La crisi tra EA e Tiger Woods

I rapporti commerciali tra Electronic Arts e Tiger Woods sembrano ormai sul filo del rasoio.
John Riccitiello, CEO di EA, in una recente intervista ha rilasciato interessanti dichiarazioni:

Com'è ben noto il recente scandalo coniugalo ha allontanato Tyger dal golf per alcuni mesi, dopo i quali è tornato perdendo lo smalto di un tempo.

ho un trucco per convincere tiger,dategli le piu belle ragazze che lavorano per l'ea basta solo una notte e vedrete come si convince.

Sì, si convince ad abbandonare definitivamente tutte le mazze della sacca ed ad usarne una sola...la sua !!

Ormai più che le mazze da golf usa questo :birillo:

il fatto è che woods ha problemi ormai con tutti... nessuno vuole come testimonial un donnaiolo, anche se il 99% degli uomini mira a quello.

Brutta cosa l'invidia

potrebbero inventare un nuovo gioco con Woods come protagonista che va a donnine: Tiger's Wood

Se succede, la EA verrà comprata da Mediaset o messa sotto il patrocinio della presidenza del consiglio.

Strano che non lo voglia più nessuno, neppure Amica Chips?

ma poverino dai

Come direbbe Earl è il karma
Fai le corna a tua moglie e vedi che succede?

Quanto e emerso da questo comunicato e interessante il tipo di accordo che i legali di Woods hanno stretto con la EA. Praticamente l'accordo prevede(va) che:

1) Woods per continuare a "incassare" dalla EA, doveva necessariamente vincere sempre e comunque, e non sputtanare la sua immagine di "modello Americano" (successo, bella villetta stile inglese, qualche figlioletto, e sopratutto con una vita di coppia bella che felice).
2) La EA si impegna(va) a pagare Woods per ogni gioco prodotto (chissà con quali quote), se la prima parte dell'accordo non viene infranta.

Interessante come contratto, che a una falice occhiata chi ci avrebbe perso al 100% era sempre Woods.. Che poi mi fa ridere la parte in cui Ricitiello afferma: "noi ci impegnamo a produrre giochi di qualità su Woods"

sei il numero uno!!!

è già uscito per 360

bellissimo

basta fargli continuare a fare la vita che faceva prima