NEWS Le avventure grafiche moderne sono troppo incentrate sulla storia secondo Ron Gilbert

Lasciami stare le avventure grafiche e statti zitto.... mi frega un emerito C del tuo parere in merito, se non ti piacciono come sono, non li guardare proprio

Calmati. Comunque dovrebbe fregartene dato che è autore di serie come amoneky island, e da come scrivi ne sei appassionato. No?

per fortuna non è l'unico... cmq di quelli che ha fatto ho giocato solo a The Cave

Sti cavoli: ha ragione da vendere. Le avventure grafiche moderne sono tutta trama e anche un bambino potrebbe finirle. Provate i vari Myst, Riven e compagnia bella. Quelle si che erano avventure: mesi fermi a un punto, senza soluzioni su internet che non si trovavano. Quando finalmente capivi come proseguire stappavi lo champagne.

La trama dell'avventura è un aspetto essenziale che distingue il genere, i rompicapi in avventure grafiche come Black Mirror (per dirla una) è una componente un po superflua... cosa che su ambientazioni come Myst ci si calza a pennello

Normalmente dovrebbero esserci entrambe le cose. Se proprio devo scegliere uno però preferisco un gioco con begli enigmi e meno trama a un film interattivo. Comunque mi piacciono tutti e due, sia chiaro, ma vorrei si tornasse a dare più peso agli enigmi.

il problema non è del genere, ma dell'intera industria videoludica imho. Io, come sapete, sono uno di quelli che da un grossissimo peso alla storia di un videogioco (soprattutto in generi dove dovrebbe essere una colonna portante, come gli rpg). Ma il problema è che la difficoltà media dei giochi è davvero calata con gli anni e non penso sia solo una mia impressione.

A me il film interattivo piace anche, ma in un'avventura grafica ci dovrebbero essere anche enigmi di un certo livello. Difficoltà (giusta, appagante) e qualità della storia dovrebbero esserci in tutti i giochi.

E non è neanche questione di attirare le masse perchè Bloodborne dimostra che i giochi hardcore vendono un botto se meritano. Il problema è che fare un enigma fatto bene richiede tempo e ingegno, questi non hanno ne l'uno ne l'altro.

esatto. Anzi, ora i Souls smuovono la terra perchè sono difficili. Beh ci credo, la gente ha riscoperto il piacere di giocare, o meglio, la soddisfazione che si prova a portare a termine una missione in un gioco. Difficile non deve voler dire frustrante o impossibile, ma appagante.

Concordo con Ron Gilbert, anche se The Cave non è che brulicasse di grandi enigmi. Rifammi un Monkey in 2D ti prego, trova il modo.

IMHO bisogna distinguere nettamente... un'avventura grafica, come concetto, è da sempre stata concepita come una storia ad enigmi. I Monkey Island, Zack Mcracken (splendido... lo giocavo su Commodore64) e i vari altri giochi Lucasarts (e non solo) di un tempo erano tutti giochi in cui dovevi riuscire a capire come proseguire, a volte anche solo con un singolo indizio in una frase o in una descrizione di un oggetto (pollo carrucola rulez). Questo portava il giocatore ad incentrarsi appunto soprattutto sulla parte degli enigmi, non disdegnando pero' anche una trama profonda (che non vuol dire necessariamente una storia brutta o poco narrata, bisogna che le due cose siano conciliate a dovere).

IMHO è anche giusto distinguere nettamente le avventure grafiche dai film interattivi moderni... giochi come Heavy Rain sono qualcosa di splendido e che considero inarrivabili come suggestione ed immedesimazione da un'avventura grafica, ma sono appunto film interattivi, quindi giochi in cui il player fa poco, non vanno considerate avventure grafiche, ma è un genere diverso. Qui è ovviamente giusto incentrare TUTTO sulla trama e buttare dentro qualche enigma; cosi' come i giochi della Telltale, che sono appunto delle avventure interattive, con enigmi molto meno elaborati di quelli che possono essere contenuti in un'avventura grafica classica.

Non so, ma mi viene da pensare che la polemica sia piu' che altro con i giochi Telltale... forse ce l'ha con i capitoli di Monkey Island proposti dalla Telltale? non so, non li ho giocati, ma probabilmente saranno avventure interattive con pochi enigmi e molta storia... probabile che siano queste che l'hanno fatto scattare.

non dimentichiamoci pero' del marketing, della pubbilicita', dell'hype generale. nulla togliendo ai meriti del gioco, c'e' una quantita' enorme di gente che ha comprato Bloodborne e non lo finira' mai, probabilmente lo abbandoneranno quasi subito.

Mi stupisco che non abbia aggiunto che deficino anche di comicità e ironia

imho dipende da gioco a gioco, come detto prima gli enigmi non stanno bene su tutto (quelli appaganti e/o di una certa difficoltà)
nell'esempio di prima Black Mirror è più un gioco narrativo... da "Libro interattivo" neanche film... bhe forse il 3 e un po da film interattivo.... infatti mi aveva un po scassato

E' anche vero che il livello di difficoltà si è abbassato, a parte i già sopracitati giochi come Bloodborne, così com'è vero che per fare un enigma ben fatto e soprattutto difficile da risolvere ci vuole tempo e molto ingegno, cosa che ultimamente manca un po' a tutte le case produttrici (ndr i continui Remastered di qualsiasi gioco)! Il marketing vuole la sua parte e se non spingi su quello, sul farti conoscere e creare hype prima dell'uscita sul mercato, rischi di trovarti con un gioco ben fatto e con tutte le carte in regola, ma che alla fine ha venduto poco!

Bloodborne, vuoi per l'indiscutibile fascino che sprigiona per via dell'ambientazione, vuoi per il lavoro notevole che c'e' dietro, vuoi per la mancanza di valide alternative, e' il classico esempio di gioco "non per tutti" che tutti hanno comprato, con tutte le conseguenze del caso, una fra tutte il fatto che un botto di gente lo abbandonera' perche' non riuscira' a starci dietro e si frustrera' (peggio per loro).
tornando alle avventure grafiche, purtroppo certi aspetti col tempo vanno a farsi benedire perche' si bada di piu' all'allargare l'utenza.