Motorstorm: niente Apocalypse nel paese del sol levante

Game over! Dopo mesi di sospensione, Sony ha deciso di porre fine alla vicenda che riguardava il rilascio di Motorstorm Apocalypse in Giappone.
Il titolo ha una storia travagliata: previsto per i primi mesi del 2011 in tutto il mondo, il lancio è stato sospeso dapprima per il terremoto che ha colpito Christchurch in Nuova Zelanda e poi per l'omologo evento, seguito da uno spaventoso tsunami, che hanno messo a ferro e fuoco la parte settentrionale dell'arcipelago nipponico, provocando migliaia di morti e dispersi, oltre a incalcolabili danni materiali.
Il titolo di corse arcade ha come ambientazione una città devastata da cataclismi, simili per certi aspetti a quelli avvenuti realmente a fine febbraio, e per questo, a detta dei manager Sony, Motorstorm Apocalypse avrebbe potuto ferire la sensibilità delle vittime.
Il gioco è stato in seguito rilasciato in Europa e in USA. Ma per il lancio nipponico è stato solo ora deciso di metterci un pietra sopra.

forse è giusto così,magari basta aspettare un po e poi il giappone potrà godersi questo nuovo capitolo di motorstorm....

Ma che buffonate.

Beh, li la situazione è molto complicata, non è così semplice lanciare un titolo dove case e palazzi crollano in continuazione e spacciarlo per puro divertimento in un paese in cui molte città si sono distrutte...ci vuole un po' di tatto. Magari fra un po' di tempo potrebbero farlo uscire e sperare di vendere anche di più...

io francamento da un certo punto di vista lo capisco e rispetto, poi la Sony ci perde e basta!!!

e allora dovrebbero togliere tutti i giochi in ogni paese per qualche motivo.. non mi pare che a napoli o in sicilia non esca MAFIA II.. o in usa MODERN WARFARE. Pagliacciate ipocrite, sono giochi, tutti.

Lo hanno scelto loro (multinazionale affamata di soldi) quindi direi che lo sentivano particolarmente...non è certo un annullamento dovuto a qualche protesta

Esattamente, inoltre parliamo di Sony che è appunto giapponese e che sicuramente ne ha risentito anche lei e non parlo in termini economici perché è probabile che tra i vari impiegati ci sia stata gente che abbia perso familiari o comunque persone a loro care...è una scelta che io rispetto e che condivido. Sam, tu puoi non condivederla, ma dovresti rispettarla.

Contenti loro..... Sinceramente questi comportamenti non li condivido molto, ma facciano pure come meglio credono.