sotto stress, con dispiaceri, difficoltà, che torni a formarsi il tumore, magari anche più grave di prima.

    La vera cura del cancro quindi non passa per sonde, bisturi o forni a microonde ma con ogni probabilità dovrà essere una cura sistemica, si dovrà capire a livello proprio "genetico" cos'è che funziona male, che fa partire la degenerazione cellulare, e andare a correggere lì. Oppure, se non a livello genetico, si dovrà intervenire per ristabilire un certo equilibrio nell'organismo "psico-fisico" del paziente. In questo senso, da quel che ho sentito, credo che una VALIDA terapia realmente omeopatica, fatta da un medico con le PALLE, possa essere anche più che utile. So che in certi casi è stata perfino risolutiva. Ovviamente tutto varia da caso a caso.

    Se vuoi parlare di "complotti" delle case farmaceutiche infatti, imho dovresti andare a cercare proprio i perchè l'omeopatia sia così avversata dalle multinazionali. Forse perchè un rimedio omeopatico costa molto meno dei farmaci allopatici. Forse perchè il suo effetto spesso dura molto più a lungo (le dosi più alte, prese una volta, possono continuare ad agire per mesi). Forse perchè, come dovrebbe essere SEMPRE, mette al centro il medico e non la casa farmaceutica? Un po' di tutto questo. Perchè vedi, un'aspirina (per fare un esempio) o un po' di cortisone, il loro effetto lo hanno comunque. Non servono a niente nella RISOLUZIONE di un male, ma il loro effetto a breve termine è "oggettivo". Il rimedio omeopatico invece ha effetto solo se il medico è abbastanza bravo da individuare il farmaco necessario in QUEL momento per QUEL paziente. E' come un picchiaduro, non c'è una mossa speciale che vale per tutti, ogni personaggio ha le sue e giochi BENE SOLO quando fai le sequenze di tasti giuste per QUEL personaggio.

    L'omeopatia però ha il brutto vizio di distribuire pochi soldi alle case farmaceutiche, di far durare i suoi effetti e di essere, quando BEN usata, quasi risolutiva di un problema. Ovviamente entro certi limiti, un malato terminale di cancro purtroppo non credo abbia possibilità, i miracoli non li fa nessuno. Ma le case farmaceutiche campano CURANDO? Assolutamente no. Se io ti guarisco definitivamente con poche fialette di globulini da pochi euro l'una, guadagno pochissimo subito e niente dopo. Invece di guarirti mi conviene farti stare abbastanza meglio, con farmaci costosi che devi continuare ad assumere. In questo modo farò soldi a palate.