Attrito fra Team Bondi e Rockstar

Quando ci sono di mezzo i soldi non sempre è tutto "rose e fiori", soprattutto in aziende che trattano capitali monetari piuttosto importanti. Non siamo nuovi, ahimé, a notizie riguardanti disagi lavorativi, vessazioni, condizioni lavorative al limite della sopportazione umana e purtroppo il nostro mondo di sogni videoludici, sempre più industria macina soldi, non è esente dai suddetti problemi. L'ultimo caso riguarda i rapporti lavorativi fra Team Bondi e Rockstar - produttore più volte chiamato in causa per simili disagi.
Secondo quanto riportato da un articolo del Sydney Morning Herald ( grazie alla testimonianza di un ex-sviluppatore), infatti, Rockstar avrebbe imposto agli sviluppatori di Team Bondi orari massacranti, con cicli di 12 ore consecutive, pur di completate il titolo nei tempi previsti. Oltre a ciò, si evince dall'articolo, che uno dei risentimenti maggiori del team riguarda l'assenza di circa centotrenta sviluppatori nei crediti finali del gioco, mancata presenza che non ripaga, ideologicamente almeno, l'impegno del personale e le loro ore spese nello sviluppo.

Per rimediare a questo, è stato creato un sito, il L.A. Noire Credits, che riporta i nomi di tutti coloro che hanno lavorato al gioco, includendo i 130 nomi lasciati fuori da Rockstar.

sentiamo l altra.campana...se cosí male molto male rockstar...

la news di fome è pure peggio di quello fefiana

siete forti raga

detto ciò

la RS nei comportamenti, come al solito, fa vergogna.

Hai capito che bastardi quelli della R*...
Aspettiamo repliche.

se fosse così, uno si fà il culo e poi??? manco un riconoscimento!!!!!

Beh loro almeno i soldi li hanno avuti e il lavoro non lo hanno perso (ancora).

Itagaki e qualche altra decina di persone invece sono stati oggetto di vero e proprio mobbing alla Tecmo.

scandaloso! aprire un sito di ripiego per placare gli animi non basta!
se è davvero così fanno bene ad incazzarsi quelli del team bondi!

Almeno?

1) Turni di 12 ore vanno contro i diritti umani. Meglio posticiparlo e far piangere 4 nerd che legalizzare la schiavitù per rispettare la data di rilascio.
2) Nonostante che ti faccio un favore a fare turni così lunghi, tu nemmeno metti il mio nome nei titoli di coda? Shame on you!

Non esageriamo. ^^

C'è chi lavora anche per più tempo. Se c'è una consegna da rispettare, la rispetti, non è che si possa sempre rimandare tutto. E' una questione di serietà, non di nerd che piangono.

Il favore se fai straordinari non lo fai solo all'azienda, ma anche a te stesso. Non serve ricordare che se l'impresa va male anche tu vai male. Non serve ricordare che è interesse del lavoratore mantenere buoni livelli di qualità professionale, perchè se poi l'impresa chiude o perde quote di mercato, il lavoratore rischia stipendio o posto.


Detto questo i nomi nei crediti finali sono sacrosanti, non ci piove.



Itagaki è stato cacciato. Ha perso il lavoro. Certamente peggio che lavorare qualche ora in più, non ti pare?

Sarà, ma io l'ultima volta che ho sentito di turni da 12 ore era la prima rivoluzione industriale. Ma non c'è un sindacato dei programmatori?

In Italia con tutto che ci sono 4 programmatori in croce, non mi stupirei se ci fosse un sindacato.

Il punto è che c'è poco da sindacalizzare, se c'è da lavorare si lavora punto e basta. L'azienda non sta lì per mantenerti ma al contrario sei tu che lavori per mantenere lei..... e quindi te stesso. Non ha senso mettersi la battere i piedi perchè 12 ore sono troppe, o quello o va a monte il progetto, c'è poco da fare. Non è un lavoro burocratico, per cui non ci sono scadenze particolari o particolari costi variabili per cui puoi permetterti di entrare alle nove e mezza, fare pausa pranzo e uscire quattro e mezza/cinque. Perfino molti studenti facevano orari più lunghi, su.

Coin-op: Non è che forse stai guardando la cosa con gli occhi dell'imprenditore e non di chi lavora? Perchè potrebbe anche essere che ai programmatori siano stati dati dei tempi poco realistici, troppo brevi, una data impossibile da rispettare lavorando normalmente, quando magari ritardando l'uscita non si sarebbe perso nulla, ma ai capoccioni conveniva fare in fretta e così via di turni da 12 ore, ma non perchè è l'unico modo di salvare la tua azienda in fallimento, ma perchè ai "capi" va meglio così. Secondo me deve essere l'azienda a prendersi dei tempi realistici, non gli schiavi a farsi degli orari massacranti per rispettare ordini dall'alto. Capirei se Rockstar dicesse "ma loro ci avevano detto che sarebbe stato pronto per tale giorno e poi sono andati a rilento, noi abbiamo solo preteso che rispettassero la parola data", ma per ora niente...

Probabilmente, ho letto anche altre cose su parassitivismo dei ricercatori, che se capita sotto mano ai ricercatori incaxxati che ci sono lo spolpano, lo danno in pasto ai cani e bruciano le feci di questi.
E per i tempi poco realistici visto che ci sguazzo ogni giorno, lo do come dato certo.

Non è una cosa strana fare turni di 12 ore per uno sviluppatore (chiaramente se è l'eccezione, non la regola... come invece faceva EA e son partite fior fiore di Class Action ed è uno dei motivi per cui Riccitiello è tornato CEO)... tenendo conto che non è che per quelle 12 ore hai il centurione romano dietro che ti frusta o il soldato tedesco che ti punta la pistola alla tempia, magari ti prendi una pausa ogni tanto e così via. Semplicemente, se Rockstar ha dato tot milioni di dollari a Team Bondi per finire il gioco entro l'anno fiscale, ad esempio, il gioco deve essere finito entro l'anno fiscale, altrimenti vanno in perdita... con tutto quello che ne consegue. si possono tranquillamente fare le 4 di notte per finire demo da portare alla fiere, figurarsi per far uscire un gioco che venderà milioni di copie... cioè, per dire... non è il caso di L.A. Noire, ma se un gioco lo fai uscire a fine novembre, ti cambia non poco rispetto a fine dicembre, praticamente c'è caso che vendi la metà.

Guarda, che l'azienda possa essere autolesionista è possibile ma improbabile. Alla lunga un dirigente che sballa i tempi o fa lavorare sempre oltre il limite fisico i dipendenti, emerge con tutte le sue colpe. Io resto un sostenitore dei mitici mangaka giapponesi anni ottanta che si vedevano arrivare a casa rappresentanti della casa editrice per costringerli a restare alzati fino a notte fonda per consegnare le tavole entro la fine della settimana. Una roba che in Italia susciterebbe la rivoluzione, poi però quando guardiamo il Giappone e ci chiediamo come mai "loro sono loro e noi no" la risposta è dietro l'angolo.

Non è che sia un tifoso dell'uber lavoro, figurati XD il punto è che se hai la fortuna di lavorare e c'è da fare sforzi per andare avanti, è il lavoratore per primo che dovrebbe farsi avanti. Sarà che forse a lungo andare, quando si è un posto da anni, si tende a dare forse per scontato che domani si debba tornare in ufficio, prendendo la cosa quasi come un diritto ormai acquisito, come un qualcosa che ci è dovuto dalla "grande volontà del grande universo". Invece no, non è così. Se quello che si fa serve e rende allora c'è un domani, altrimenti no. Sarà brutto ma la realtà questa è. E dato che i programmatori di importanti publisher non sono proprio dei morti di fame o lavoratori disagiati, non mi pare il caso si mettano troppo a sindacalizzare. C'è gente che si spacca la schiena per lo stesso tempo ogni giorno, altri che fanno lavori davvero ingrati (non comodamente seduti davanti a 30 pollici di PC con aria condizionata) e vengono magati molto meno. Insomma ci vuole sempre il senso delle proporzioni. Per dire, quando sento i calciatori o i piloti di formula 1 che protestano e minacciano scioperi li licenzierei tutti in tronco. Uno che guadagna ogni anno cifre a cinque o sei (per non dire sette) zeri, per quanto mi riguarda non ha il minimo diritto a lamentarsi e scioperare. Se non gli va bene possono andare a pulire le fogne. Sarò cattivo.....

Dove lavoro io è all'ordine del giorno una situazione simile con progetti risicati sia come risorse che come tempistiche.

troppa concorrenza con sempre prezzi inferiori ... e la qualità del prodotto è veramente di basso livello.

Almeno i prodotti della R* hanno un buon livello qualitativo ma sembra proprio a caro prezzo per chi ci sviluppa ... manco citati vengono ...

Ecco, questo è uno dei grossi problemi (soprattutto in Italia)... si tende a fare quantità a discapito della qualità. Il problema qui è... o fai un lavoro fatto bene che però ti costa molto, col rischio di non rientrare nei costi, soprattutto se lo sviluppo si protrae per molto tempo... o fai qualcosa fatto ad minkiam, in maniera veloce, ma in modo da sfruttare magari il nome o il successo del gioco precedente. Il problema è che spesso non c'è un reale vantaggio a scegliere il primo percorso... una cosa la fai bene o male, alla fine nei costi ci rientri, soprattutto in campo ludico e soprattutto se sei EA e Activision e poi investire molto in pubblicità.

In ogni caso... devi guadagnarci, non puoi fare opere di bene... se pensi che far uscire un gioco il tal giorno ti farà guadagnare soldi, stai anche a lavorare 18 ore al giorno. Poi appena esce, magari ti prendi sei mesi di ferie e ti godi i soldi (nel caso il gioco sia tuo), ma finché non è uscito devi sudare.

rockstar..ma come vi permettete??? non me ne rtge anulla dei vostri bei giochi,mi avete fatto incazz***.

brutta situazione, 12 ore al giorno sono il limite consentito legalmente mi pare, quindi non sforano, ma va detto che sono vergognosi, avidi, e irrispettosi.

VERGOGNA!!! gtv ve lo tenete, chi vi ricompra un titolo? e quella del team bondi è stata solo la goccia che ha fatto straboccare il mio fot.uto vaso.

già con red dead c'erano state le stesse lamentele da parte dei dipendenti.

evidentemente è vero, e non va bene approfittare dei lavoratori!