I videogame alterano il cervello: per la serie "a volte ritornano"

Ecco un esempio di come gli sprechi si possano annidare anche dietro parole come "università e ricerca".

Accade negli United States of America, nell'Indiana University School of Medicine (mica pizza e fichi! ).

Incollo articolo e link (dovete registrarvi *gratis* per leggerlo):

Evidentemente la crisi economica non è così "critica" se ancora qualcuno ha tempo e voglia per caxxeggiare in questo modo. Ma si sa, trolleggiare contro i videogame è una di quelle cose che non costano un tubo e vien facile a farsi, soprattutto in modo così approssimativo.

Io non le commento più certe strumentalizzazioni senza alcun senso, tanto in quel paese(e non soltanto purtroppo) le lobby di potere la loro caccia alle streghe l'hanno intrapresa da tempo, anche se ogni volta se ne escono fuori con questi studi senza alcuna valenza scientifica, ma andassero a lavorare invece di perdere il loro prezioso tempo di ricercatori.

Tutto molto bello, ma come mai solo due gruppi? E come mai solo con videogiochi e non altro?(TV, musica, pubblicità…) E come mai solo con videogiochi cosiddetti “violenti”?

Altro pseudo-test fatto come certi programmi TV, dove cascasse il mondo ma il risultato finale “della puntata” DEVE essere quello dell’ipotesi di partenza. Del resto poi l’articolo non parte bene per niente: “Gli occhi piantati sullo schermo dove scorrono immagini di sangue e morte”. Manco Hannibal the Cannibal… ;D


Se davvero si voleva fare uno studio con un minimo di parvenza di serietà forse si sarebbero dovuti prendere gruppi a cui sottoporre ANCHE giochi “non violenti”, altri magari con giochi per bambini, un gruppo con giochi sportivi, un gruppo con giochi in singolo e un altro con giochi da fare in gruppo (è lecito pensare abbiano effetti diversi). Poi si sarebbero dovuti prendere gruppi da sottoporre ad attività diverse, tipo programmi TV (voglio vedere la sanità mentale di una persona dopo essersi pippato 10 ore della De Filippi!!) gruppi messi 10 ore in una sala cinematografica o nel silenzio di una biblioteca e magari anche un gruppo sottoposto a 10 ore di musiche di Gigi D’Alessio (tasso di suicidi a manetta immagino). O ancora perché non un gruppo bombardato da 10 ore di pubblicità?

Non sarò un Nobel, ma è così che dovrebbero farsi delle indagini con un minimo di serietà, perché se si fanno studi del genere, evidentemente, si ammette di NON sapere se ci sono effetti (ed eventualmente quali possano essere) derivati dai videogame. E dato che si ammette di non sapere, come si fa a presupporre che questi effetti siano legati SOLO a quell’attività e non ad altre molto simili? Alla fine un videogame è sempre audio+video, quindi raziocinio vorrebbe che come minimo venissero fatti studi su TUTTE le attività audiovisive e non solo sui videogame.


Poi è “bella” la conclusione: “Effetti - concludono - che potrebbero trasformarsi anche in cambiamenti comportamentali dopo un lungo periodo di 'overdose' da videogiochi”. Ma sbaglio o la stessa identica conclusione si può utilizzare per definire la vita? Spararsi 5-10 anni di scuola, in una classe X, con gente Y e prof Z non ha forse lo stesso effetto: modificare carattere e comportamento? Idem per università, ambiente lavorativo, famiglia…. Ogni cosa che uno fa produce cambiamenti comportamentali a se stesso e agli altri.
Scoperta dell’acqua calda: l’ambiente influisce sulla persona (e viceversa) e serviva lo “studio”…
A scuola i ragazzi vengono mandati appositamente per essere “educati”(modificati) eppure non mi pare vadano a fare la risonanza magnetica dopo una settimana di lezioni. Si dà per scontato che un videogame (finzione) produca effetti più dannosi e negativi rispetto ad esperienze reali. Con la differenza (oltre a finzione vs realtà) che un videogioco lo si sceglie, lo si può rifiutare, lo puoi spegnere o fermare quando vuoi: lo controlli, la realtà invece no, come ti arriva non puoi far altro che prenderla e il tuo tasso di controllo è pari a 1:7miliardi, limitatamente al fattore umano. Qui si vuol far passare che una finzione che controlli fa male, mentre una realtà che subisci è bene.

C'è questa voglia, questa smania, questa tara mentale di voler anestetizzare il cervello delle persone, mettendo al bando la "violenza" come se non fosse una componente utile e salvifica (se ben usata) dell'essere umano. Non a caso persecuzioni del genere vengono da paesi in cui è NORMALE rincoglionire i ragazzini con psicofarmaci, ma che poi ti sbattono in galera se da genitore gli dai un sanissimo sganassone.

Psicofarmaci si, genitori e videogame no. Mmmm c'è qualcosa che non mi torna......


Personalmente credo che la degenerazione vera sia invece alla base della necessità di indagini del genere, di crearsi certi allarmi, certe paure su sciocchezze come un film o un videogioco. Hitler bruciava i libri per motivi non dissimili da quelli che muovono questi sedicenti “studi”.


E comunque occhio, perché statistiche alla mano la PRIMA causa di morte al mondo è la vita, sarebbe il caso di prendere provvedimenti per questo "allarme sociale".

Io mi alzo ogni mattina e faccio un pò di fatality ai miei

è da 4 anni che non do più importanza a queste pseudoricerche realizzate da coglioni e perfezionate da fanfaroni.

non mi stupisco più... ormai una popolazione che dice che anche fare yoga e leggere harry potter è satanico non dovrebbe esistere... Tanto meno chi spreca soldi per mettere dei soggetti che non hanno mai usato dei videogiochi a giocarci per 10 ore!! è come far vedere la patata ad uno che non l'ha mai vista, dopo due secondi sarà su di giri (pure altro XD )
è così che funziona... Poi non fateci nemmeno caso se proprio dovete XD, finché non vedo nomi e cognomi di chi ha fatto gli studi per me varrano sempre zero questi articoli che sembrano riciclati ogni anno dai primi nati negli anni 80-90

direi che il paragone è più che calzante

Secondo me 'ste cazzate alterano il cervello molto più dei videogiochi violenti...

Per visualizzare questo contenuto è necessario accettare i cookie con finalità di marketing.

probabilmente queste persone a loro tempo sono state esposte a sessioni di gaming intenso con pac-man o space invaders

i nostri politici erano già vecchi all'arrivo di Pong

allora lo studio americano può andare a farsi benedire.... il male è presente anche senza videogame, non c'è bisogno di gaming sessions per alterare le regioni del cervello e rendere aggressivi !

non parliamo dei nostri politici per favore che quando era uscito God Of War e Siren Blood Course volevano proibirli in italia... affermando che erano assolutamente giochi inadatti alle persone e che erano di una violenza inaudita!! ma per carità...