ARTICOLO Quattro chiacchiere con… Yu Suzuki, Arnar Hrafn Gylfason e Rand Miller

Curiosa una risposta del signor Suzuki, dice che il PC è essenziale per la creazione dei videogiochi ma non vede le console per la loro futura fruizione.
Non so perché, ma io non me lo immagino un futuro dei VG senza console.

Per me, intende che le console come sistema chiuso e meno potenti dei PC non saranno in grado di tenere il passo per questi nuovi modi di interagire, che cmq penso sia il sogno di tutti essere veramente dentro il gioco e sentire e toccare quanto si vede e poter vivere quello che succede.

Questo è un bel discorso da fare, per me sì e no; su alcuni giochi in prima persona si raggiungerebbero livelli di immersione altissimi, ma dal mio punto di vista altri giochi continueranno a funzionare meglio con una visuale in terza persona.
Sono convinto anche che semplicemente lato gamepad possano migliorarsi ancora molto, con un maggior numero di tasti (il retro non è mai sfruttato, se non nelle versioni pro ma solo per una diversa mappatura) e una nuova concezione delle levette.

In effetti più tardi pensai di aver frainteso
la risposta

Io i giochi in prima persona li aborro, ma se fossi veramente io all'interno del gioco la abbraccerei volentieri.

Per ora quello è l'unico utilizzo sensato del VR, per me, ma mancano ancora le sensazioni della macchina sotto senza avere un simulatore da miliardi, ma ci arriveremo.