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Io e l'universita' : Fallimento totale ! Aiuto e consigli ???

Discussion in 'O.T. - Off Topic' started by sbarba91, Jan 18, 2013.

  1. Ah, come già detto, siamo in O.T. :asd:
  2. mattokun

    mattokun Tribe Member

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    Sai che prendere gli argomenti altrui ed esasperarli è una delle tecniche più frequenti per tentate di screditare l'interlocutore?

    Il punto, IMHO, è che la tua visione è TROPPO ottimista e ho la sensazione che, come mi pare abbia accennato Fomento, sia più un modo per giustificare e difendere la tua scelta. Per me puoi essere tranquillamente convinto di fare Ingegneria, di uscire e di trovare subito lavoro, non m'interessa; se proprio lo vuoi sapere lo spero per te, ma ti consiglio di non farti troppe illusioni e pensare che le aziende facciano a cazzotti per assumere neo laureati senza esperienze significative, requisito che, in Italia, è fondamentale per accedere a qualsiasi posto di lavoro.
    E questo non solo in ambiti tecnici, ma ovunque. Io ho cercato lavoro per un annetto e posso assicurarti che, nonostante l'immensa ricerca di periti tecnici, si richiedeva prima di tutto l'esperienza poi, opzionalmente, un titolo di studio.

    Ecco perché, su questo lato, ho la tendenza ad esaltare in special modo il mercato del lavoro estero dove si cerca di puntare su giovani da istruire direttamente sul campo senza pretendere che siano neo-laureati, giovani, e con esperienze quinquennali.

    Ti avevo escluso dalla lista degli "ingegneri supponenti" nel primo post che ho scritto in questo topic, ma mi vedo costretto a buttartici dentro.
    fomento and pinsicchio like this.
  3. Evil_Sephiroth

    Evil_Sephiroth Tribe Active Member

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    Ti correggo...la Ducati è stata acquistata per abbassare la media inquinante del parco mezzi Audi...

    In Europa c'è una legge che sancisce che la media inquinante fra i mezzi prodotti dal gruppo debba essere sotto un certo valore, sopra al quale NON puoi immettere nuovi modelli di fascia più inquinante....

    La moto più inquinante sta ben lontana da un' auto "verde" ed ecco fatto il gioco che permette ad Audi di creare modelli più inquinanti o di non dove abbandonare il Diesel visto che DPF troppo restrittivi mandano le auto fisse in officina ogni 3 mesi....

    Pinsi evitiamoci la propaganda...dal punto di vista lavorativo e di cervelli USA, Giappone e via dicendo ci stanno fregando la gente laureata in fisica nucleare....con contratti che qui ci sogniamo...

    3 miei amici laureati con 108-110 e 110 e lode in fisica nucleare hanno partecipato al Vulcanus e progetti di altre nazioni e ora sono assunti la....l'ansaldo (ex Nira) era una azienda che funzionava, la abbiamo quasi affossata e oggi lavora quasi solo all'estero....è già tanto che non abbia chiuso, anche se all'epoca lasciarono a casa migliaia di persone fra cui mio padre da un giorno all'altro....

    E poi ci chiediamo il motivo dell'odio per l'Italia....l'unico paese che distrugge di punto in bianco un'azienda leader del settore....sarebbe come se gli USA decidessero di chiudere o non far lavorare Apple e Google...l'idiozia totale....
    19miki91 likes this.
  4. Tonno93kd

    Tonno93kd Tribe Member

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    Io so che la tecnologia utilizzata dalla ducati la stanno usando in audi per applicarla nelle macchine.
  5. Evil_Sephiroth

    Evil_Sephiroth Tribe Active Member

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    Purtroppo non è così....la realtà è ben più monetaria e di interesse XD

    Anche perchè il sistema Desmo ha vantaggi su mezzi che devono essere leggeri e dove 5 Kg fanno la differenza, su una macchina è lampante che sia una questione di mero interesse economico
  6. thekingofbronx

    thekingofbronx Tribe Member

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    Mah...

    Domanda se non avevi voglia di studiare alle superiori perchè sei andato a fare l'università????

    Kameo mi togli una curiosità? hai la media del 29 ma quanti anni hai? :D
  7. kameo85

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    Ho 27 anni e mi sono iscritto a 22,
    Mai stato bocciato in un esame, superato sempre al primo colpo, ho sospeso per 2 anni per problemi di salute e familiari, a 24 ho ripreso... ogni tanto stacco per mettermi qualche soldo in tasca facendo lavoretti part- time...
    Sono riuscito a rimettermi in carreggiata cambiando matricola e togliendomi gli anni fuori corso.
  8. thekingofbronx

    thekingofbronx Tribe Member

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    Ahhhhh :D

    Ora ho capito. Perchè c'era un amico di mio fratello che pur di prendere 30 rifiutava un sacco di esami. E resta il fatto che a 30 anni ancora si doveva laureare... Lol :D speravo non fossi pazzo come lui
  9. sbarba91

    sbarba91 Tribe Newbie

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    GRAZIE A TUTTI PERLE RISPOSTE CHE MI AVETE DATO (che vi ha portato a discutere sul mondo universitario e sulle prospettive laurea/lavoro )

    ALLORA ADESSO VI DICO COME LA PENSO : L’università al giorno d’oggi può essere utile ma NON E’ NECESSARIA . Adesso non voglio stare qui a rispondere singolarmente a tutti quelli che hanno scritto ma risponderò in generale. Dati e non dati alla mano ( ho letto statistiche che dicevano che i laureati in ingegneria facevano più fatica a trovare lavoro rispetto ai laureati di economia, ho letto statistiche che dicevano il contrario, insomma come ben sapete i giornali hanno tutti i “loro dati “ sotto il “loro” punto di vista) vedo nella mia fin qui “breve” esperienza universitaria che ci sono tantissimi corsi di laurea,anzi, direi troppi. E vedo che in ognuno di questi corsi di laurea ci sono una “valanga” di iscritti . Poi guardando dalla metà aula in giù ( io ho fatto lezione in un’aula magna in questi primi mesi) vedo una “valanga” di “studenti” che giocano con l’I-pad, che hanno sempre il cellulare in mano, che ridono,scherzano, pensano a “ che festa andiamo domani ? “ ,studenti che sono parecchio disinteressati alle lezioni e alle spiegazioni dei prof. Vedo gente di 24 anni ancora al primo anno che oramai sono diventati “ amici” dei professori che spiegano ; Vedo ben 5 su 6 dei miei Prof totali (tra l’anno scorso a sociologia e quest’anno a economia )che mi hanno “obbligato” a comprare testi scritti/redatti da loro e che ti “sconsigliano” (alcuni obbligano)di usare altri testi ; VEDO moltissimi corsi di laurea (da sociologia a filosofia a scienze della comunicazione,ecc.. ) che purtroppo “servono” solo alla propria cultura ma che un domani NON SERVONO A NIENTE NEL MONDO LAVORATIVO (al max puoi diventare Insegnante ma oramai è un “ramo” saturo , con una valanga di insegnanti che “aspettano” il loro turno e un tasso di precarietà alle stelle ). Poi ci sono I CORSI a numero chiuso come MEDICINA, INGEGNERIA,ecc.. che però poi nella realtà oltre alla difficoltà e alla lunghezza del corso di studio (5 anni) , si scoprono essere indirizzi privilegiati dove il “figlio del Medico” avrà sempre la “strada spianata”sia per superare il numero chiuso,sia un domani per trovare un posto di lavoro stabile. O corsi dove i laureati devono “scappare” all’estero perché in Italia sarebbero sottopagati o perenni tirocinanti .
    Poi un indirizzo come LINGUE è utile ma dipende da che lingue si fanno e da cosa si creda di fare un domani …perché altrimenti BASTA FARE la CERTIFICAZIONE LINGUISTICA in Inglese e tedesco che vale allo stesso modo….
    Sicuramente 20-30 anni fa l’università era un’opportunità da privilegiati e nel 90% dei casi chi si laureava aveva la certezza di trovare un lavoro nel suo ambito e una bella retribuzione. MA OGGI il mondo del lavoro è cambiato e non solo negli ultimi 3-4 anni , è cambiato da parecchi anni. Mio padre ha una piccola attività ma nonostante NON SIA LAUREATO e come mi dice spesso SI SIA COSTRUITO TUTTO SUL CAMPO è “operativo” da 10 anni. Pensate che mio nonno ( suo papà) voleva che lui facesse il ferroviere ( dato che mio nonno lo era) ma mio padre sin da giovane non ha mai pensato minimamente di fare quel tipo di lavoro. Pensate che aveva fatto la “scuola” alberghiera , poi è riuscito ad aprire un locale (ancora tanti anni fa) poi le cose sono andate male ma si è rimboccato le maniche ed entrato nel settore tessile ,dove dopo con l’arrivo dei cinesi, ha capito che “in quel settore era finita”. Eppure nonostante tutto non ha mai mollato , ha sempre avuto voglia di lavorare,e ora si trova in un “determinato settore” oramai da 10 anni imparando sul campo da persone che erano in questo settore da anni ed è riuscito a “costruirsi” un ambiente stabile.
    Con tutto questo voglio semplicemente farvi capire come UNA LAUREA IN FIN DEI CONTI NON SIA COSI’ NECESSARIA. Ogni giorno ci sono laureati che portano il loro “curriculum” ma poi dopo , quando devono diventare operativi e “staccarsi “ dalla teoria dei libri , si rivelano incapaci e non adatti al lavoro.
    Senza dubbio come ha detto qualcuno la LAUREA può aiutare a trovare lavoro MA NON GARANTISCE LAVORO. Inoltre credo che i costi,i servizi, le strutture,ecc.. del mondo universitario italiano costando anche parecchi soldi allo Stato non si dimostrino “efficaci” per garantire poi al laureato un futuro. Inoltre anche i vari indirizzi dove poi i laureati non trovano mai lavoro ( filosofia,sociologia,ecc..) comunque costano sia al “Sistema Stato” sia agli studenti stessi. E allora a cosa servono ??
    Inoltre anche il fatto di chi dice : “mi bastano 2 ore a fine settimana e mi basta fare studio intensivo a 2 settimane dall’esame per prendere 18 ” voglio dire : anche a me basta il 18 (non sono quello che punta al 25 o al 28 di media anche se poi per fare un eventuale specialistica la MEDIA CONTA ) ma vedo e sento tanti ragazzi/e che facendo così non sono nemmeno riusciti ad arrivare al 16 …. E poi dipende sempre da indirizzo a indirizzo e dal percorso di studi ( ho visto ragazzi che venivano da istituti tecnici che “ripassando solo “2 ore alla settimana” hanno superato i primi esami del semestre con il 18 -20 per poi ritrovarsi a non superare nemmeno un ‘esame del secondo semestre. Quindi io starei attento col dire che studiando poco ci si laurea comunque. La maggior parte ( ma non tutti) di quelli che a 25 anni si ritrovano ancora a dover fare la laurea triennale pensavano (dopo i primi mesi e i primi esami superati) che studiando solo “ 2 ore a settimana” si sarebbero laureati comunque e invece ….

    Comunque la realtà dice ( parlando con amici più grandi e laureati) che LA LAUREA può essere utile ma non è necessaria. Inoltre c’è chi decide ( per cultura personale) di iniziare l’università a 50 anni;
    Purtroppo c’è chi ,laureato in economia aziendale o in diritto internazionale ( nei tempi stabiliti) si ritrova comunque a “odiare se stesso” per aver speso tanti soldi e ritrovarsi a fare l’operario e dice :” tornando indietro mai più farei l’università !!”

    COMUQNUE io sono stanco di studiare , soprattutto perché ho un carattere che mi renderebbe davvero “incazzato” se mi ritrovassi dopo anni di studio e con una laurea in tasca, a dover fare l’operaio .
    Chi dice il contrario sarebbe un pazzo… Inoltre non voglio nemmeno “gravare” sulla mia famiglia fino a 25-26 anni ( se andasse bene..) per poi dover comunque “gravare” sulla mia famiglia ,non trovando lavoro. In questi 5 anni che ho davanti ,anziché perdere tempo a studiare (cosa che inoltre non mi piace…più che altro, cosa alla quale non dedico molto tempo…) ho l’opportunità di cercare/trovare/provare a lavorare sia sul “campo” di mio padre ( ci sono aziende che gli chiedono se conosce giovani agenti “per la vendita” con le “palle” perché stufi di “laureati incapaci”) e/o comunque fare anche altri lavori , perché credo che ogni qualsiasi tipo di esperienza lavorativa (dallo spazzino al “mulettista” al “giardiniere” ) sia utile e “importante” per imparare la realtà e la fatica del mondo del lavoro ( che è ben diversa dal mondo dello studio perché un conto è la fatica /stress mentale, un'altra “cosa” è la fatica fisica) e per “portare a casa “ dei soldi (alla fine senza quelli non si vive o si fa i barboni..).

    Io adesso nei prossimi giorni farò un discorso con mio padre dove gli dirò quanto vi ho appena detto e ciò gli dirò che voglio smettere si studiare e che voglio iniziare a lavorare. Se ci sarà posto utile all’interno della sua attività, un “lavoro” attivo e utile che mi serva anche per imparare come funziona il suo mondo, sarò ben contento. Altrimenti se devo fare “l’aiuto in ufficio” o se sarò un “peso” , mi cercherò dell’altro (fare anche il corriere espresso da Bartolini o altri mi andrebbe bene… come fare il panettiere,ecc.. ).So solo che ho deciso “seriamente” perché ogni giorno che passa lo vivo male soprattutto perché vorrei iniziare ad essere autonomo, a guadagnarmi qualcosa : e soprattutto perché non vorrei ritrovarmi ad aspettare altri 5-6 anni per laurearmi ( controvoglia ) per poi entrare nel mondo del lavoro troppo tardi. L’unica cosa che voglio fare e che mi “serve” sia nel mondo di mio padre che in qualsiasi altro ambito lavorativo è la certificazione linguistica in inglese e se riesco anche in tedesco ( ho fatto entrambe le lingue al liceo ); ma questo lo posso fare mentre lavoro . Inoltre il fatto di potersi/non potersi permettere di fare il "cazzone" non c'entra. Perchè comunque il sentirsi "realizzati" e non sentirsi" mantenuti" mi sembra un'aspetto importante almeno per me. Inoltre nella vita mi hanno insegnato che si può cadere " dalle stelle alle stalle" molto velocemente e "imparare a lavorare" , anche a fare "più lavori" sia utile per saper vivere.

    PS : dire che di aziende comunque ce ne sono tante e che “anche se tante chiudono/falliscono , ne aprono sempre di nuove “ non è rasserenante e corretto : la stabilità per un azienda ( attività commerciale ,industriale, ecc..) è la base. Inoltre solo con stabilità e “durata” nel tempo , soprattutto ai nostri giorni, le banche ti concedono i mutui per finanziare la tua attività..e senza i soldi delle banche nessuna azienda potrebbe lavorare.

    Ritengo ridicolo tutti coloro che laureati in certi indirizzi ( soprattutto materie culturali/umanitarie ) nonostante siano disoccupati, preferiscono "pesare" sulla famiglia e "aspettare" fino a quando non troveranno lavoro nel proprio campo.

    Inoltre non è facile con una laurea nemmeno lavorare all'estero. Nulla è sicuro e scontato ( magari...).
  10. sbarba91

    sbarba91 Tribe Newbie

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    Inoltre a volte , ascoltando e leggendo certa gente mi chiedo : in che mondo vivono ???

    Guardate che ci sono degli Stati come la Romania dove uno stipendio medio di un operaio si aggira sui 300 € al mese ( me lo dice la badate di mia nonna e non solo) e anche se la vita costa meno rispetto all'Italia, comunque non è "regalata" e i prezzi per "viveri" e "bollette essenziali" sono comunque alti rispetto allo stipendio percepito;allora molti preferiscono andarsene nelle altre nazioni europee e lavorare in nero anche per soli 800-900 € ... Insomma voglio semplicemente dire che anche se siamo nel 2013 il mondo del lavoro e sempre più una "giungla" dove chi "aspetta il lavoro giusto" o crede che con una Laurea abbia "una buona retribuzione" purtroppo si sbaglia. C'è chi anche se da "bastardi" e moralmente da "censurare"e "penalmente" da perseguire (anche se è difficile scoprirli ) fa lavorare le persone in "nero". Come c'è chi soprattutto negli ultimi tempi fa addirittura un doppio lavoro ( esempio : regolare presso una ditta e "in nero" presso un altra ) pur di guadagnarsi da vivere. E poi c'è chi dice che "fare l'operaio con la LAUREA sia una cosa improponibile"....
  11. Berkelio

    Berkelio Tribe Member

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    Mi secca leggermi tutti i wall posts, mi fate un riepilogo veloce? :asd:
    Joker. likes this.
  12. Manux_85

    Manux_85 FFXIII e FFXIII-2 ADDICTED

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    Sono io il manu della situazione :asd:

    Mi sono laureato in Scienze linguistiche e letterature straniere in Cattolica (curriculum in Esperto Linguistico per l'Impresa).. la mia è un'interfacoltà di lingue ed economia (A curriculum avevamo materie come Economia Aziendale, Storia Economica, Marketing, Economia e gestione delle imprese, Organizzazione aziendale, Finanza aziendale, ICT, oltre alle 2 lingue straniere obbligatorie), e nel mio curriculum ho anche un diploma da perito elettronico e delle telecomunicazioni... praticamente ho cercato di crearmi un curriculum che potesse ampliare il più possibile il mio raggio d'azione per una ricerca del lavoro. Ho 27 anni (ma non significa che ci ho messo millemila anni a laurearmi :asd: mi son solamente preso una pausa tra il diploma e la laurea perché ho lavorato come operaio per mettermi da parte i soldi per l'università) e per ora come esperienza lavorativa ho uno stage di 6 mesi e un contratto di 3 mesi in un ufficio marketing.
    Non mi hanno rinnovato il contratto semplicemente perché:

    1 - avevano dei blocchi per le assunzioni
    2 - quell'azienda da anni va avanti solo con stagisti di 6 mesi in 6 mesi

    ma la situazione non è solo di questa azienda, ma della maggior parte delle aziende attuali italiane.

    Le aziende oggigiorno non vogliono investire sui giovani ma preferiscono andare sull'usato sicuro: se provi a vedere siti come infojobs, monster, injobs e i centri per l'impiego ti accorgi che per i ruoli impiegatizi viene cercata gente giovane e con esperienza (il che è un paradosso, poichè un laureato non può avere sta gran esperienza)..

    Per ciò che riguarda i voti ti posso assicurare (per conoscenza, logicamente) che la valutazione universitaria non conta un cazzo: ai dirigenti fottesega se esci con 110 o 80...conta solo la tua esperienza lavorativa..quanti anni ha lavorato e che tipo di lavoro hai fatto)...

    Infine posso dire una cosa a cui i molti scommetto non crederanno:se si vuole lavorare e si è disposti ad accettare qualsiasi cosa pur di portare a casa uno stipendio il lavoro lo si trova; Giornalmente vedo un sacco di offerte (Fonte: siti dei centri per l'impiego) per meccanici, idraulici, tornitori, fresatori, sarti, etc dove cercano anche gente giovane senza esperienza.... perché?? perché sono i mestieri che nessuno ormai fa più e che sono in via di estinzione!
    Credetemi...perché al momento non sono ancora con l'acqua alla gola (vivo con i miei genitori, non ho spese, e sono disoccupato da solo 3 settimane), ma se avessi davvero necessità di un lavoro mi fionderei tranquillamente su questi! logicamente però io e miei abbiamo speso soldi e tempo per un certo tipo di istruzione perciò cerco su quel ramo! :D

    l'università deve essere un tipo di studio "voluto"...non deve essere affrontato perché ci si sente costretti, altrimenti non si vive... e soprattutto devi fare qualcosa che ti piace, altrimenti più si va avanti più è un peso...
    Va fatta principalmente "per se stessi" e poi "a scopo lavorativo"
  13. GARABONG

    GARABONG Tribe Member

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    arconate(MI)
    io invece, finito l istituto professionale ormai piu di 3 anni e mezzo fa, sonostato messo ad un bivio. Lavoro o Universita.
    I miei, anche con pochi soldi e da veri genitori avrebbero stretto la cinghia per permettermi di studiare e di prendermi una laurea, anche solo quella breve...
    Mi sono posto la domanda, Studiare o lavorare?
    Lo studio come per per molti di voi, non mi è mai piaciuto, ma la cosa negativa e principale è che non l ho mai praticato, ovvero l ultima vera volta che ho studiato è stato per gli esami delle medie. Poi come scuola superiore ho scelto il liceo artistico, un po per mia convinzione e molto perche mia madre vedeva i figli delle colleghe andare nei vari licei, e quindi non poteva vedermi in un professionale... alal fine ho scelto l artistico perche mi piaceva la fotografia, disegnare, dipingere, divertirmi con i materiali plastici, insomma un ragazzino creativo (cretino) XD
    ecco ho perso un anno di scuola proprio perche non si faceva nulla di ciò a scuola, si doveva ascoltare le lezioni bene, cosa che facevo, e studiare molto cosa che non facevo.. risultato? solo due materie sufficienti e professori contro di me... Ho intrapreso gli studi l anno successivo sino al diploma in un istituto professionale, in cinque anni non ho mai studiato. nei primi tre ho vissuto di rendita grazie all anno fatto al liceo, negli altri due pure perche ascoltavo semplicemente le lezioni in classe..
    Dopo la premessa (si era solo una premessa)
    ho finito la scuola a giugno, diplomato con un voto modesto, ho fatto i tre mesi di ferie, ho mandato i primi curriculum, e al terzo consegnato, sono stato chiamato il giorno successivo in una ditta di milano nel settore biomedicale e dopo una settimana avevo iniziato a lavorare, sei mesi di stage, e poi assunzione a tempo determinato (5 fottuti anni)... Io ho scelto il lavoro, proprio perche non ho mai avuto un metodo di studio e la voglia di farlo... anche se le capacita da qualche parte le ho...
    Rimpiango un po il non aver mai approfontito con lo studio quello che ascoltavo in classe, rimpiango molto poco e quasi nulla il fatto di non aver fatto una mini laurea, allo stesso tempo ho un lavoro, che per quanto ora sia in crisi, stressante, poco diffuso e addirittura poco apprezzato dalla stessa ditta, ha portato benefici economici a me e alla mia famiglia, cosa che se invece andavo in università molto probabilmente eravamo sul lastrico...
  14. sbarba91

    sbarba91 Tribe Newbie

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    Io alla fine ho deciso di lavorare e di fare part-time all'università : mi faccio "esperienza lavorativa", mi guadagno "un qualcosa" da poter vivere senza "pesare" tutto sulle spalle dei miei genitori e sinceramente guardando la realtà e "vedendo con i miei occhi" la realtà degli universitari,anzi,dei "laureati disoccupati" credo che la laurea sia un qualcosa in più . quindi preferisco laurearmi tardi ma nel frattempo lavorare.
    Inoltre credo che ognuno sia libero di fare le proprie scelte : auguro il meglio a tutti i laureati e non MA sono "preoccupato" soprattutto per i giovani come @Tonno perchè da quello che scrive, CREDO che non abbia una VISIONE REALE del mondo universitario e lavorativo dei giorni nostri.