PS4 The Order: 1886

Bene o male è quello che stiamo dicendo tutti via...

come dice kass sto gioco divide, e secondo me sta cosa deve far riflettere molto nel senso che tolti gli estremi ambo i lati sto gioco sembra essere piacevole nonostante le ore di gioco( cosa che sembra molto incerta e dipende molto dagli utilizzatori)e altri cazzi e mazzi come la grafica. Paragonarlo a ryse in questo momento non ha senso visto che pochi hanno avuto opportunità di provarlo

Io giochi cosi li stronco sul nascere proprio.. Sopratutto se me li pompi a livello mediatico con dichiarazioni insensate.Sento paragoni con uncharted 1.. bhe il titolo ND e di tutta un'altra pasta. Per dio 65 di media e pochissimo e si abbasserà ancora.

Argomenta... cosa non va per te in sto gioco, lo hai provato?

Il meta è salito da 60 a 65.

Un conto è avere tutti 6.
O tutti 5 e 7.

Qui il 65 e il mix di voti che vanno dal 95 al 3 di edge

Intervista:

Ci sto giocando,graficamente è veramente qualcosa di assurdo (piccola nota stonata: con questa grafica non può non esserci la tua immagine riflessa in alcuni specchi appesi,nel 2015 poi!!!Lo facevano giochi sulla PS1,fine nota).Per ora la storia mi intriga,visto l'inizio e poi via di flashback,di sicuro per farti vedere come si è arrivati all'introduzione.Comunque purtroppo la "pesantezza" del tutto troppo guidato si sente fin dall'inizio,forse dopo diminuisce un po' spero e che sia a mò di tutorial...Poi vi dirò semmai un po' più in là.

Deciso se mi danno l'ok vado per condiviso a 30€

Ma veramente Pessino risponde ancora alla domanda sulla durata con "anche altri giochi..."?

Io ora non voglio paragonare The Order ad altri giochi.. ma vi ricordo che un signore di nome God of War a malapena toccava le 8 ore, il primo l'ho finito a 7 e gli altri intorno alle 8/9.
Perchè nessuno se ne è lamentato? Non venitemi a dire che non si sono lamentati perchè lì è praticamente solo gameplay con al massimo 30 minuti di cutscenes totali perchè non è così.
Il problema è che la critica è cambiata, vogliamo troppo e pretendiamo troppo.. non ci accontentiamo più di niente ormai.

Ora sono entrato un po' nel vivo e mi piace un bel po'.Non so la gente cosa si aspettava di "innovativo" ma è un normalissimo TPS,né più né meno,solo con vetrine e vasi che "scoppiano" in modo spettacolare sotto i colpi XD (la fisica in certi oggetti è molto ben fatta) ,e anche sbattere le teste sui tavoli o sui muri è qualcosa di sfizioso

Preso pure io (la patch in realtà pesa 66,79mega altro che 30 ) sempre se domani non ne esce un altra.

Forse perchè ci hanno inchiaxxxxto in lungo e in largo e iniziamo a pretendere che il gioco come minimo valga il prezzo che costa
Semplicemente, non si compra più (alcuni utenti, una minoranza) a occhi chiusi.
Io ho preso d1 fino a pochi mesi fa e ho preso SEMPRE fregature, ora mi informo (meglio tardi che mai) ed evito di spendere 10 euro per ogni ora di gioco.

Sì ma qui non si tratta di dire "Cavolo, il gioco è molto bello ma a causa della longevità lo prenderò ad un prezzo più basso" ma bensì "Il gioco non dura niente quindi è merda tutto flop omg truffatori"

ditemi come si può considerare una recensione del genere.
http://www.metacritic.com/publication/digital-trends?filter=games
LEGGETELA però, non guardate solo il voto.

Poi capite che il 66 di metacritic lascia un po' il tempo che trova quando è la media di 9-8.5-8 e 4-3-2

Ma chi ha detto questo? Qui è stato detto, più volte, "gioco non vale 60€" per motivi diversi, tra cui anche la longevità. Dopodiché stiamo tutti dicendo che è comunque un gioco che va giocato quando costerà il giusto.

Non parlo di questo forum che è praticamente uno dei pochi ad avere una buona community.. il problema sono tutti gli altri siti

Rimarrà un idolo nella storia

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Ah, ok, però stiamo parlando tra di noi e pensavo ti riferissi a chi si lamenta in questo forum (tra cui il sottoscritto).

"Come videogiocatori, e come critici, siamo chiamati tra le altre cose a scegliere che tipo di mercato vogliamo. The Order: 1886 è uno di quei prodotti di cui non faremmo a meno nel nostro futuro, e che oggi siamo fieri di aver giocato. Lo sparatutto di Ready At Dawn non è un titolo “universale”, una di quelle avventure imprescindibili e assolute: da una parte perché recupera un canone a tratti stanco, dall'altra perché il suo votarsi anima e corpo al racconto finisce per togliere un po' di spazio alle sequenze d'azione, che avrebbero avuto bisogno di più respiro e di tempi più distesi. Che non sempre l'insieme sia pari alla somma delle parti, tuttavia, è un fatto noto, e The Order lo ribadisce con la forza immaginativa che lo attraversa. L'operazione creativa alla base del gioco si distingue per coerenza e coesione, assemblando un mondo di una bellezza statuaria e monumentale. L'ottocento alternativo in cui ci muoviamo trabocca di influenze e fascinazioni, sfoga in un mare di dettagli questo suo potenziale smisurato, e prorompe su schermo con alcuni degli scorci più seducenti e inebrianti che questa giovane generazione ci abbia regalato. L'immaginario costruito dal team fagocita la penna dei grandi romanzieri vittoriani e le leggende del ciclo arturiano, i licantropi e gli esperimenti di Tesla, ma ci presenta soprattutto personaggi ben scritti, una storia suggestiva e ben raccontata, e si presenta quindi come una delle opere di fondazione più imponenti che il nostro medium abbia mai conosciuto. The Order è però un gioco che si "limita" a dare l'avvio a quella che sarà con tutta probabilità una grande saga, senza prendersi il tempo per chiudere qualche linea narrativa in più, o per sviluppare meglio certe situazioni: che insomma dal punto di vista delle meccaniche di gioco restano non tanto “abbozzate”, ma sicuramente tutt'altro che esaurite. Alla fine della condensata avventura ci si trova a chiedere qualcosa in più, pervasi da una curiosità struggente, al contempo positiva e dolorosa. L'inclinazione - anzi il valore che ciascuno di noi vorrà dare a questo sentimento, è un fatto intimo e personale. Di contro, quello che assume la chimerica invenzione di Ready At Dawn, nel panorama videoludico attuale, è straordinario e incalcolabile."