Abbonamenti: un bene o un male per noi videogiocatori?

La domanda è lecita ma ci sono tanti fattori da considerare.

Prima di tutto una parentesi sulla battaglia Retail versus DD, che è sicuramente destinata ad essere vinta dal secondo formato, non è una questione di se ma di quando, riducendo l'offerta dei retail al solo collezionismo. Questo non vuol dire che il mercato retail scomparirà, guardate il mercato musicale che è già stato colpito dalla cosa e i negozi con i cd (e addirittura i vinili) ci sono ancora.

In secondo luogo per i servizi in abbonamento, anche qui possiamo andare a vedere altri mercati dell'intrattenimento simile al nostro come quello musicale (spotify, deezer) o del cinema (netflix, hulu) che ci mostrano che all'aumentare della concorrenza i servizi in abbonamento possono solo cercare di aumentare la qualità per accaparrarsi più clienti fedeli, cosa che è successa in piccolo anche tra PS+ e Games with Gold (ricordate i primi giochi vecchissimi e urendi del GVG?).
La nuova variabile che introduce EA è un servizio esclusivamente dedicato ai propri prodotti, questa soluzione per fortuna è percorribile in maniera sensata da pochi publisher e anche quelli che reputiamo più grandi probabilmente farebbero fatica a riempire un catalogo annuale di giochi di qualità.
Il mercato a questo punto cambia in base alla risposta dei consumatori, se il servizio avrà successo nonostante una (al momento presunta) bassa qualità dell'offerta allora è sensato pensare che EA si adagi sugli allori, che è una cosa non molto distante da quello che succede quando la gente compra un marchio a prescindere (tipo il FIFA di quest'anno).

Per come compro i giochi io un servizio in abbonamento è una manna, perché mi aiuta a riempire i buchi e a volte mi fa giocare anche a gioconi a neanche troppo tempo dal lancio, nel caso di PS+ (perché di quello stiamo parlando) mi tiene letteralmente in vita una console secondaria come PS Vita che altrimenti sarebbe sempre spenta (e anche così non è che l'accendo molto ).
Imho se ogni publisher grosso dovesse fare il suo servizio l'offerta sarebbe così frammentata che alla lunga la gente preferirebbe pagare singolarmente per i giochi, cosa diversa se invece dovesse uscire un "consorzio" di terze party che potesse garantire una lineup più variegata nella propria offerta (che poi è quello che già fanno PS+ e GVG e i servizi che ho preso in esempio da cinema e musica).

Diciamo che il servizio offerto dalle case HW dovrebbe essere comunque il punto di riferimento. Non avrei problemi a dare i miei soldi ad un servizio gestito anche da terzi che mi possa assicurare una buona varietà di giochi e che non sia limitata ad un solo publisher, cosa che al momento possono fare solo PS+ e GWG.
Ma alla fine quando si tratta solo di EA Access lo posso pure capire (anzi, se avessi avuto la X1 forse l'avrei anche fatto), anche perché per ora è un servizio probabilmente pensato in partnership con MS vista l'esclusiva. Sarebbe un problema se gli altri grandi publisher pensassero di entrare in un mercato simile frammentando così l'offerta ulteriormente.

Comunque non dimentichiamo che nonostante i servizi in abbonamento il fine ultimo dei publisher è quello di venderci i giochi al dettaglio, non si faranno mai concorrenza da soli regalando i propri giochi di punta nei servizi in abbonamento, non al lancio almeno. Questo dovrebbe prevenire sia la scomparsa di un mercato retail (perché il retail è anche pubblicità che arriva direttamente al cliente coi soldi in mano) che l'effettivo "impoverimento" di idee delle case di sviluppo (perchè oltre al marketing il gioco deve avere anche un valore ludico).