[Thread Serio] Libertà

...non aggiungo altro...

ma questo lo diceva protagora gia 4000 anni fà
ci sono popolazioni nelle quali i figli quando muoiono i genitori li mangiano per portarli sempre con loro :tghost:
mentre in altre le donne prima di sposarsi devono unirsi almeno con altri 10 uomini...
per loro è normale ma per noi sarebbero dei deviati cannibali e delle mignotte

per questo il concetto di utile ( che sarebbe la maniera nella quale comportarsi ) è definito debole.. e non forte in virtù di questo relativismo...

non è che ora devi tirartela perchè stai studiando filosofia tirando fuori paroloni l'ho fatta anche io anni fa e andavo piuttosto bene

la libertà è cultura, saggezza...è la capacità di giudicare il mondo con schemi precisi e completi, è avere un giudizio proprio, la libertà è saper essere individuo e non "gente".La libertà è la capacità di scegliere sempre il bene e il male in base a salde convinzioni e nobiltà di animo, voi parlate di libertà come AZIONE ESTERNA..Ma la libertà è un concetto che riguarda lo spirito..la libertà non è la possibilità di fare ciò che voglio, ma è la capacità di sapere sempre cosa voglio

gacktcamui ha aggiunto 3 Minuti e 54 Secondi più tardi...

sei un grande..ma lui era libero nel cuore...nello spirito..

dal fatto nasce il diritto..proprio perché andare in giro nudi ci imbarazzerebbe s'è sviluppato l'uso di andare in giro vestiti e v'è la legge che vieta gli atti osceni in luogo pubblico..ma stai sicuro che se nessuno si fosse mai imbarazzato saremmo tutti nudi e sarebbe fuorilegge chi andrebbe in giro vestito..

la rivoluzione libera dalla dittatura

La vera libertà arriva solo dopo il trapasso, in questo mondo non è contemplata, ma è solo un termine illusorio fine a se stesso, un po come la parola "democrazia"...

Vai di toccatina alle parti basse

la libertà è solo un'illusione,in questo mondo di mer*a non esiste

Per me la libertà è non dover discutere sulle propie decisioni.
Ci sono regole da rispettare ovunque, ma la verà libertà deriva da non giustificare le propie azioni.
Basti pensare ad una persona che esce dal lavoro e spende 1000€ per una cosa a lui importante.
Al momento in cui ne parlerà ad amici o familiari lui sarà soggetto a critiche.
Perchè?
L'italia è un popolo di fratricidii, non reputiamo a noi la colpa, ma vogliamo che per gli altri sia giusto ciò che facciamo...
Nel caso sopra descritto, basta pensare che l'uomo in questione ha speso per una cosa a lui utile in quel momento della sua vita.
Ma lo è veramente?
Solamente lui lo può sapere.
Non deve essere criticato, ma si deve provare a capire perchè ha compiuto un gesto del genere.
Può avrelo fatto anche solo per uscire dalla vita quotidiana, per evadere da ciò che l'opprime.
Forse ricerca la sua libertà.
Forse non vuole che per gli altri sia giusto ciò che ha fato, ma non si torna indietro, e di certo se le persone a lui vicino non lo incoraggiano, non potra essere contento del suo spiraglio di felicità che si è ritagliato con quello che ha comprato.
Non voglio dire che per essere liberi e felici si deve acquistare beni materiali, ma in un mondo dedicato al consumismo, è l'unico modo che ci ricordiamo per evadere da tutto e tutti.

GIUSTO. in fondo che ne sanno gli altri di cosa c'è dentro la testa delle persone?

Il problema è che le persone non sanno cosa hai dentro la testa...
ma pensano di si..
tutti in questo mondo, più volte si sono sentiti in grado di dettare regole e consigli, me compreso...
ma non è così che girano le cose...
dobbiamo sbatterci la testa per capirlo...

"Per libertà s'intende genericamente la condizione per cui un individuo può decidere di pensare, esprimersi ed agire senza costrizioni, usando la volontà di ideare e mettere in atto un'azione, ricorrendo ad una libera scelta dei fini e degli strumenti che ritiene utili a metterla in atto."

Rispondo con estremo ritardo ad un topic ormai dimenticato....

Penso che la libertà, al di la dei paroloni e delle varie interpretazioni filosofiche, sia la possibilità di sbagliare e di progredire come individui imparando dai propri errori, subendo le conseguenze delle nostre scelte.

La libertà, a mio avviso, è la possibilità che abbiamo di diventare migliori e progredire, per renderci via via sempre più liberi, in un circolo virtuso ed auto-alimentato.
Scegliere significa sbagliare e sbagliare significa poter confrontare diversi risultati imparando dalla propria esperienza qual è quello più consono a noi.

Nelle dittature (dalle macroscopiche, come i regimi totalitari, alle microscopiche, come le famiglie che impongono ai figli specifici percorsi di crescita) non c'è percorso evolutivo degli individui, ma involuzione, semplicemente perchè si cerca di prevenire la libera scelta e, quindi, l'errore che porta al progresso.

Essere liberi significa poter aspirare a qualcosa ed avere gli strumenti (ossia la facoltà di sbagliare e assumersi la responsabilità delle conseguenze del proprio errore) per poter conseguire le proprie aspirazioni

ho riletto tutto il thread.. e questa mi sembra la definizione migliore di tutte

Stupenda

ci sarà sempre qualcuno che tarperà le ali a questi pensieri.

dobbiamo essere uniti, e portare avanti ciò a cui crediamo.

ammiro il tuo pensiero e il tuo modo di agire al mondo, dovremo essere in di più purtroppo

la verità è che le persone sono brave solo a parlare (io per primo)

Penso che "libertà" come concetto faccia molta paura a chi non sa come affrontare un'idea tanto potente quanto pericolosa.

L'idea di essere liberi di sbagliare e pagare le conseguenze dei propri errori è un'idea terrificante, se ci pensi. Ti da in mano un potere quasi infinito.

Molte persone sono spaventate dall'idea stessa di ignoto (affrontare la libertà significa, in ultima analisi, affacciarsi all'ignoto) e preferiscono vivere nella totale sicurezza che deriva da un'auto-limitazione delle proprie libertà (chi diceva, qualche post fa, che la società impone come vestirsi, come pensare, quale moda o musica seguire, faceva proprio questo esempio: auto-limitare la propria libertà di scelta al fine di sentirsi più forti, in quanto appartenenti ad un gruppo consolidato, nel bene o nel male).

Essere liberi significa non appartenere a nessun gruppo e tracciarsi da soli (e faticosamente, aggiungo) la propria via continuando a sbagliare e rialzarsi, ma nella consapevolezza che quella via viene tracciata di giorno in giorno solo attraverso la propria forza di volonta, la propria umiltà e la propria perseveranza nell'aspirare alla realizzazione di se stessi come individui.

La gente ha paura di affrontare queste difficoltà e quindi, quando vede qualcuno che, invece, cerca di lottare per se stesso, tenta di "affossarlo" con parole, gesti, escludendolo o criticandolo.
è facile intuire perchè: chi riesce a realizzare la propria libertà, di fatto, mostra agli altri che stanno sbagliando e la gente non lo vuole. Vuole vivere nell'illusione che trascorrere il sabato pemeriggio nel centro commerciale o la sera davanti alla televisione o nel locale alla moda, sia "la migliore vita possibile" e significhi essere liberi, vuole vivere nell'illusione che non sia possibile una vita diversa e che quindi è giusto rinunciare a perseguirla, vuole illudersi che vivere liberamente significhi fare poca fatica e "galleggiare" sulla vita anzichè viverla.

Per questo, come dite, ci sarà sempre brava a parlare e incapace di agire, e che con le proprie parole cercherà di scoraggiare gli altri e perseguire la propria felicità.

Considerate, però, che vivere "liberamente" (secondo la mia idea) è difficilissimo: è una sfida costante dove le soddisfazione devono essere cercate esclusivamente all'interno di se stessi, dove non si otterrà mai un riconoscimento sociale ma slo l'invidia degli altri, dove ogni piccola vittoria è conquistata con un'estrema fatica e dove, spesso, l'unica cosa in grado di mandarti avanti è la tua forza di volontà, senza alcun aiuto da nessuno...
E lo dico per esperienza

sono d'accordissimo con te. quello che intendevo è proprio ciò che spieghi anche tu:

molte persone ci provano a tracciare la propria strada, ma solo alcuni ci riescono veramente.
è una delle poche cose che ho imparato nella mia (breve) vita