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Folklore

Discussione in 'PS3 Games - Discussioni ufficiali' iniziata da DrakenHeart, 17 Ottobre 2007.

  1. DrakenHeart

    DrakenHeart Tribe Member

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    FOLKLORE


    [​IMG]

    Genere: azione/avventura
    Produttore: Sony
    Sviluppatore: Game Republic
    Sito Ufficiale: ***
    Lingua: [​IMG] Inglese, [​IMG] Tedesco, [​IMG] Francese, [​IMG] Italiano, [​IMG] Spagnolo
    Giocatori: 1
    Data di uscita: 19/10/2007
    Prezzo all'uscita: 59.90
    Versione: REGION FREE


    Recensione Ufficiale del Tribe

    Gamebox: http://ps3.console-tribe.com/recensione/15/folklore.html

    Grafica: 8,5
    Sonoro: 5,5
    Innovazione: 7
    Longevità: 5
    Giocabilità: 8
    Multiplayer: Assente
    Totale: 6,8/10 - Gradevole


    "Questa storia è ambientata al giorno d'oggi a Doolin, una sperduta cittadina di mare, lungo la costa occidentale d'Irlanda. Per qualche motivo, Doolin sembra isolata dal mondo esterno: le strade che conducono al villaggio sono dissestate e persino i pescatori nei dintorni non osano avvicinarsi alle rive burrascose", questo l’incipit di Folklore, uno dei più contorti ed affascinanti titoli mai sviluppati da Game Republic / Japan Studio.
    Non è facile descrivere Folklore, demo e video avevano presentato il gioco come un titolo con un concept innovativo, un battle system molto divertente ed un’interfaccia estremamente semplice da usare, eppure Folklore è molto altro, è innanzitutto un coraggioso esperimento narrativo.
    Prima di guardare il gioco in dettaglio va detto che se vi aspettate un titolo piatto, con una storia di facile comprensione allora state sbagliando di grosso: Folklore è innanzitutto la sua storia, una storia fantastica a tinte fosche che, pur nella sua linearità, richiede un grosso sforzo d'immaginazione per poter essere compresa nella sua interezza e quindi apprezzata appieno.
    Più specificatamente Folklore è essenzialmente una fiaba: sono fiabesche molte ambientazioni e tali sono i contorni della storia stessa, parliamo di uno stile solo marginalmente contaminato dai gusti orientali e che anzi mantiene una caratterizzazione decisamente sobria, agli antipodi con le atmosfere frivole tanto comuni nel paese del sol levante oggigiorno.
    Il gioco in sè ruota attorno alle vicende dei due personaggi, il giornalista della rivista d'occultismo Keats (un uomo molto determinato, essenzialmente interessato a trovare qualche buona storia da raccontare ed il cui modo di fare si riflette direttamente sul suo atteggiamento caustico e sul suo modo di vestire, decisamente sciatto e poco curato) e l'orfana Ellen, una ragazza emaciata con un’espressione triste a tratti inquietante che cerca disperatamente di ricordare il proprio passato e ritrovare la madre.
    Entrambi si ritrovano, per alterne vicende, nell'inquietante Doolin, una piccola cittadina che è anche un portale per l'Oltremondo, il mondo dei morti; qui si conoscono ed iniziano (separatamente) il loro viaggio nell'inquietante terra dei morti.
    La caratterizzazione dei personaggi è un elemento importante di Folklore ed in generale s'è fatto molto per sviluppare i personaggi principali in un modo credibile aldilà delle sole parole; gli intermezzi a volte parlati, a volte muti in stile fumettistico aiutano molto in tal senso; è stata data un’enfasi particolare alle espressioni ed ai movimenti (i personaggi si muovono appena percettibilmente nelle vignette che scorrono sullo schermo raccontando dialoghi ed eventi) ed anche gli effetti sono stati curati per accrescere l'impatto drammatico.
    Il gioco inizia con l'arrivo dei due personaggi a Doolin, Ellen vi giunge seguendo la traccia presente in una lettera anonima mentre Keats viene indirizzato a Doolin da una misteriosa telefonata; la storia si apre con quella che sembra una morte di cui entrambi sono testimoni (non è chiaro quanto questa morte sia reale e quanto sia immaginaria, tutto è ovattato ed irreale a Doolin), i nostri eroi si troveranno quindi a cercare di capire cosa stia succedendo e, di lì a poco, li vedremo vagare per il regno dei morti intenti a cercare le verità sepolte della cittadina irlandese.

    Viaggio a metà tra l’onirico ed il paranormale
    Nell'insieme la storia regge bene anche se, per scelta stilistica, non è raccontata o spiegata in modo lineare e/o facilmente comprensibile; i personaggi "vivono" la loro storia, si trovano in dialoghi ed in situazioni spesso densi di significati dove più che le parole contano espressioni (rese magistralmente dai filmati prerenderizzati, dagli intermezzi stile fumetto e dalle scene animate che usano l'engine del gioco) e si lascia al giocatore l'onere di ricostruire la verità ed interpretare le singole situazioni, compito non sempre facile.
    L'effetto ottenuto è decisamente strano, Folklore non è un titolo che "prende" subito, all'inizio è facile perdersi nei mille dialoghi, nelle frasi a metà e nelle espressioni prosaiche o volutamente ambigue ma a poco a poco che si gioca si viene catturati dai misteri che circoandano Doolin ed i suoi abitanti.
    E' strano il modo in cui i personaggi vengono sballottati dal mondo "dei vivi" a quello "dei morti" praticamente senza battere ciglio o mostrare un minimo di stupore; per certi versi questo da un impronta "onirica" all'intera vicenda, cosicchè alla fine non ci si stupisce delle diverse approssimazioni o delle ricorrenti coincidenze, e si riesce a passare sopra a diverse incongruenze che in effetti esistono (come il pub al centro del villaggio tranquillamente aperto di sera, ma abitato da creature sovrannaturali) ma che semplicemente "non fanno testo".
    A poco a poco che si capisce com'è retto quell'universo e ci si addentra nei segreti della Doolin diurna e notturna tutto acquisisce un aspetto diverso e spesso gli abitanti del villaggio (persone scialbe e tipicamente molto stereotipate) sembra che assumano connotati sfuggenti ed in un certo senso "sinistri".
    Tutto è stato pensato per aiutare questa suggestione, dagli ambienti (inquietanti e trasandati) alle musiche (principalmente dei malinconici assoli di pianoforte) all'ambientazione cittadina (plumbea ed opprimente) trasuda uno stato d'ansietà che permea ogni cosa, Doolin sembra oppressa da una tristezza e da una staticità oppressive, al punto che non vedrete l'ora che sia notte per andare nell'oltremondo, paradossalmente più vivo e vivace del grigio paesino.
    Il gioco di per sè stesso consiste nel parlare con alcuni personaggi, recuperare oggetti che hanno un legame con i morti ed usarli per aprire dei portali con i piani dell'Oltremondo in cui dimorano i morti stessi (o meglio, quell'insieme di ricordi ed esperienze che caratterizzavano queste persone quand'erano in vita) per compiere le missioni che a poco a poco ci vengono assegnate.
    Come abbiamo già detto il gioco gira sull'interazione fra il piano dei vivi e quello dei morti, il paese stesso è doppio, di giorno è il classico paesino inglese ma di notte si spalancano i cancelli dell'oltremondo ed il pub diventa un ritrovo d'inquietanti (e grottesche, tanto da stonare col gioco) creature .
    L'oltremondo è il luogo in cui finiscono tutti i ricordi dei morti ed i pensieri dei vivi ed è diviso in piani, piani che rappresentano i vari pensieri della mente umana (Faerie ad esempio è il mondo del gioco dopo la morte) e che sono popolati sia da creature benigne che ci aiuteranno e parleranno con noi sia dai Folk, "spiriti" che dopo aver perso la loro umanità sono diventati delle presenze ostili che, sotto varie forme, ci attaccheranno a vista.
    I mostri di Folklore (come il background del gioco stesso) sono qualcosa di fenomenale, il design estremamente fiabesco li rende gradevoli (o sgradevoli) al punto giusto da non annoiare e tanto i piani quanto i folk che li popolano sono così vari che è impossibile trovarli ripetitivi; anche i paesaggi, seppure non troppo complessi dal punto di vista architetturale, sono riccamente decorati.
    A mano a mano che si andrà avanti sarà possibile andare nel pub (che personalmente considero un pugno in un occhio per quanto sono grotteschi i suoi "frequentatori" notturni) per eseguire missioni extra (sia presenti originariamente sia da scaricabili in seguito) che aggiungono qualcosa in termini di longevità; le frequentazioni fra giorno e notte cambiano, e con esse anche le possibili missioni...
    Ellen e Keats hanno una loro dimora in cui possono dormire per passare da una fase (giorno/notte) all'altra e salvare il gioco.
    Oltre a questo si segnala la possibilità di scaricare dal PSN vestiti addizionali sia per Ellen che per Keats, tali vestiti possono essere usati al posto di quello di base quando si gira per il villaggio.
    E'inoltre presente una modalità online in cui si possono fare e/o caricare dei dungeon da giocare e sulle quali sono stilate delle classifiche, nulla di particolarmente eccitante, ma di sicuro qualcosa di lodevole vista la difficoltà di aggiungere qualsiasi cosa sia remotamente "online" a questo genere di giochi.

    Una giocabilità bizzarra
    Il gameplay di Folklore è decisamente strano: veniamo catapultati a Doolin dove si comincia parlando con i (pochi) abitanti e si esplorano le locazioni che poi, di notte, diventeranno portali per l'Oltremondo, eppure non c'è un punto di rottura fra questa parte, in cui si parla con i vari personaggi del villaggio e si gira per le locazioni disponibili eseguendo alcune azioni e l'azione in sè, quella in cui si combatte contro i folk e si sviluppano abilità.
    In pratica il gioco ha una doppia valenza, da un lato è un racconto con una trama principale e diverse sottotrame e dall'altro è un action in cui bisogna avanzare di locazione in locazione.
    La parte esplorativa / investigativa è decisamente lineare e c'è ben poco da dire su di essa, non ci sono enigmi e la buona parte del tempo la si passa a vagare alla ricerca della persona con cui parlare o dell'oggetto da recuperare mentre l'azione vera e propria si svolge nell'Oltremondo.
    Il gioco in sè consiste nello sconfiggere i vari folk per avanzare, la cosa innovativa è che una volta sconfitti i folk è possibile annientarli completamente (continuando a colpirli) o assorbire il loro spirito (detto id); in effetti tanto Keats quanto Ellen non combattono in prima persona, usano piuttosto gli spiriti assorbiti che il giocatore associa ai quattro tasti del pad.
    Ogni id ha un suo attacco che consuma un tot di potere mentale, l'energia mentale è finita (e rappresentata dalla seconda barra sullo schermo) ma si rigenera molto in fretta cosicchè è possibile attaccare a ripetizione con i folk più semplici ma può capitare di dover attendere qualche istante per recuperare dopo un attacco più potente.
    I poteri dei vari folk variano, cosicchè si passa da folk "d'attacco" propriamente detti a folk capaci di evocare delle barriere ad altri folk che, a seconda del tempo di evocazione hanno attacchi più o meno forti.
    Nel dettaglio per poter assorbire un folk è necessario colpirlo fino a quando non apparirà il suo spirito (id), una volta che lo spirito sarà vulnerabile (cioè rosso) il nostro eroe potrà agganciarlo (con L1) e letteralmente "tirarlo a sè" usando il sixaxis.
    Ovviamente le cose non sono così facili, alcuni id una volta agganciati sono "vulnerabili" solo per pochi secondi (cioè sono verdi per la maggior parte del tempo ed il giocatore deve "tirare" solo quando sono rossi) e richiedono diversi "colpi" per poter essere estratti, altri richiedono di compiere diverse operazioni col sixaxis (come sbatacchiarli a destra ed a sinistra "a ritmo") ed altri ancora rivelano il loro id solo se colpiti da specifici attacchi.
    Inutile a dirsi, quando proviamo ad assorbire un id siamo vulnerabili per cui è importante saper valutare i tempi e scegliere il momento giusto, di contro c'è un bonus all'esperienza se si riescono ad assorbire due o più id contemporaneamente.
    Più id si assorbono più si "migliora" la propria evocazione, cosicchè a mano a mano che si assorbono id si rende il proprio attacco (con quel folk) più potente, meno dispendioso come energia e/o più veloce.
    I nemici a loro volta possono essere invulnerabili all'attacco di alcuni id, cosa che ci costringe a variare la strategia a seconda degli avversari; và comunque detto che nel corso delle nostre avventure recupereremo le pagine di un diario che spiega, con immagini abbastanza esplicative, il modo migliore per sconfiggere gli avversari più ostici.
    Nella pratica il gameplay è abbastanza simile sia quando si gioca con Keats sia quando si gioca con Ellen, con l'unica differenza che Ellen ha la possibilità di "cambiarsi d'abito" (può cioè recuperare ed indossare appositi abiti recuperati nell'Oltremondo stesso, abiti che hanno diversi poteri ed immunità) mentre Keats può "trapassare" (in pratica una specie di "god mode" attivabile quando una barra è piena).
    L'oltremondo è "personale" cioè muta a seconda di chi l'attraversa, escamotage pensato dagli sviluppatori per fare in modo che gli avversari siano leggermente diversi a seconda che si giochi con Keats o con Ellen.
    In generale il gioco in sè non è estremamente complesso, basta saper scegliere gli id giusti, saper schivare ed avere i riflessi pronti per riuscire ad avanzare senza troppi problemi nell'oltremondo senza grossi problemi anche se bisogna ammettere che l'oltremondo di Keats è più difficile di quello di Ellen e che spesso, quando si prende il gioco sottogamba, è facile finire in situazioni quantomeno stressanti (come affrontare un folk senza avere il giusto id per contrastarlo).
    Esistono decine di folk dai quali possiamo assorbire gli id e spesso gli attacchi sono discretamente gradevoli all'occhio, cosa che non guasta visto che la stragrande maggioranza del tempo la passeremo attaccando orde di nemici che sono più o meno resistenti a certi attacchi e che quindi, come ovvia conseguenza, ci costringeranno ad "adattarci".
    L'intelligenza artificiale non è delle più complesse ma fa il suo lavoro senza infamia nè lode, essendo la stragrande maggioranza degli attacchi da corpo a corpo è più che normale che l'IA in pratica passi il tempo a cercare di circondarci per poi attaccare, il numero dei nemici e la loro forza/velocità fa il resto.

    Engine e grafica da sogno?
    Il mondo è fatto a locazioni stagne; alcune locazioni sono "di guerra" nel senso che è vi si incontrano solo mostri, le altre sono "d'esplorazione" e ci sono solo personaggi con cui parlare, i caricamenti sono discretamente veloci ed in generale non si rimane mai fermi per più di una manciata di secondi ad aspettare che venga caricata la stanza successiva.
    L'azione non è mai particolarmente frenetica ma è decisamente serrata, grazie alla immediatezza dei controlli ed al gameplay pensato da Game Republic si possono passare ore a combattere contro i folk senza stancarsi, cambiando id ed affrontando i diversi folk in giro per i piani d'oltremondo con un pad mai stato così intuitivo.
    La cosa che invece da un certo fastidio è che, probabilmente per considerazioni di memoria, gli attacchi dei nostri eroi non sono tutti in memoria; quando si seleziona un nuovo id ed il conseguente attacco il gioco si ferma per un attimo per caricare il nuovo attacco; stessa cosa avviene col "trapasso" di Keats e questo vuol dire che, tanto all'attivazione quanto alla disattivazione, il gioco si ferma per un istante per caricare texture e simili.
    I tempi relativi a questi "cambi" vengono ridotti se si decide d'effettuare l'installazione su disco rigido (è una delle voci del menù principale) ma non si possono annullare, e questo può dar fastidio perchè per certi versi "spezza" il ritmo.
    Oltre a quello il gioco è fluidissimo anche quando su schermo ci sono molti nemici ed in generale non ci sono rallentamenti di sorta neppure davanti a "boss" o in scene particolarmente concitate.
    Quel che salta subito all'occhio è la mancanza (o comunque la scarsissima presenza) di antialiasing ma la cosa per qualche strana ragione non da particolarmente fastidio, probabilmente perchè il gioco è letteralmente infarcito d'effetti grafici, dal pulviscolo delle stanze alle lucciole passando per i turbinii di petali, pixie, farfalle multicolori e molto altro ancora, tutto perfettamente animato a 720p, una gioia per gli occhi.
    E' facile che si sia deciso di non usare un antialiasing pesante per non perdere nulla del dettaglio (davvero impressionante) e della brillantezza che si trova nei vari piani d'oltremondo, il contrasto è decisamente notevole, alla grigia Doolin si contrappone il mondo coloratissimo e ricco di vita di Faerie dove i colori sono così vividi da apparire (volutamente) irreali.
    Il livello della grafica è decisamente alto, basti pensare all'erba che vola via quando la calpestiamo o ai petali quando qualcosa cade su un fiore, tutto in modo irreale eppure realistico.
    Le luci sono impiegate egregiamente, personaggi e mostri sono illuminati in modo estremamente buono ed in generale la calibrazione è eccellente (definire "radiose" certe inquadrature è dir poco), purtroppo non si può dire la stessa cosa delle ombre che (seppure realistiche) sono posizionate in base ad un unico punto fisso per stanza, cosa che spesso provoca effetti ben poco realistici (specie sotto i lampioni).
    Gli effetti delle onde del mare sono discretamente squallidi, decisamente piatti e poco realistici, ma basta girare per Doolin per apprezzare l'effetto della luce che filtra dalle nuvole che corrono veloci come se dovesse arrivare un temporale ed in generale oltremondo è ricchissimo di decine di effetti pensati appositamente per stupire l'occhio (e decisamente ben riusciti).
    Gli ambienti sono qualcosa di difficile da definire, non c'è nulla di particolarmente complesso come architetture ed a volte la vegetazione (l'erba) è insopportabilmente 2D, eppure la ricchezza dei paesaggi, le attente scelte cromatiche e le ottime texture riescono a sopperire molto bene a quelle carenze tant'è che spesso ci si ritrova a bocca aperta nei campi fioriti di Faerie ad ammirare il paesaggio.
    Diversa storia per la fisica, i vestiti si muovono in modo realistico ma, nonostante si sia usato un engine fisico di prim'ordine (Havok, lo stesso di Motorstorm) si è deciso di mantenere una pressocchè totale staticità nelle aree: non c'è un filo di vento a smuovere le foglie neppure a Doolin dove il tempo volge perennemente al brutto (o peggio c'è il vento che spinge dei petali ma la vegetazione "statica" non ne è affetta).
    I personaggi sono in generale resi bene anche se nelle inquadrature stringenti dei dialoghi spesso l'occhio cade sulle mani che sono fatte in modo quantomeno approssimativo... nulla di ché ma la cosa dà un certo fastidio, specie se paragonato ai volti di Ellen e Keats che invece sono delle opere d'arte dal punto di vista del dettaglio.
    In ultimo, ogni tanto c'è un leggero effetto "pattinamento", nel senso che in alcuni punti il suolo appare sconnesso ed il personaggio letteralmente "levita" su di esso (e dalla sua ombra) ma è un inezia praticamente invisibile e che non da assolutamente fastidio.

    Avventura muta
    Questo è uno degli aspetti più controversi dell'intero gioco, il sonoro di Folklore è praticamente inesistente.
    I suoni ci sono tutti ma aldilà di questo tutto si limita ad un pallido accompagnamento di pianoforte, qualcosa che di certo aumenta quel senso d'angoscia che serve per immedesimarsi meglio nel gioco ma, aldilà di questo, è troppo incolore e deprimente per rappresentare qualcosa di degno di nota, sarebbe stato preferibile qualcosa di più coinvolgente, qualcosa che almeno desse enfasi ai combattimenti ed ai momenti salienti del gioco.
    Da questo punto di vista il gioco ha ben poco da offrire.

    Un gioco da Blockbuster
    Di Folklore da fastidio la trivialità di certi momenti, di certe sottotrame, di alcuni dialoghi, da fastidio l'aspetto troppo grottesco di qualche personaggio o l'eccessiva banalità di alcuni passaggi, che stride con una storia principale decisamente più complessa.
    Non convince l'audio ed in un certo senso la poca voglia di "osare" nel video così come il passaggio dalle fasi "calde" del combattimento alle fasi (troppo) "fredde" del dialogo / investigazione.
    Di contro Folklore colpisce per la grafica (anche se bisogna addentrarsi nell'oltremondo o "farci l'occhio" per vedere gli innumerevoli effetti di cui il gioco è infarcito) e per la profondità della storia.
    Quello che rovina l'impatto grafico di Folklore è la staticità dei paesaggi, una carenza difficile da nascondere in un gioco che tanto si spende per compiacere l'occhio con centinaia di effetti.
    Folklore ha guadagnato qualcosa dall'E3 in cui è stato presentato per la prima volta, ed ha perso altrettanto.
    Ha guadagnato sicuramente in spessore, se i demo ed i video davano l'impressione di un gioco decisamente "light" sul modello degli action game puri il titolo ha, nella sua versione finale, acquistato uno spessore e soprattutto una vena artistica che è raro incontrare nei titoli odierni, d'altro canto per dotarsi di un ambientazione di questo genere il titolo ha dovuto rivedere leggermente il suo target.
    Prima di vedere il titolo completo avrei probabilmente consigliato Folklore per un pubblico più giovane, ora invece guardo quel 12+ sulla confezione e penso che probabilmente un 16+ non ci sarebbe stato male.
    Non fraintendiamo, non c'è nulla di veramente violento o sconcio in questo gioco, è semplicemente un titolo maturo, un titolo che basa buona parte del suo fascino sui dialoghi, sugli intermezzi e su una profonda comprensione di quello che è l'Oltremondo attraverso una storia forse troppo complessa per essere fruibile ai più giovani.
    Per il resto il gioco lascia un brutto sapore in bocca, è come se qualcosa non funzionasse fino in fondo; la grafica c'è, il dettaglio anche, la giocabilità pure, ma manca quel qualcosa che avrebbe reso questo titolo perfetto, che siano le musiche, il continuo alternare fra azione frenetica di alcuni momenti e la lentezza di altri, che siano gli intermezzi e dell'esplorazione diurna, non è facile a dirsi.
    Un gioco che vale la pena giocare e finire, ma che difficilmente riprenderete in mano una seconda volta, probabilmente più indicato come titolo da affittare che da comprare... peccato.
    Tor



    SCREEN SHOT

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    TRAILER





    GAMEPLAY




    redattore: neme 23
  2. neme23

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    visto che l'hai aperto perchè nn lo imposti come tutti gli altri thread ufficiali? se nn ce la fai ti do io una mano..
  3. vergil87

    vergil87 The Joker

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    Domanda x chi ha il gioco: ma voi andate avanti cambiando personaggio x ogni capitolo o andate avanti con uno e lo portate fino alla fine?? Xke io sono al terzo capitolo ma sto portando avanti la storia sia con Ellen che con Keate....Voi??
  4. pito23

    pito23 Tribe Member

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    L'ho iniziato ieri sera... che spettacolo... penso che andrò avanti contemporaneamente con entrambi i personaggi.
  5. Tyler Durden

    Tyler Durden Tribe Active Member

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    Qualcuno ha provato l'editor dei dungeon? io non ho il gioco ma se mi dite che è fatto bene sarà una delle prime cose che faccio appeno lo compro
  6. gurzo81

    gurzo81 Tribe Member

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    qualcuno di voi che ha già il gioco può consigliarmi se comperarlo o meno?

    Ho letto diverse recensioni discordanti tra loro con i voti più svariati: dalla sufficienza risicata all'esaltazione:confused:

    Alla fine il parere dei consumatori è quello più affidabile:perfetto:
  7. vergil87

    vergil87 The Joker

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    Io consiglio VIVAMENTE di comprarlo!! molto molto bello!!!!!
    X draknheart: il ragnone si sconfigge così:
    1) dai fuoco con un folk al serbatoio di benzina che lascia cadere dietro la schiena
    2)prendi qualsiasi folk che sia potente di forzae s
    distruggi a una a una le gambe
    3)a qsto punto il ragno aprirà la bocca, e noterai che dentro c'è una sfera luminosa: colpiscila + volte e riuscirai a farglia apparire l'ID, estrailo e hai vinto!!
  8. neme23

    neme23 Under my umbrella (Ella ella ella)

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  9. vergil87

    vergil87 The Joker

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    Ripeto, gioco bellissimo, a me sta piacendo molto!!
  10. DrakenHeart

    DrakenHeart Tribe Member

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    Oggi ho incominciato con Keats (Il guardiano).
    Ho notato che solo Keats ha la barra di scorrimento per il "super potere" (Non so come chiamarlo...)

    La campagna la trovo più interessante con Keats.

    Con Ellen sono arrivato al 4 capitolo.
    Fino ad ora tutto molto bello, anche se in certi punti l'ho trovato leggermente noioso...forse per la troppa linearità nei dungeon...

    Ammazza che fatica a uccidere il Folk serpentone :D

    ps. Grazie neme23
  11. neme23

    neme23 Under my umbrella (Ella ella ella)

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    ;)

    io mi sa che lo prendo usato, la settimana prossima mi dovrebbero arrivare jericho, black site: area 51 e stranglehold e nn mi va di tirar fuori altri 60 euri questa settimana!!
    cmq se qualcuno di voi quando lo finisce lo vuole vendere mi faccia un fischio!! ;)
  12. vergil87

    vergil87 The Joker

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    io in questo momento sono al capitolo 4 con entrambe i pesonaggi, sto portando avanti il gioco cn tutti e due.
  13. neme23

    neme23 Under my umbrella (Ella ella ella)

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    una curiosità: i dialoghi sono tutti fatti stile fumetto o c'è anche qualche bel filmato parlato??
  14. vergil87

    vergil87 The Joker

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    Si, ci sono dei filmati parlati (e anche fatti bene), ma sono davvero pochi (io per ora ne ho incontrati 3 o 4 al massimo), x il resto è tutto a fumetti o a scorrimento.
  15. DrakenHeart

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    I filmati sono fatti bene, ma i dialoghi parlati sono mediocri.
    Il doppiaggio non è superlativo.
  16. led zep

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    Ciao a tutti! Questo è il mio primo post, spero di non avere sbagliato sezione o aver fatto altre cagate...:p :p :p
    Volevo chiedere se anche a voi, quando Keats trascende, l'immagine si blocca per circa un secondo. L'audio continua ad esserci però ho riscontrato questo problema.
    Grazie in anticipo!
  17. DrakenHeart

    DrakenHeart Tribe Member

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    Ancora non sono arrivato a quel punto.
    Io ho notato che il gioco si blocca per 1.5 sec quando casto i folk ai pulsanti del pad.
    Nel modo di ritornare alla schermata di gioco si verifica quel blocco...
    Lo fa solo a me?
  18. led zep

    led zep Tribe Member

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    No, lo fa anche a me. Quando farai trasformare Keats dimmi se anche a te ti si blocca per un istante.
  19. vergil87

    vergil87 The Joker

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    Draken guarda che x trasformare keats basta che premi i tasti L3 e R3 quando la barretta d'oto sotto la barra del potere dei folk è piena (ovviamente nei vari regni quando combatti).
  20. DrakenHeart

    DrakenHeart Tribe Member

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    si lo so.
    ho giocato poco con Keats...ancora devo riempirla tutta...^_^